Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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una forma molto arcaica di <strong>Homo</strong> erectus.<br />
L’Europa ha iniziato a essere popolata dagli Ominidi molto tempo dopo<br />
l’Africa e l’Asia, ma si discute ancora in quale preciso momento <strong>del</strong> Pleistocene<br />
siano comparsi in Europa i primi Ominidi.<br />
Secondo i sostenitori <strong>del</strong>la cronologia corta ciò si sarebbe verificato soltanto<br />
a partire dal Pleistocene M<strong>ed</strong>io, cioè da 778 ka, ma sopratutto nel corso<br />
<strong>del</strong>l’OIS 13, tra 528 e 478 ka. I sostenitori <strong>del</strong>la cronologia lunga affermano,<br />
invece, che gli Ominidi sono comparsi in Europa già nel corso <strong>del</strong> Pleistocene<br />
inferiore. A sostegno di questa tesi vengono addotti siti in Spagna, Francia,<br />
Italia, Belgio, Germania, Boemia e Russia da cui proverrebbero industrie su<br />
ciottolo <strong>del</strong> tipo Pebble culture rinvenute in formazioni geologiche con date<br />
comprese tra 1.5 e 1.0 Ma o tra 1.0 e 0.5 Ma. Tuttavia, nella maggior parte<br />
dei casi la natura di manufatti di questi utensili su ciottolo appare dubbia e<br />
a volte le stesse date non sono stabilite con sicurezza.<br />
Il dibattito si è riacceso recentemente con la scoperta degli Ominidi <strong>del</strong>la<br />
Grande Dolina di Atapuerca in Spagna, associati a un’industria su ciottolo,<br />
e <strong>del</strong> cranio di Ceprano nel Lazio.<br />
Ad Atapuerca gli scavi iniziati nel 1981 nella Trinchera Dolina hanno<br />
portato alla scoperta nel 1994 di un importante gruppo di resti di Ominidi.<br />
Il giacimento <strong>del</strong>la Trinchera Dolina presenta una sequenza stratigrafica di<br />
undici livelli. I più recenti, TD 11 e 10, hanno restituito una ricca industria<br />
litica <strong>del</strong> Paleolitico Inferiore di tecnica levalloisiana; TD 8 è un livello ricco di<br />
resti di carnivori <strong>ed</strong> erbivori <strong>del</strong> Pleistocene M<strong>ed</strong>io; TD 7 è formato da sabbie<br />
di deposizione fluviale; TD 6 ha restituito indutria litica su ciottolo <strong>ed</strong> anche<br />
bifacciali (così si pensava in un primo momento), fossili umani e abbondante<br />
fauna. TD 5 e 4 sono stati investigati su un’area molto ristretta, ma si sono<br />
rivelati ricchissimi di fauna <strong>del</strong> Pleistocene Inferiore; da TD 4 provengono<br />
quattro manufatti relativi a industria litica scheggiata, che sarebbero le più<br />
antiche testimonianze <strong>del</strong>la presenza <strong>del</strong>l’uomo nel sito.<br />
In un primo tempo il livello TD 6 era stato datato verso 500 ka, dal<br />
momento che il limite Matuyama-Brunhes veniva identificato nel sottostante<br />
livello TD 2/3. Il fatto che in TD 6 si verificasse la scomparsa <strong>del</strong> <strong>genere</strong><br />
Mimomys, sembrava confermare questa cronologia. Studi successivi hanno<br />
rivisto la stratigrafia paleomagnetica <strong>del</strong> sito, collocando il livello TD 6 nel<br />
Pleistocene Inferiore, poichè la polarità magnetica è inversa, quindi presumibilmente<br />
anteriore al limite M/B <strong>ed</strong> è presente Mimomys savini. Inoltre,<br />
sembra che i bifacciali inizialmente attribuiti al livello TD 6 non abbiano una<br />
provenienza <strong>del</strong> tutto sicura. La datazione di TD 6 sarebbe quindi anteriore<br />
a 787 ka.<br />
Da TD 6 provengono numerosi frammenti umani riferibili ad almeno 6<br />
individui. I resti comprendono un frammento di mandibola con due molari<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano<br />
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