Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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6.2 Le caratteristiche <strong>del</strong>l’uomo di Neandertal 142<br />
collo e la testa piegati in avanti, le gambe un po’ flesse, il pi<strong>ed</strong>e poco arcuato<br />
che appoggiava al suolo solo sul lato esterno, l’alluce divaricato. L’uomo di<br />
Neandertal veniva, quindi, escluso dalla diretta ascendenza umana, opinione<br />
che sarà condivisa anche da Arthur Keith. Paradossalmente, mentre nel XIX<br />
secolo vi era chi v<strong>ed</strong>eva nei resti di Neandertal deformazioni patologiche, ora<br />
studiosi come Boule, Keith <strong>ed</strong> Elliott Smith non si resero conto che l’uomo<br />
<strong>del</strong>la Chapelle-aux-Saints era affetto da gravi deformazioni artritiche che avevano<br />
colpito la colonna vertebrale, fatto che li condurrà a interpretazioni <strong>del</strong><br />
tutto errate.<br />
Inizialmente la discussione sull’uomo di Neandertal si è accentrata intorno<br />
al fatto se potesse essere considerato un membro <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> e se<br />
si trattasse di una specie differente dall’uomo attuale o di un individuo affetto<br />
da gravi patologie. Una volta acclarata la sua pertinenza al nostro stesso<br />
<strong>genere</strong>, il neandertal fu considerato come una specie a sé stante, che occupava<br />
nella filogenesi umana una posizione interm<strong>ed</strong>ia tra quella <strong>del</strong>l’erectus<br />
e quella <strong>del</strong>l’uomo attuale. I sostenitori <strong>del</strong>la grande antichità <strong>del</strong>la specie<br />
sapiens e <strong>del</strong>la validità <strong>del</strong>l’uomo di Piltdown consideravano che tanto l’erectus<br />
quanto il Neandertal non potevano essere antenati <strong>del</strong>l’uomo moderno,<br />
ma costituivano rami collaterali destinati all’estinzione.<br />
La scoperta degli uomini fossili <strong>del</strong>la Palestina di<strong>ed</strong>e l’avvio a nuove interpretazioni.<br />
Theodosius Dobzhansky propose che gli uomini <strong>del</strong>la Palestina<br />
costituivano la prova di una ibridazione tra Neandertal e sapiens, tesi che fu<br />
accolta anche da Ernst Mayer 7 . In questo caso Neandertal e sapiens dovevano<br />
essere sottospecie di un’unica specie e si cominciò a designarle come <strong>Homo</strong><br />
sapiens neanderthalensis e <strong>Homo</strong> sapiens sapiens , mentre gli uomini <strong>del</strong><br />
Pleistocene m<strong>ed</strong>io avanzato furono designati come <strong>Homo</strong> sapiens “arcaico”.<br />
Entrò in uso anche la distinzione tra Neandertal “classici”, quelli <strong>del</strong>l’Europa<br />
occidentale con caratteri fortemente specializzati di adattamento a un clima<br />
glaciale, e Neandertal orientali o progressivi, quelli <strong>del</strong> Vicino Oriente, con<br />
caratteri di maggiore affinità con il sapiens. Più recentemente, in seguito a<br />
numerose scoperte archeologiche <strong>ed</strong> anche paleoantropologiche, è stato meglio<br />
messo a fuoco il problema <strong>del</strong>la transizione dal Neandertal all’uomo attuale in<br />
Europa e si è tornati a considerarli come due specie distinte, interpretazione<br />
rafforzata dalle prime analisi <strong>del</strong> DNA <strong>del</strong>l’uomo di Neandertal.<br />
6.2 Le caratteristiche <strong>del</strong>l’uomo di Neandertal<br />
Gli uomini di Neandertal avevano statura di 1,5-1,65 m ca., con andatura<br />
perfettamente eretta; le ossa <strong>del</strong> femore, <strong>del</strong> radio, <strong>del</strong>la clavicola sono molto<br />
7 E. MAYR 1970, pp. 703-705.<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano