Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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5.1 Gli Ominidi fossili europei <strong>del</strong>la seconda metà <strong>del</strong> Pleistocene m<strong>ed</strong>io 134<br />
caverna <strong>del</strong>l’Arago sono state distinte cinque unità fondamentali, comprese<br />
tra un crostone stalagmitico alla base <strong>ed</strong> un secondo crostone stalagmitico<br />
al tetto. Nelle unità IV-I sono presenti dodici livelli e suoli d’abitato. I<br />
resti umani provengono dal livello G alla base <strong>del</strong>l’unità III e sono asociati<br />
a un’industria di tipo Tayaciano antico. Le datazioni effettuate con diversi<br />
metodi (U/Th, ERS, TL) hanno dato risultati contrastanti. L’unità III nel<br />
suo complesso, comprendente quattro strati di sabbie interstratificate con<br />
quattro livelli di occupazione, è collocabile allo stadio OIS 12 (0.478 – 0.427<br />
kyr) in base alla fauna, tipica <strong>del</strong> Pleistocene M<strong>ed</strong>io ma con persistenza di<br />
forme arcaiche, indicante un clima fr<strong>ed</strong>do e secco. La microfauna, ad es.,<br />
comprende specie di roditori che vivono attualmente in ambiente artico. Il<br />
livello E, soprastante quello con i resti umani, ha restituito un’industria litica<br />
<strong>del</strong>l’Acheuleano m<strong>ed</strong>io, con bifacciali amigdaloidi, ovalari e lanceolati, molti<br />
raschiatoi e manufatti ottenuti con tecnica levallois.<br />
5.1 Gli Ominidi fossili europei <strong>del</strong>la seconda metà <strong>del</strong> Pleistocene<br />
m<strong>ed</strong>io<br />
Tra 427 ka e 300 ka (OIS 11-9) abbiamo alcuni ritrovamenti di resti di <strong>Homo</strong><br />
ben datati, come Swanscombe in Inghilterra, Bilzingsleben e Steinheim in<br />
Germania, e Sima de los Huesos ad Atapuerca. Alla fine di questo periodo<br />
è probabile che appartenga il cranio di Petralona e forse anche quello di<br />
Apidima in Grecia.<br />
I frammenti <strong>del</strong> cranio di un soggetto femminile adulto giovane sono stati<br />
rinvenuti a più riprese nella cava di Barnfield Pit presso Swanscombe, tra<br />
Dartford e Gravesend nel Kent, sulla sponda meridionale <strong>del</strong> Tamigi circa 30<br />
km a sud di Londra. Un occipitale fu scoperto nel giugno 1935 e nel marzo<br />
<strong>del</strong> 1936 a 7 m di distanza un parietale sinistro; il parietale destro, completo,<br />
venne alla luce nello stesso livello a 15 m di distanza nell’agosto 1955. I<br />
tre frammenti provengono dallo stesso livello, presentano lo stesso grado di<br />
mineralizzazione, e le ricerche sul dosaggio <strong>del</strong> fluoro hanno confermato la<br />
loro associazione con la fauna <strong>del</strong> Pleistocene m<strong>ed</strong>io rinvenuta nello stesso<br />
livello. La dispersione dei frammenti si spiega con la natura stessa <strong>del</strong> sito,<br />
un terrazzo fluviale: le ossa <strong>del</strong> cranio, non ancora ben saldate tra loro, sono<br />
state trascinate dalla corrente <strong>del</strong> fiume e depositate in punti differenti.<br />
Il deposito <strong>del</strong>la terrazza di 30 m sopra il livello attuale <strong>del</strong> Tamigi comprende<br />
una sequenza <strong>del</strong>la potenza di 14 m che poggia su sabbie di età<br />
terziaria <strong>ed</strong> è articolata in nove unità principali. Dall’alto verso il basso<br />
abbiamo:<br />
1. terreno superficiale, con resti di industria neolitica;<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano