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Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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4.2 L’<strong>Homo</strong> erectus in Asia 107<br />

è stato in seguito applicato ad altri fossili di Giava come la mandibola S 8<br />

e i crani S 27 e 31. Sartono e/o Jacob hanno coniato il termine di <strong>Homo</strong><br />

palaeojavanicus per indicare il Megantropo. Alcuni autori hanno visto nel<br />

Megantropo un Australopiteco robusto. Tutte queste denominazioni sono<br />

attualmente cadute in disuso e i fossili di Giava vengono tutti attribuiti a<br />

un’unica specie <strong>Homo</strong> erectus e nelle differenze di robustezza e di dimensioni<br />

che avevano portato alla definizione <strong>del</strong> Megantropo oggi si tende a<br />

riconoscere un fenomeno di dimorfismo sessuale.<br />

Inizialmente i crani di Giava sono stati designati con la sigla P (= Pithecanthropus)<br />

I-VIII e le mandibole con la sigla P A-F. Poiché la quasi totalità<br />

<strong>del</strong>le scoperte si è verificata a Sangiran, oggi si utilizza una numerazione<br />

progressiva con la sigla <strong>del</strong>la località, S 1, S 2, S 3 ecc.<br />

Per orientarsi nelle vecchie e nuove denominazioni è utile uno specchietto<br />

riassuntivo dei principali reperti (tabelle 4.2 e 4.3).<br />

crani<br />

località anno sigle vecchie denominazioni<br />

Trinil 1891 P I T 2 Pithecanthropus erectus<br />

Sangiran 1937 P II S 2 Pithecanthropus erectus<br />

Sangiran 1938 P III S 3 Pithecanthropus erectus<br />

Sangiran 1939 P IV S 4 Pithecanthropus robustus<br />

Modjokerto 1936 P V Pithecanthropus modjokertensis<br />

Sangiran 1963 P VI S 10<br />

Sangiran 1965 P VII S 12<br />

Sangiran 1969 P VIII S 17<br />

Sangiran 1979 S 31<br />

Sangiran 1981 S 38<br />

Tabella 4.2 Specchietto riassuntivo dei principali reperti di Giava (crani).<br />

Per quanto in passato i numerosi resti di Ominidi rinvenuti a Giava abbiano<br />

ricevuto differenti denominazioni e collocazioni tassonomiche, la maggior<br />

parte degli studiosi è attualmente concorde nel ritenere che appartengano<br />

tutti a una sola specie, <strong>Homo</strong> erectus, nella quale è possibile riconoscere tre<br />

stadi di sviluppo.<br />

Lo stadio più antico comprende i fossili provenienti dalla parte inferiore<br />

<strong>del</strong>la formazione di Pucangan, databili quindi intorno a 1,6 – 1,4 Ma. Per<br />

questo stadio non si dispone di alcun cranio completo. La parte posteriore<br />

<strong>del</strong> cranio S 31 mostra caratteri primitivi, come uno spessore molto forte<br />

(in m<strong>ed</strong>ia più di 12 mm), una carenatura sagittale che ha fatto supporre la<br />

presenza di una vera e propria cresta sagittale (in realtà la regione sagittale<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

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