Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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4.5 Ambrona-Torralba 126<br />
Non sono stati rinvenuti focolari, ma sono numerosi i carboni, i legni e<br />
le ossa bruciate, che potrebbero documentare la conoscenza <strong>del</strong> controllo <strong>del</strong><br />
fuoco.<br />
Per quanto concerne la datazione, i dati geologici e biostratigrafici indicano<br />
concordemente il Pleistocene M<strong>ed</strong>io. Secondo Howell e Butzer i due siti<br />
di Torralba e Ambrona sono da collocare nel Min<strong>del</strong> avanzato, mentre secondo<br />
F. Bordes e F. Prat risalirebbero a un’età più recente, il Riss I, in base alle<br />
caratteristiche <strong>del</strong>l’industria litica e dei cavalli. Tuttavia, l’assenza di tecnica<br />
levalloisiana tenderebbe a escludere una datazione posteriore alla fine <strong>del</strong><br />
Min<strong>del</strong>/Riss. I nuovi studi condotti dai geologi spagnoli sembrano avvalorare<br />
la data più antica. C. Gamble ha collocato i due siti nell’ambito degli stadi<br />
isotopici 11-10-9, corrispondenti all’interglaciale Holstein (Min<strong>del</strong>-Riss) con<br />
l’intermezzo di un glaciale di breve durata (OIS 10).<br />
La quantità <strong>del</strong>le ossa animali rinvenute e la loro distribuzione e associazione<br />
con strumenti di pietra scheggiata, osso e legno, nonché la natura<br />
stessa dei luoghi dimostrano che Ambrona e Torralba erano siti di macellazione<br />
degli animali da parte degli uomini. A Torralba sono stati rinvenuti i<br />
resti di almeno 75 elefanti, per lo più E. antiquus dalle zanne lunghe e diritte.<br />
Soltanto un cranio era pressoché integro e nei suoi pressi sono stati trovati<br />
allineati due femori e una zanna. Gli altri crani erano tutti frantumati probabilmente<br />
per estrarne il cervello. Durante gli scavi <strong>del</strong> 1909-1911 a Torralba<br />
sarebbe stato rinvenuto un semicerchio formato da crani di elefante. Gli accumuli<br />
formati dalle ossa disarticolate e spezzate degli elefanti non possono<br />
spiegarsi con cause naturali. Negli scavi condotti da Howell è stato effettuato<br />
il rilievo planimetrico di tutti i manufatti in pietra scheggiata, hacheraux,<br />
bifacciali, raschiatoi laterali, schegge e utensili su scheggia, di tutte le ossa<br />
animali, dei resti di legno, <strong>del</strong>le concentrazioni di carboni, <strong>del</strong>le pietre.<br />
In un rilievo pubblicato si può osservare in un’area di una dozzina di m 2 , i<br />
resti disarticolati di un elefante. A breve distanza due altre concentrazioni<br />
di ossa comprendono parti di elefanti più piccoli e di altri animali distribuiti<br />
casualmente. Evidentemente gli animali di dimensioni minori venivano completamente<br />
fatti a pezzi, mentre agli animali di grandi dimensioni come un<br />
elefante adulto era prelevata la carne, ma la carcassa veniva lasciata in situ.<br />
In un caso a Torralba sono state rinvenute le ossa <strong>del</strong> lato sinistro di un<br />
elefante, mentre quelle <strong>del</strong> lato destro erano sparse nelle vicinanze. Howell ha<br />
interpretato questa inusuale disposizione, immaginando che gli uomini dopo<br />
avere macellato il lato destro, devono avere rivoltato l’elefante. Nello scavo<br />
di Ambrona nel 1963 furono trovati allineati una zanna, due femori e due<br />
tibie appartenenti a un unico grande elefante. Questa disposizione è chiaramente<br />
intenzionale e può essere dovuta unicamente all’azione <strong>del</strong>l’uomo. Una<br />
possibile spiegazione è stata fornita da Howell: poiché gli elefanti erano af-<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano