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Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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4.2 L’<strong>Homo</strong> erectus in Asia 103<br />

che si era aperto un passaggio attraverso la collina, avevano portato in esposizione<br />

tutta la sequenza stratigrafica, comprendente cinque unità principali:<br />

le ghiaie superiori, tufi, conglomerati e arenarie con la fauna di Trinil, le<br />

argille lacustri nere con la fauna di Djetis, uno strato di breccia vulcanica, le<br />

sabbie e argille marine di colore verde azzurro.<br />

Qui era finalmente possibile avere un quadro chiaro <strong>del</strong>la successione dei<br />

depositi dalla fine <strong>del</strong> Pliocene a tutto il Pleistocene. Von Koenigswald iniziò<br />

subito le ricerche a Sangiran, ma alla fine <strong>del</strong> 1934 vennero meno i finanziamenti<br />

per la nuova carta geologica e i lavori furono interrotti. Dietro<br />

consiglio di Teilhard de Chardin, che proprio in quel periodo era di passaggio<br />

a Giava per visitare i luoghi in cui era stato scoperto il pitecantropo, von<br />

Koenigswald si rivolse alla Carnegie Institution di Washington, il cui presidente,<br />

J. C. Merriam, era un paleontologo. Divenuto Research Associate<br />

<strong>del</strong>la Carnegie Institution, von Koenigswald poté riprendere i lavori nel 1937<br />

con un congruo finanziamento e le scoperte non si fecero attendere: nel 1937<br />

vennero alla luce prima un frammento di mandibola e poi una calotta cranica,<br />

nel 1938 l’occipitale e i parietali di un nuovo cranio, nel 1939 la parte<br />

posteriore di un cranio e parte <strong>del</strong> mascellare e <strong>del</strong>la mandibola e poi un<br />

nuovo frammento di mandibola, nel 1941 il frammento di una mandibola di<br />

grandi dimensioni. La seconda guerra mondiale portò all’interruzione <strong>del</strong>le<br />

ricerche, Giava fu occupata dai Giapponesi e von Koenigswald inviato in<br />

un campo di internamento (von Koenigswald aveva la nazionalità danese).<br />

Finita la guerra, dopo un breve periodo di lavoro all’American Museum of<br />

Natural History, all’inizio <strong>del</strong> 1948 von Koenigswald accettò la catt<strong>ed</strong>ra di<br />

paleontologia all’università di Utrecht e fece ritorno in Olanda.<br />

Le ricerche a Sangiran continuarono solo occasionalmente: una nuova<br />

mandibola fu scoperta nel 1952 <strong>ed</strong> un’altra ancora nel 1960. A von Koenigswald<br />

si deve la formazione dei primi specialisti indonesiani di paleoantropologia,<br />

come l’antropologo Teuku Jakob e il geologo S. Sartono, che continuarono le<br />

ricerche a Sangiran. Tra il 1963 e il 1981 sono venuti alla luce quasi 30 nuovi<br />

reperti, fra cui quattro crani e una mandibola.<br />

Nuovi siti fossiliferi di Giava hanno restituito resti di Ominidi: Sambungmacan,<br />

da cui provengono due calotte craniche e un frammento di tibia, e<br />

Ngawi, dove è stata scoperta una calotta cranica nel 1988. Molto singolare è<br />

il recupero nel 1999 <strong>del</strong>la calotta cranica Sambungmacan 3. Il proprietario di<br />

un negozio di minerali, fossili e cose di storia naturale in New York acquistò<br />

una partita proveniente dall’Indonesia nel marzo 1999. Ripulendo un fossile<br />

tutto incrostato di fango, si trovò tra le mani la calotta cranica di un uomo<br />

fossile. Secondo T. Jakob il cranio sarebbe stato scoperto nel 1997 tra Poloyo<br />

e Chemeng nel distretto di Sambungmacan nel corso di lavori di estrazione<br />

di sabbia dal letto <strong>del</strong> fiume Solo <strong>ed</strong> esportato clandestinamente.<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

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