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Origine ed evoluzione del genere Homo - ArcheoServer

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L’<strong>Homo</strong> erectus<br />

CAPITOLO 4<br />

Nel 1891 il m<strong>ed</strong>ico olandese E. Dubois scoprì a Trinil nell’isola di Giava<br />

una calotta cranica e l’anno successivo nello stesso strato un femore che<br />

attribuì a una specie interm<strong>ed</strong>ia tra le scimmie antropomorfe e l’uomo e che<br />

nel 1894 battezzò – utilizzando per il <strong>genere</strong> il termine creato da Haeckel<br />

– Pithecanthropus erectus. La denominazione era giustificata dai caratteri<br />

primitivi <strong>del</strong>la calotta cranica, che permetteva comunque di stimare una capacità<br />

cranica di circa 900 cm3 , quindi interm<strong>ed</strong>ia fra quella <strong>del</strong>le scimmie<br />

antropomorfe e quella <strong>del</strong>l’uomo, e dalle caratteristiche perfettamente umane<br />

<strong>del</strong> femore che senza ombra di dubbio apparteneva a un individuo capace di<br />

stazione eretta e di locomozione bip<strong>ed</strong>e.<br />

Tra il 1929 e il 1937 numerosi resti fossili di un Ominide simile furono<br />

rinvenuti negli scavi di Chu Ku Tien presso Pechino e furono assegnati alla<br />

specie Sinanthropus pekinensis. Nel frattempo a partire dal 1936 e fino al<br />

1941 si effettuarono nuove scoperte a Giava nelle località di Sangiran e Modjokerto<br />

da parte di Ralph von Koenigswald. Negli anni ’50 diversi studiosi<br />

(Weidenreich, Mayr, Le Gros Clark, Howell) sostennero che l’uomo di Giava<br />

e quello di Pechino appartenevano alla stessa specie e che inoltre non vi<br />

erano motivi per considerarli membri di un <strong>genere</strong> differente da quello <strong>del</strong>l’uomo.<br />

Venne così definito il taxon <strong>Homo</strong> erectus, a cui saranno attribuiti<br />

anche fossili umani venuti alla luce in Africa, a Ternifine in Algeria e nella<br />

gola di Olduvai in Tanzania, nonché reperti europei di vecchia scoperta come<br />

la mandibola di Mauer.<br />

<strong>Homo</strong> erectus fu quindi considerato una specie umana diffusa in tutto<br />

il vecchio continente e interm<strong>ed</strong>ia tra gli Australopiteci e l’uomo di Neanderthal.<br />

A partire dal 1973 le ricerche condotte nella regione <strong>del</strong> lago Turkana<br />

portarono al rinvenimento di fossili umani attribuiti all’<strong>Homo</strong> erectus di età<br />

<strong>Origine</strong> <strong>ed</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>del</strong> <strong>genere</strong> <strong>Homo</strong> - Dispensa <strong>del</strong> corso di Preistoria modulo A c○ 2007 Catt<strong>ed</strong>ra di Preistoria e Protostoria, Università<br />

degli Studi di Milano

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