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Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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CAPITOLO 7<br />

Il destino <strong>del</strong>l’uomo di Neandertal e l’origine<br />

<strong>del</strong>l’uomo moderno<br />

Tra 200 e 100 ka vi era una relativamente grande varietà di Ominidi<br />

umani in diverse parti <strong>del</strong> Vecchio Continente: uomini di Neandertal in<br />

Europa, uomini anatomicamente moderni in Africa, <strong>Homo</strong> erectus di forme<br />

evolute nell’Estremo Oriente. Dopo 30 ka in tutto il Vecchio Continente<br />

troviamo soltanto uomini anatomicamente moderni. Per spiegare questa<br />

trasformazione sono state proposte due teorie.<br />

La prima è nota come mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>la continuità multiregionale o teoria <strong>del</strong><br />

can<strong>del</strong>abro. Fu avanzata per la prima volta da Franz Weidenreich nel 1939, in<br />

seguito sostenuta da Carleton Coon (1962) <strong>ed</strong> ora da Milford Wolpoff, <strong>del</strong>l’università<br />

<strong>del</strong> Michigan. Secondo Weidenreich l’<strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong>l’<strong>Homo</strong> erectus<br />

di Chu Ku Tien avrebbe dato origine alla moderna razza mongoloide, l’<strong>Homo</strong><br />

erectus di Giava, di cui si conoscono forme più arcaiche (Trinil e Sangiran)<br />

e forme più evolute (Ngandong) sarebbe all’origine <strong>del</strong>la razza australoide,<br />

mentre l’attuale razza negroide subsahariana discenderebbe dall’<strong>Homo</strong> erectus<br />

africano. Le tesi di Weidenreich furono riprese da Coon nel suo libro The<br />

Origin of Races, pubblicato nel 1962 e d<strong>ed</strong>icato alla memoria di Franz Weidenreich.<br />

Coon sosteneva che tutta l’umanità attuale poteva essere suddivisa<br />

in cinque sottospecie, caucasoidi (la cd. razza bianca), negroidi, mongoloidi,<br />

australoidi e capoidi (Boscimani e Ottentotti) e che questa suddivisione<br />

poteva essere riconosciuta già nell’<strong>Homo</strong> erectus <strong>del</strong> Pleistocene m<strong>ed</strong>io e superiore.<br />

Le cinque sottospecie si sarebbero evolute in maniera parallela e<br />

indipendente l’una dall’altra fino a raggiungere il grado di <strong>Homo</strong> sapiens,<br />

ma con ritmi differenti. Il phylum dei Caucasoidi sarebbe stato il primo a<br />

pervenire allo stadio di <strong>Homo</strong> sapiens, seguito da quello dei mongoloidi, poi<br />

dai negroidi e per ultimo dai capoidi e dagli australoidi. È forse superfluo<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

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