Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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09.06.2013 Views

4.6 Bilzingsleben 128 in Germania, tra Hannover e Magdeburgo, al limite tra il bassopiano settentrionale e i primi rilievi ercinici. Depositi torbosi risalenti all’interglaciale Mindel-Riss (OIS 9-11) hanno conservato fauna e manufatti di legno, oltre naturalmente a industria litica. Nel sito 13 di Schöningen sono state rinvenute una lancia appuntita a entrambe le estremità, lunga 78 cm; tre lance in legno di abete rosso (Picea excelsa) lunghe 2,3 – 2,5 m. La punta accuratamente lavorata era ricavata dalla parte del legno più duro e più denso della base dell’albero. Una di queste lance è stata trovata accanto all’osso pelvico di un cavallo. Un’altra lancia in legno della medesima epoca venne scoperta nel 1911 a Clacton on Sea nell’Essex: si tratta di un frammento comprendente la punta e lungo 38,5 cm, in legno di tasso. In conclusione, gli uomini del Pleistocene Medio dell’Europa centro-occidentale praticavano la caccia grossa, di conseguenza dovevano avere sviluppato delle tecniche di caccia e una organizzazione sociale che prevedesse la cooperazione tra bande, la distribuzione dei compiti tra uomini, donne, anziani e adolescenti, la spartizione del cibo. Un altro interrogativo di grande importanza concerne il fatto se questi uomini fossero in grado di accendere il fuoco oppure se sapevano soltanto ottenerlo da fonti naturali e poi conservarlo, trasportando le braci in un contenitore adatto, ad es. in una palla di argilla. 4.6 Bilzingsleben Il sito paleolitico presso Bilzingsleben, ubicato su un promontorio che domina la valle del fiume Wipper, tributario della Saale, principale affluente dell’Elba, in Turingia (Germania orientale), è venuto alla luce in una cava sfruttata fin dall’inizio del XX secolo ed era noto ai paleontologi per i resti di fossili animali e vegetali conservati dai suoi strati di tufo. Nel 1969 D. Mania vi individuò un livello archeologico importante e iniziò scavi sistematici. Nel 1974 e nel 1976 furono scoperti frammenti di cranio di Homo erectus, in seguito anche denti, appartenenti a tre individui, due adulti e un bambino. Bilzingsleben risale alla fase più recente dell’interglaciale di Holstein. Gli uomini vivevano ai bordi di un piccolo lago e i resti della loro frequentazione del sito sono stati conservati dalla deposizione di sabbie e di carbonati lacustri da parte di una fonte e infine sigillati da una crosta molto dura di travertino. Lo scavo ha interessato un’area di 600 m 2 e al suo interno 355 m 2 , ricchi di resti di rinoceronti ed elefanti, sono stati oggetto di una indagine più esaustiva. In questo caso la distribuzione dei manufatti, che giacevano in deposizione primaria, ha consentito una serie di osservazioni importanti. Origine ed evoluzione del genere Homo - Dispensa del corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Cattedra di Preistoria e Protostoria, Università degli Studi di Milano

4.6 Bilzingsleben 129 Dalle ossa lunghe di elefanti e rinoceronti si ricavavano schegge di osso per percussione su un’incudine. Origine ed evoluzione del genere Homo - Dispensa del corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Cattedra di Preistoria e Protostoria, Università degli Studi di Milano

4.6 Bilzingsleben 128<br />

in Germania, tra Hannover e Magdeburgo, al limite tra il bassopiano settentrionale<br />

e i primi rilievi ercinici. Depositi torbosi risalenti all’interglaciale<br />

Min<strong>del</strong>-Riss (OIS 9-11) hanno conservato fauna e manufatti di legno, oltre<br />

naturalmente a industria litica. Nel sito 13 di Schöningen sono state rinvenute<br />

una lancia appuntita a entrambe le estremità, lunga 78 cm; tre lance<br />

in legno di abete rosso (Picea excelsa) lunghe 2,3 – 2,5 m. La punta accuratamente<br />

lavorata era ricavata dalla parte <strong>del</strong> legno più duro e più denso<br />

<strong>del</strong>la base <strong>del</strong>l’albero. Una di queste lance è stata trovata accanto all’osso<br />

pelvico di un cavallo. Un’altra lancia in legno <strong>del</strong>la m<strong>ed</strong>esima epoca venne<br />

scoperta nel 1911 a Clacton on Sea nell’Essex: si tratta di un frammento<br />

comprendente la punta e lungo 38,5 cm, in legno di tasso.<br />

In conclusione, gli uomini <strong>del</strong> Pleistocene M<strong>ed</strong>io <strong>del</strong>l’Europa centro-occidentale<br />

praticavano la caccia grossa, di conseguenza dovevano avere sviluppato <strong>del</strong>le<br />

tecniche di caccia e una organizzazione sociale che prev<strong>ed</strong>esse la cooperazione<br />

tra bande, la distribuzione dei compiti tra uomini, donne, anziani<br />

e adolescenti, la spartizione <strong>del</strong> cibo.<br />

Un altro interrogativo di grande importanza concerne il fatto se questi<br />

uomini fossero in grado di accendere il fuoco oppure se sapevano soltanto<br />

ottenerlo da fonti naturali e poi conservarlo, trasportando le braci in un<br />

contenitore adatto, ad es. in una palla di argilla.<br />

4.6 Bilzingsleben<br />

Il sito paleolitico presso Bilzingsleben, ubicato su un promontorio che domina<br />

la valle <strong>del</strong> fiume Wipper, tributario <strong>del</strong>la Saale, principale affluente <strong>del</strong>l’Elba,<br />

in Turingia (Germania orientale), è venuto alla luce in una cava sfruttata fin<br />

dall’inizio <strong>del</strong> XX secolo <strong>ed</strong> era noto ai paleontologi per i resti di fossili animali<br />

e vegetali conservati dai suoi strati di tufo. Nel 1969 D. Mania vi individuò<br />

un livello archeologico importante e iniziò scavi sistematici. Nel 1974 e nel<br />

1976 furono scoperti frammenti di cranio di <strong>Homo</strong> erectus, in seguito anche<br />

denti, appartenenti a tre individui, due adulti e un bambino.<br />

Bilzingsleben risale alla fase più recente <strong>del</strong>l’interglaciale di Holstein. Gli<br />

uomini vivevano ai bordi di un piccolo lago e i resti <strong>del</strong>la loro frequentazione<br />

<strong>del</strong> sito sono stati conservati dalla deposizione di sabbie e di carbonati lacustri<br />

da parte di una fonte e infine sigillati da una crosta molto dura di travertino.<br />

Lo scavo ha interessato un’area di 600 m 2 e al suo interno 355 m 2 , ricchi<br />

di resti di rinoceronti <strong>ed</strong> elefanti, sono stati oggetto di una indagine più<br />

esaustiva. In questo caso la distribuzione dei manufatti, che giacevano in<br />

deposizione primaria, ha consentito una serie di osservazioni importanti.<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

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