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Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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4.3 Il significato evolutivo <strong>del</strong>l’<strong>Homo</strong> erectus 116<br />

giudizio, esattamente come nell’uomo ma diversamente dalle antropomorfe e<br />

dagli Australopiteci.<br />

Altri aspetti dimostrano che <strong>Homo</strong> erectus era realmente interm<strong>ed</strong>io tra<br />

i più antichi Ominidi e l’uomo moderno: ad es., la riduzione <strong>del</strong> dimorfismo<br />

sessuale, che è ancora molto forte nei più antichi Ominidi, mentre ora rientra<br />

nei valori prossimi a quelli <strong>del</strong>l’uomo attuale. Ciò significa che presso l’<strong>Homo</strong><br />

erectus la competizione violenta tra i maschi per acc<strong>ed</strong>ere all’accoppiamento<br />

con le femmine doveva essere diminuita o scomparsa <strong>del</strong> tutto.<br />

Un altro aspetto importante che collega l’<strong>Homo</strong> erectus all’umanità attuale<br />

è la forma <strong>del</strong>la cassa toracica. Le antropomorfe e i più antichi Ominidi,<br />

come l’Australopiteco e lo stesso <strong>Homo</strong> habilis, avevano costole a sezione arrotondata<br />

e una cassa toracica a forma di imbuto, stretta in alto e molto larga<br />

in basso. Questa forma è in relazione alle dimensioni molto grandi degli intestini.<br />

L’uomo, invece, ha costole a sezione appiattita e una cassa toracica a<br />

forma di botte, con intestini di dimensioni ridotte. Gli intestini molto grandi<br />

sono tipici degli animali che hanno una dieta vegetariana, perché devono<br />

digerire una grande quantità di cibo vegetale. I carnivori hanno intestini<br />

più piccoli. L’uomo moderno è onnivoro <strong>ed</strong> ha intestini che sono più piccoli<br />

rispetto a quelli <strong>del</strong>le scimmie antropomorfe. Lo scheletro di Nariokotome<br />

ha permesso per la prima volta di comprendere con precisione che il corpo<br />

<strong>del</strong>l’<strong>Homo</strong> erectus era fondamentalmente simile a quello <strong>del</strong>l’uomo moderno<br />

– a parte la robustezza – tanto per le dimensioni quanto per la forma. La<br />

gabbia toracica è di tipo umano e di conseguenza bisogna ritenere che anche<br />

la dieta non fosse più esclusivamente vegetariana.<br />

Questi fatti, più l’accertato allungamento <strong>del</strong> periodo di dipendenza infantile,<br />

dimostrano che il modo di vita <strong>del</strong>l’<strong>Homo</strong> erectus si era allontanato<br />

da quello dei più antichi Ominidi e aveva imboccato una strada che andava<br />

nella direzione <strong>del</strong>l’umanità attuale.<br />

Dal punto di vista culturale l’<strong>Homo</strong> erectus africano <strong>ed</strong> europeo è l’autore<br />

di una industria litica, denominata acheuleana, che si contraddistingue per<br />

la produzione di bifacciali, a volte accuratamente <strong>ed</strong> elegantemente lavorati.<br />

Questa industria compare per la prima volta in Africa circa 1,5 Ma e per<br />

più di 1 Ma permane più o meno inalterata, senza apprezzabili cambiamenti.<br />

I ritmi <strong>del</strong>l’<strong>evoluzione</strong> tecnologica furono quindi straordinariamente lenti.<br />

Molto controversa è la questione se l’erectus fosse capace di controllare <strong>ed</strong><br />

utilizzare il fuoco. Prove sicure in questo senso mancano prima di 500 – 400<br />

ka, quindi è possibile che soltanto le più tarde <strong>ed</strong> avanzate forme di <strong>Homo</strong><br />

erectus abbiano imparato a controllare il fuoco, una <strong>del</strong>le maggiori conquiste<br />

culturali <strong>del</strong>l’umanità.<br />

Le lentezze <strong>del</strong>l’<strong>evoluzione</strong> culturale <strong>del</strong>l’erectus, anzi la sua sostanziale<br />

staticità, indicano abbastanza chiaramente che le capacità intellettive e lin-<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

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