Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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iani datati a 31 ka, mentre nella caverna di Zafarraya è stata scoperta una<br />
mandibola neandertaliana completa, in un livello di poco più antico di 27 ka:<br />
è “l’ultimo Neandertal” finora conosciuto.<br />
Dopo 28 ka, anche nella penisola iberica si diffonde una cultura aurignaciana<br />
evoluta, che porta alla definitiva scomparsa <strong>del</strong> musteriano. A questo<br />
punto in tutta Europa si è affermato l’uomo moderno.<br />
Una recente scoperta ha riaperto il problema <strong>del</strong>le forme di contatto e <strong>del</strong>la<br />
permeabilità <strong>del</strong>la frontiera genetica tra uomo moderno e uomo di Neandertal,<br />
riproponendo l’interrogativo se l’uomo di Neandertal abbia contribuito<br />
al pool genico <strong>del</strong>l’umanità attuale.<br />
A Lagar Velho, nella valle di Lap<strong>ed</strong>o, nel Portogallo centrale, lavori di<br />
terrazzamento condotti con un escavatore meccanico hanno portato in esposizione<br />
il deposito archeologico di un riparo sotto roccia. Nel dicembre 1998 è<br />
stata rinvenuta la sepoltura di un bambino nella parte occidentale <strong>del</strong> riparo<br />
e sono iniziati gli scavi diretti dal dott. Joao Zilhao, <strong>del</strong>l’Istituto Portoghese<br />
di Archeologia, mentre per l’analisi dei resti umani è stato invitato a collaborare<br />
il prof. Erik Trinkaus. Le ricerche condotte nel sito durante il 2000 e<br />
il 2001 hanno portato alla luce un ricco deposito stratificato <strong>del</strong> Gravettiano<br />
e <strong>del</strong> Solutreano, 15 m più a est rispetto al luogo <strong>del</strong>la sepoltura. Il deposito<br />
al di sotto <strong>del</strong>la sepoltura è risultato sterile. La sepoltura risale a ca. 24,5 ka<br />
<strong>ed</strong> è contemporanea dei livelli gravettiani. Gli scavi hanno documentato accuratamente<br />
il rituale funerario: dopo aver scavato una fossa poco profonda,<br />
vi è stato bruciato sul fondo un ramo di pino, poi è stato deposto il piccolo<br />
defunto avvolto in una pelle tinta di ocra rossa, in posizione distesa, con il<br />
pi<strong>ed</strong>e sinistro sopra quello destro. Al collo il bambino portava un pendaglio<br />
ricavato da una valva di Littorina obtusata, mentre in origine doveva avere un<br />
copricapo con cuciti canini di cervo. Poiché i lavori di terrazzamento avevano<br />
asportato il cranio <strong>del</strong>la sepoltura, frammenti <strong>del</strong> cranio e quattro canini di<br />
cervo forati sono stati trovati a tre metri di distanza dalla sepoltura. Attorno<br />
alla spalla destra e ai pi<strong>ed</strong>i vi erano ossa di cervo, mentre fra le gambe sono<br />
state ritrovate le ossa di un coniglio, che costituivano offerte funerarie.<br />
Si stima che al momento <strong>del</strong>la morte il bambino avesse circa 4 – 5 anni.<br />
La singolarità <strong>del</strong> ritrovamento consiste nel fatto che lo scheletro mostra una<br />
mescolanza di caratteri moderni, pr<strong>ed</strong>ominanti, come ad es. il mento prominente,<br />
<strong>ed</strong> altri che possono essere ricondotti a un’er<strong>ed</strong>ità neandertaliana, come<br />
la grande robustezza <strong>del</strong>le ossa e il valore basso <strong>del</strong>l’indice crurale, cioè <strong>del</strong><br />
rapporto tra la lunghezza <strong>del</strong>la tibia e quella <strong>del</strong> femore. Anche il rapporto<br />
tra la lunghezza <strong>del</strong> radio e quella <strong>del</strong>l’omero è di tipo neandertaliano. Per<br />
un bambino di quell’età le ossa appaiono di straordinaria robustezza. Un altro<br />
aspetto singolare è l’angolo formato dalla sinfisi mandibolare con la linea<br />
<strong>del</strong>le gengive, che, analogamente a quanto si verifica nei Neandertal, appare<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano<br />
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