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Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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4.1 <strong>Homo</strong> ergaster ovvero i più antichi <strong>Homo</strong> erectus africani 99<br />

Le ossa degli arti superiori, soprattutto quelle <strong>del</strong>l’avambraccio (ulna e<br />

radio), si accorciano, mentre il femore e la tibia si allungano un poco. Si<br />

raggiungono così le proporzioni propriamente umane e nello stesso tempo<br />

si raggiungono anche le dimensioni <strong>del</strong>l’uomo moderno per quanto riguarda<br />

l’altezza. Il ragazzo di Nariokotome, un soggetto maschile di circa 11-12 anni,<br />

era già alto 168 cm <strong>ed</strong> avrebbe raggiunto un’altezza di poco più di 180 cm. La<br />

robustezza <strong>del</strong>le ossa è però maggiore rispetto a quella <strong>del</strong>l’uomo moderno.<br />

Il cranio diventa più lungo, l’osso frontale più ampio, le ossa craniche<br />

più spesse, la faccia più verticale, le orbite più grandi, l’apertura nasale più<br />

ampia e le ossa nasali più prominenti, cioè si forma un naso esterno come<br />

nell’uomo moderno.<br />

Il rapporto tra neurocranio e splancnocranio è ormai radicalmente cambiato<br />

rispetto alle scimmie antropomorfe e ai più antichi Ominidi come gli<br />

Australopiteci e le ossa facciali si collocano al di sotto <strong>del</strong>la scatola cranica.<br />

Queste caratteristiche differenziano profondamente i primi <strong>Homo</strong> erectus da<br />

tutti gli Ominidi prec<strong>ed</strong>enti, compresi <strong>Homo</strong> rudolfensis e <strong>Homo</strong> habilis, e ne<br />

fanno i primi veri rappresentanti <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong>.<br />

Peculiare di <strong>Homo</strong> erectus è uno spesso toro sopraorbitario. La volta<br />

cranica è bassa, il frontale è separato dal toro sopraorbitario da un solco<br />

<strong>ed</strong> è sfuggente all’indietro. L’occipitale forma un angolo acuto, la squama<br />

occipitale è più grande di quella nucale e tra le due corre una protuberanza<br />

trasversale (toro occipitale), a cui si attaccavano i muscoli <strong>del</strong> collo. Le<br />

capacità craniche stimate sono riportate nella tebella 4.1.<br />

KNM-ER<br />

3733<br />

848 cm3 KNM-ER<br />

3883<br />

804 cm3 (minimo)<br />

KNM-WT<br />

15000<br />

909 cm3 (stima come<br />

adulto)<br />

OH 9 1067 cm3 Tabella 4.1 Capacità craniche stimate su alcuni reperti di <strong>Homo</strong> erectus.<br />

A partire da 1,6 Ma e forse anche un poco prima, si erano ormai sviluppate<br />

quasi tutte le caratteristiche <strong>del</strong>l’uomo moderno tranne una, quella che ci<br />

distingue da tutti gli altri animali, il nostro cervello.<br />

Il ragazzo di Nariokotome è il più completo Ominide finora rinvenuto.<br />

L’età è stata stimata inizialmente in circa 11-12 anni per il fatto che le suture<br />

craniche non erano ancora saldate e fuse, le cartilagini <strong>del</strong> femore non ancora<br />

saldate e soprattutto perché era appena spuntato il secondo molare. L’area di<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

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