Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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4.5 Ambrona-Torralba 127<br />
fondati nel fango e la zona era paludosa, l’allineamento di queste grosse ossa<br />
rassodava il terreno e forniva agli uomini una sorta di passerella.<br />
Se appare certo che gli animali rinvenuti a Torralba e ad Ambrona sono<br />
stati macellati dagli uomini, più problematico è rispondere alla domanda:<br />
come sono morti gli elefanti? Torralba e Ambrona sono la prova <strong>del</strong>l’esistenza<br />
<strong>del</strong>la caccia ai grandi mammiferi durante il Pleistocene?<br />
Negli stessi strati che hanno restituito i resti animali e gli strumenti di<br />
pietra scheggiata sono stati rinvenuti numerosi carboni sparsi ampiamente<br />
per tutta l’area e che documentano inequivocabilmente l’uso <strong>del</strong> fuoco. Non<br />
vi sono veri focolari, d’altra parte l’area era a quell’epoca paludosa. Clark<br />
Howell ha prospettato una ricostruzione di ciò che può essere accaduto. In<br />
autunno gli animali erbivori cominciavano a migrare verso sud, alla ricerca di<br />
terre più calde, passando attraverso il corridoio naturale <strong>del</strong>la valle <strong>del</strong> fiume<br />
Ambrona. Due bande di uomini <strong>del</strong>la specie <strong>Homo</strong> erectus, comprendenti<br />
ciascuna pochi adulti maschi, una mezza dozzina di donne, numerosi adolescenti,<br />
ragazzi e bambini, per un totale di più o meno una trentina di persone,<br />
si incontravano sulle pendici <strong>del</strong>la valle e riunivano le loro forze per una battuta<br />
di caccia grossa. Sul fondo valle il fiume scorreva formando una serie di<br />
meandri e vi erano aree paludose e aree a prateria. Sfruttando la direzione<br />
<strong>del</strong> vento che soffiava da nord-ovest, un gruppo di cacciatori paleolitici con<br />
l’uso <strong>del</strong> fuoco spinge una mandria di elefanti verso le zone paludose, mentre<br />
un altro gruppo di cacciatori dà fuoco alla vegetazione lungo la riva <strong>del</strong> fiume<br />
per imp<strong>ed</strong>ire agli elefanti di attraversare il fiume e raggiungere il terreno asciutto.<br />
Gli elefanti che finiscono sul terreno paludoso affondano nel fango e<br />
non riescono più a liberarsi. I cacciatori devono solo aspettare che l’animale<br />
sia esausto per i tentativi di uscire dalla palude e a questo punto lo finiscono<br />
a colpi di lance di legno e con lanci di pietre.<br />
Altri ricercatori hanno contestato questa interpretazione, ritenendo che gli<br />
uomini <strong>del</strong> Pleistocene M<strong>ed</strong>io fossero ancora fermi allo stadio <strong>del</strong> sciacallaggio,<br />
cioè si limitavano a sfruttare le carogne abbandonate dai pr<strong>ed</strong>atori. Nel<br />
caso di Torralba e Ambrona, questi potevano essere i luoghi dove gli elefanti<br />
andavano a morire.<br />
L’interpretazione di Howell è certamente la più convincente. Infatti, gli<br />
elefanti non erano pr<strong>ed</strong>e di carnivori e nella fauna rinvenuta sono rappresentati<br />
elefanti di diversa età, adulti e giovani. La conformazione dei luoghi,<br />
una valle che costituiva la via naturale di comunicazione tra la Meseta e la<br />
valle <strong>del</strong>l’Ebro, dimostra che si trattava certamente di un punto di passaggio<br />
per le mandrie di erbivori che migravano. Inoltre, alcuni fortunati ritrovamenti<br />
dimostrano l’esistenza già a quest’epoca di lance di legno e quindi<br />
indirettamente la pratica <strong>del</strong>la caccia ai grandi mammiferi.<br />
A questo proposito sono significativi i recenti ritrovamenti di Schöningen<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano