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Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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5.1 Gli Ominidi fossili europei <strong>del</strong>la seconda metà <strong>del</strong> Pleistocene m<strong>ed</strong>io 135<br />

2. Ghiaie superiori con industria litica <strong>del</strong> Musteriano di tradizione acheuleana<br />

e fauna di clima fr<strong>ed</strong>do (gl. di Würm);<br />

3. limi e franco-sabbioso superiori (upper brick earth) con fauna di clima<br />

caldo nella parte superiore (igl. Riss-Würm) e fr<strong>ed</strong>do in quella inferiore<br />

(gl. Riss), industria <strong>del</strong> Paleolitico inferiore con bifacciali ovalari<br />

<strong>del</strong>l’Acheuleano superiore;<br />

4. deposito di soliflussione, sterile, inizi <strong>del</strong>la gl. di Riss;<br />

5. ghiaie m<strong>ed</strong>io-superiori, clima fresco;<br />

6. ghiaie m<strong>ed</strong>io-inferiori con fauna di clima caldo, i resti umani e industria<br />

litica <strong>del</strong>l’Acheuleano m<strong>ed</strong>io, con bifacciali lanceolati, schegge ritoccate<br />

e rare schegge di tecnica Levallois;<br />

7. superficie di erosione;<br />

8. limo di esondazione fluviale, clima temperato;<br />

9. franco-sabbioso inferiore (lower loam), con fauna clada, conchiglie terrestri<br />

e industria acheuleana e clactoniana;<br />

10. ghiaie inferiori con fauna di clima caldo e industria litica clactoniana;<br />

11. ghiaie basali con fauna di clima fr<strong>ed</strong>do e industria litica clactoniana.<br />

Il livello che ha restituito i resti umani è databile a una fase avanzata<br />

<strong>del</strong>l’igl. Min<strong>del</strong>-Riss, correlabile con l’OIS 9 (334 – 300 ka). Una datazione<br />

sulle ossa animali effettuata con il metodo <strong>del</strong> disequilibrio <strong>del</strong>l’uranio ha<br />

fornito una data maggiore di 272 ka.<br />

Del cranio di Swanscombe si conservano l’occipitale e i due parietali perfettamente<br />

combacianti, con le dentellature <strong>del</strong>le suture ben conservate. Mancano<br />

il frontale e le ossa <strong>del</strong>la faccia. La curvatura <strong>del</strong> parietale indica che la<br />

volta cranica era ancora bassa e in v<strong>ed</strong>uta occipitale il cranio mostra un contorno<br />

con la massima larghezza a metà altezza, cioè verso la base <strong>del</strong> parietale,<br />

quasi sub-circolare e non pentagonale come nell’uomo moderno. La larghezza<br />

<strong>del</strong>l’occipitale è notevole, anche questa un’indicazione che allontana il cranio<br />

di Swanscombe dall’uomo anatomicamente moderno. Il profilo <strong>del</strong>l’occipitale<br />

è arrotondato, come nell’uomo moderno e diversamente dall’uomo di<br />

Neanderthal, e il toro occipitale è poco sviluppato, ma presenta una fossa<br />

sopra-iniaca come nell’uomo di Neanderthal. La capacità cranica stimata è<br />

di circa 1275-1325 cm 3 , ma potrebbe essere anche inferiore, intorno ai 1250<br />

cm 3 .<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

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