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Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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4.4 Il comportamento culturale dei più antichi membri <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> 119<br />

ti come siti di macellazione (ad es. il sito FLK N 6, <strong>del</strong> B<strong>ed</strong> I superiore,<br />

con resti di elefanti) o come superfici di abitato pertinenti a un campo-base<br />

degli antichi Ominidi, che avevano acquisito un comportamento da cacciatoriraccoglitori<br />

(ad es. i siti DK 3 <strong>del</strong> B<strong>ed</strong> I inferiore; FLK NN 1 e 3 e FLK <strong>del</strong><br />

B<strong>ed</strong> I m<strong>ed</strong>io, FLK N 1-2 <strong>del</strong> B<strong>ed</strong> I superiore). Il sito FLK I ha restituito<br />

40000 ossa e 2647 pietre scheggiate. Un cerchio di pietre nel livello I inferiore<br />

<strong>del</strong> sito DK3 sarebbe stato la base di una capanna costruita con ramaglie e<br />

frasche. Non viene neppure escluso l’uso <strong>del</strong> fuoco.<br />

Fino alla metà degli anni ’70, partendo dal presupposto che la caccia era<br />

la fondamentale forma di adattamento <strong>del</strong>l’uomo all’ambiente, il comportamento<br />

dei primi membri <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> era considerato completamente<br />

umano. La teoria <strong>del</strong>la caccia fu consacrata al convegno <strong>del</strong>la Wenner-Gren<br />

Foundation a Chicago nel 1966, Man the Hunter, e l’adozione di un modo<br />

di sussistenza basato sulla caccia sarebbe stata la principale forza direttrice<br />

<strong>del</strong>l’<strong>evoluzione</strong> degli ominidi umani.<br />

Verso la metà degli anni ’70 con Glynn Isaac, che ha condotto ricerche<br />

nei siti <strong>del</strong> Turkana orientale, muovendosi inizialmente nell’ottica <strong>del</strong>le concezioni<br />

di Mary Leakey, comincia a manifestarsi una nuova impostazione <strong>del</strong><br />

problema <strong>del</strong> comportamento dei primi membri <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong>.<br />

Isaac ha definito tre tipi di siti:<br />

• tipo A, siti in cui si trova industria litica, ma scarsi resti animali. Sarebbero<br />

<strong>del</strong>le officine litiche, luoghi in cui si fabbricavano gli strumenti di<br />

pietra scheggiata.<br />

• Tipo B, siti in cui l’industria litica è associata ai resti ossei di un solo<br />

animale, in <strong>genere</strong> di grandi dimensioni. In questo caso si tratterebbe di<br />

siti in cui gli Ominidi sfruttavano le carcasse di animali morti di morte<br />

naturale o abbandonate dai pr<strong>ed</strong>atori, macellandole e asportando le<br />

diverse parti.<br />

• Tipo C, siti caratterizzati da accumulo di industria litica e di ossa di<br />

animali diversi, che costituivano i campi-base degli Ominidi, in cui i<br />

maschi trasportavano i resti animali e le donne i prodotti <strong>del</strong>la raccolta<br />

(frutti, semi, vegetali commestibili). Nel campo-base si praticava la<br />

spartizione <strong>del</strong> cibo.<br />

La nuova proposta di G. Isaac è la teoria <strong>del</strong>la spartizione <strong>del</strong> cibo, teoria<br />

con la quale l’accento viene messo non tanto sull’uomo cacciatore quanto<br />

sulla capacità di cooperazione, che è un aspetto ben più fondamentale <strong>del</strong>la<br />

condizione umana che non la caccia. La spartizione <strong>del</strong> cibo portato quotidianamente<br />

al campo-base, luogo sociale per eccellenza, implica una grande<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

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