Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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1.5 Darwin e la teoria dell’evoluzione 22 Beagle, comandato dal capitano Robert Fitzroy, viaggio durato più di 57 mesi, quasi cinque anni. Il Beagle veleggiò lungo le coste del Brasile, dell’Uruguay e dell’Argentina, fino alla Terra del Fuoco, per poi risalire lungo le coste del Cile, del Perù e dell’Equador e raggiungere l’arcipelago delle Galapagos. Da qui attraversò tutto l’oceano Pacifico, arrivando a Tahiti e poi in Nuova Zelanda, Australia e Tasmania. Il brigantino navigò, quindi, lungo le coste meridionali dell’Australia, da qui puntò verso l’Oceano Indiano, raggiungendo le isole Cocos e poi le Mauritius. Quindi, dopo aver toccato Città del Capo e doppiato il capo di Buona Speranza attraversò l’Oceano Atlantico con tappe a S. Elena, Ascensione e infine nuovamente in Brasile, da cui fece rotta verso l’Inghilterra. Il compito principale del viaggio del Beagle era quello di tracciare una carta dei mari ancora poco conosciuti, di cartografare le coste dell’America meridionale, di effettuare una serie di misurazioni cronometriche e registrare le condizioni meteorologiche di queste parti della Terra. Il compito di Darwin era quello del naturalista, raccogliere campioni geologici ed esemplari della flora e della fauna dei paesi che venivano toccati nel corso del viaggio. Ma, come è stato scritto, questo viaggio doveva dare risultati ben più importanti che tracciare una carta di mari e coste ancora poco conosciuti, doveva dare una risposta nuova, tale da sconvolgere il mondo, ad uno degli enigmi più misteriosi e fondamentali: qual è l’origine dell’uomo e della vita che lo circonda 17 . Darwin aveva portato con sé il primo volume dei Principles of Geology di Lyell e il 28 ottobre 1832, quando il Beagle era ormeggiato nel porto di Montevideo ricevette per posta dall’Inghilterra il secondo volume fresco di stampa, mentre il terzo e ultimo volume arrivò mentre il Beagle si trovava alle Falkland. L’opera di Lyell esercitò un influsso decisivo sul giovane Darwin. Durante la lunga sosta a Bahia, in Brasile, Darwin effettuò alcune spedizioni nella foresta amazzonica; a Punta Alta, sempre in Brasile, scoprì un importante giacimento di mammiferi fossili, alcuni di dimensioni gigantesche come il Megatherium; attraversò le pampas e la Patagonia, poté osservare da vicino una popolazione primitiva come i Fuegini della Terra del Fuoco, attraversò le Ande da Valparaiso in Cile a Tucuman in Argentina, ma soprattutto poté fare osservazioni nuove sulle somiglianze e differenze tra le varie specie animali e porsi domande sulle cause dell’estinzione di tante specie e sulla distribuzione geografica di specie diverse ma affini. Ad es., Darwin fu colpito dal numero e dalle differenze tra le specie di topi che aveva trovato lungo la costa atlantica e lungo quella pacifica dell’America meridionale, rispettivamente 13 e 5. I 17 Su Darwin e la nascita della teoria dell’evoluzione cfr. J.C. Greene, La morte di Adamo cit., p. 293 sgg. Per la vita di Darwin cfr. A. Keith, Darwin (1955), Milano 1965. Origine ed evoluzione del genere Homo - Dispensa del corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Cattedra di Preistoria e Protostoria, Università degli Studi di Milano
1.5 Darwin e la teoria dell’evoluzione 23 due gruppi erano separati dalla Cordigliera delle Ande ed erano sensibilmente differenti. Secondo la spiegazione tradizionale, queste specie erano differenti perché ciascuna era stata creata da Dio e collocata in diversi ambienti, ma a Darwin si affacciò un’altra possibile spiegazione: “Altrimenti si dovrebbe pensare che la differenza fra le specie nelle due regioni si sia prodotta durante un certo periodo di tempo”. Nella lenta maturazione del pensiero di Darwin svolse un ruolo importantissimo il soggiorno alle Galapagos nel settembre e ottobre del 1835. In questo arcipelago formato da 13 isole, a 500 miglia dalle coste dell’Equador, Darwin ebbe la possibilità di osservare la variabilità della specie, poiché ogni isola aveva una differente varietà di testuggine gigante e di fringuello, qui, inoltre, incontrò 26 specie di uccelli ed enormi lucertole nere, le iguane, 16 specie di conchiglie terrestri e 90 specie di conchiglie marine. Per quanto la fauna e la flora delle Galapagos facessero parte della provincia americana, Darwin fu colpito dall’impressionante numero di specie nuove, proprie ed esclusive di questo arcipelago, anzi di ciascuna isola dell’arcipelago. La soluzione più ragionevole sembrava ammettere che un numero limitato di specie avesse raggiunto le isole dell’arcipelago dal continente e che in seguito ogni specie si fosse sviluppata in ciascuna isola senza più avere contatti fino a divenire una nuova specie distinta da quelle delle isole vicine. Darwin ebbe l’intuizione che alle Galapagos si trovava di fronte alla possibilità di comprendere “il mistero dei misteri: la prima apparizione di nuovi esseri sulla terra”. Al ritorno in Inghilterra, Darwin era ormai un naturalista affermato, conobbe personalmente Lyell ed Owen, il fondatore del Museo di Storia Naturale di Londra, fu nominato membro della Geological Society, di cui sarebbe diventato poco tempo dopo segretario. Nel corso del viaggio intorno al mondo Darwin aveva formato una cospicua raccolta naturalistica, comprendente piante, invertebrati, coleotteri, insetti, mammiferi fossili, pesci, rettili, uccelli e mammiferi, nonché molti campioni geologici. Nei primi tempi lavorò per stendere la relazione da inserire nel volume curato da Fitzroy sul viaggio del Beagle, volume che sarà pubblicato nel 1839 e riscosse un grande successo. Sei anni dopo Darwin pubblicherà una nuova edizione della sua parte, rivedendola e ampliandola, opera che vedrà la luce nel 1845 con il titolo di Viaggio di un naturalista intorno al mondo. Già nel luglio del 1837 Darwin aveva iniziato a mettere per iscritto le sue osservazioni e riflessioni su quella che cominciò a chiamare “la mia teoria”, sono i famosi Notebooks, i Taccuini. Darwin aveva dato a diversi specialisti i materiali della sua collezione per uno studio di ciascun settore in vista di un’opera collettiva sulla zoologia del viaggio del Beagle. Ben presto John Gould, specialista degli uccelli, gli comunicò che i fringuelli e i tordi delle Galapagos, per quanto simili a quelli Origine ed evoluzione del genere Homo - Dispensa del corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Cattedra di Preistoria e Protostoria, Università degli Studi di Milano
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1.5 Darwin e la teoria <strong>del</strong>l’<strong>evoluzione</strong> 22<br />
Beagle, comandato dal capitano Robert Fitzroy, viaggio durato più di 57 mesi,<br />
quasi cinque anni. Il Beagle veleggiò lungo le coste <strong>del</strong> Brasile, <strong>del</strong>l’Uruguay<br />
e <strong>del</strong>l’Argentina, fino alla Terra <strong>del</strong> Fuoco, per poi risalire lungo le coste<br />
<strong>del</strong> Cile, <strong>del</strong> Perù e <strong>del</strong>l’Equador e raggiungere l’arcipelago <strong>del</strong>le Galapagos.<br />
Da qui attraversò tutto l’oceano Pacifico, arrivando a Tahiti e poi in Nuova<br />
Zelanda, Australia e Tasmania. Il brigantino navigò, quindi, lungo le coste<br />
meridionali <strong>del</strong>l’Australia, da qui puntò verso l’Oceano Indiano, raggiungendo<br />
le isole Cocos e poi le Mauritius. Quindi, dopo aver toccato Città <strong>del</strong> Capo e<br />
doppiato il capo di Buona Speranza attraversò l’Oceano Atlantico con tappe<br />
a S. Elena, Ascensione e infine nuovamente in Brasile, da cui fece rotta verso<br />
l’Inghilterra.<br />
Il compito principale <strong>del</strong> viaggio <strong>del</strong> Beagle era quello di tracciare una<br />
carta dei mari ancora poco conosciuti, di cartografare le coste <strong>del</strong>l’America<br />
meridionale, di effettuare una serie di misurazioni cronometriche e registrare<br />
le condizioni meteorologiche di queste parti <strong>del</strong>la Terra. Il compito di Darwin<br />
era quello <strong>del</strong> naturalista, raccogliere campioni geologici <strong>ed</strong> esemplari <strong>del</strong>la<br />
flora e <strong>del</strong>la fauna dei paesi che venivano toccati nel corso <strong>del</strong> viaggio. Ma,<br />
come è stato scritto, questo viaggio doveva dare risultati ben più importanti<br />
che tracciare una carta di mari e coste ancora poco conosciuti, doveva<br />
dare una risposta nuova, tale da sconvolgere il mondo, ad uno degli enigmi<br />
più misteriosi e fondamentali: qual è l’origine <strong>del</strong>l’uomo e <strong>del</strong>la vita che lo<br />
circonda 17 .<br />
Darwin aveva portato con sé il primo volume dei Principles of Geology<br />
di Lyell e il 28 ottobre 1832, quando il Beagle era ormeggiato nel porto di<br />
Montevideo ricevette per posta dall’Inghilterra il secondo volume fresco di<br />
stampa, mentre il terzo e ultimo volume arrivò mentre il Beagle si trovava alle<br />
Falkland. L’opera di Lyell esercitò un influsso decisivo sul giovane Darwin.<br />
Durante la lunga sosta a Bahia, in Brasile, Darwin effettuò alcune sp<strong>ed</strong>izioni<br />
nella foresta amazzonica; a Punta Alta, sempre in Brasile, scoprì un importante<br />
giacimento di mammiferi fossili, alcuni di dimensioni gigantesche come<br />
il Megatherium; attraversò le pampas e la Patagonia, poté osservare da vicino<br />
una popolazione primitiva come i Fuegini <strong>del</strong>la Terra <strong>del</strong> Fuoco, attraversò le<br />
Ande da Valparaiso in Cile a Tucuman in Argentina, ma soprattutto poté fare<br />
osservazioni nuove sulle somiglianze e differenze tra le varie specie animali e<br />
porsi domande sulle cause <strong>del</strong>l’estinzione di tante specie e sulla distribuzione<br />
geografica di specie diverse ma affini. Ad es., Darwin fu colpito dal numero e<br />
dalle differenze tra le specie di topi che aveva trovato lungo la costa atlantica<br />
e lungo quella pacifica <strong>del</strong>l’America meridionale, rispettivamente 13 e 5. I<br />
17 Su Darwin e la nascita <strong>del</strong>la teoria <strong>del</strong>l’<strong>evoluzione</strong> cfr. J.C. Greene, La morte di Adamo<br />
cit., p. 293 sgg. Per la vita di Darwin cfr. A. Keith, Darwin (1955), Milano 1965.<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano