Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer
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4.4 Il comportamento culturale dei più antichi membri <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> 120<br />
capacità di cooperazione tra tutti i membri <strong>del</strong> gruppo. Se poi la carne fosse<br />
ottenuta per mezzo <strong>del</strong>la caccia o piuttosto per mezzo di un’attività di<br />
sciaccallaggio rimaneva una questione difficile da risolvere. Per una corretta<br />
interpretazione dei siti con accumulo di ossa animali e utensili artificiali è<br />
indispensabile che siano condotti scavi scientifici molto accurati. Il sito 50<br />
di Karari, nella pianura alluvionale a est <strong>del</strong> lago Turkana, scavato da Glynn<br />
Isaacs negli anni 1978-1980, è uno di questi siti, scelto per dare risposta agli<br />
interrogativi prec<strong>ed</strong>entemente posti <strong>ed</strong> è stato da subito al centro <strong>del</strong> dibattito.<br />
Ubicato nei pressi di un fiume con andamento meandreggiante, lungo<br />
le cui rive crescevano alberi e cespugli, vi è stata portata alla luce una paleosuperficie<br />
di circa 200 m2 , risalente a 1,5 Ma, quindi all’epoca dei più antichi<br />
<strong>Homo</strong> ergaster/erectus. Sono stati recuperati 2000 frammenti di ossa animali<br />
e 1500 reperti di pietra lavica. L’industria litica appariva concentrata in due<br />
“aree di attività”.<br />
È stato possibile operare qualche refitting e questo fatto<br />
indica che gli utensili erano stati fabbricati in loco, sfruttando i ciottoli di<br />
lava. Le ossa non soltanto erano state spezzate a colpi di pietra per aprirle,<br />
ma recavano anche segni di taglio prodotti dal margine tagliente degli<br />
utensili di pietra. I segni di taglio lasciati sulle ossa indicano un’attività di<br />
macellazione. Le ossa animali erano state portate in quel luogo dagli uomini<br />
e tutta l’area scavata è interpretabile come un campo-base temporaneo di un<br />
piccolo gruppo di una dozzina di individui. L’ipotesi centrale formulata da<br />
Glynn Isaacs è quella <strong>del</strong>la spartizione <strong>del</strong> cibo e <strong>del</strong>la divisione <strong>del</strong> lavoro<br />
tra maschi e femmine: i primi si d<strong>ed</strong>icavano alla ricerca <strong>del</strong>la carne, le femmine<br />
praticavano la raccolta <strong>del</strong> cibo vegetale e probabilmente anche di larve<br />
di insetti e uova di uccelli. L’ipotesi <strong>del</strong>la spartizione <strong>del</strong> cibo presuppone<br />
non solo una divisione <strong>del</strong> lavoro, ma un contesto sociale <strong>del</strong> tutto diverso<br />
da quello <strong>del</strong>le scimmie antropomorfe e dei più antichi Ominidi, un contesto<br />
caratterizzato da una rete di interazioni e di reciprocità, di legami “familiari”<br />
e di scambi, possibili solo grazie a una comunicazione più complessa e più<br />
intensa di quella di tutti gli altri Primati.<br />
Rimane aperto e di difficile soluzione per questi periodi così antichi il<br />
problema dei modi in cui gli Ominidi si procuravano la carne. Sono possibili<br />
diverse ipotesi: caccia, sciacallaggio, ma anche una combinazione di entrambi.<br />
Grazie alla capacità di cooperazione e all’uso di utensili di pietra, gli uomini<br />
potevano avere successo nella competizione con gli animali “spazzini”. Ad es.,<br />
avvistata una carcassa osservando il volteggiare nel cielo degli avvoltoi, potevano<br />
raggiungerla rapidamente e mentre alcuni tenevano lontano con bastoni<br />
o con lancio di pietre gli avvoltoi o le iene, altri con utensili di pietra dal<br />
bordo tagliente, operavano la dissezione <strong>del</strong>la carcassa, asportando soprattutto<br />
gli arti superiori e inferiori, per poi rientrare velocemente al campo-base<br />
portando con sé le parti staccate dalla carcassa. Gli utensili di pietra come<br />
<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />
degli Studi di Milano