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Modelli di evoluzione di una popolazione isolata. Il modello di ...

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<strong>Modelli</strong> <strong>di</strong> <strong>evoluzione</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>una</strong> <strong>popolazione</strong> <strong>isolata</strong>.<br />

<strong>Il</strong> <strong>modello</strong> <strong>di</strong> Malthus.<br />

<strong>Il</strong> <strong>modello</strong> <strong>di</strong> Malthus risale al 1798 e si propone <strong>di</strong> costruire un <strong>modello</strong><br />

matematico della <strong>evoluzione</strong> <strong>di</strong> <strong>una</strong> <strong>popolazione</strong> in presenza <strong>di</strong> risorse illimitate<br />

e in assenza <strong>di</strong> predatori o antagonisti per l’utilizzo delle risorse.<br />

Sotto queste ipotesi, i fattori <strong>di</strong> <strong>evoluzione</strong> sono essenzialmente il tasso <strong>di</strong><br />

natalità e il tasso <strong>di</strong> mortalità. Introduciamo quin<strong>di</strong> le funzioni:<br />

N(t) = numero <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui al tempo t.<br />

λ = tasso <strong>di</strong> natalita ′<br />

= numero <strong>di</strong> nati per in<strong>di</strong>viduo per unita ′ <strong>di</strong> tempo.<br />

µ = tasso <strong>di</strong> mortalita ′<br />

= numero <strong>di</strong> morti per in<strong>di</strong>viduo per unita ′ <strong>di</strong> tempo.<br />

In un tempo h avremo λhN(t) nuovi nati e µhN(t) morti. Dunque la<br />

<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> <strong>popolazione</strong> in un intervallo <strong>di</strong> tempo h sarà:<br />

N(t + h) − N(t) = λhN(t) − µhN(t).<br />

Dividendo per il tempo trascorso abbiamo un tasso <strong>di</strong> crescita:<br />

N(t + h) − N(t)<br />

h<br />

= λN(t) − µN(t) = (λ − µ)N(t).<br />

Assumiamo a questo punto che N(t) vari con continuità, vale a <strong>di</strong>re che<br />

possa assumere tutti i valori reali. Questo tipo <strong>di</strong> ipotesi è ragionevole quando<br />

la <strong>popolazione</strong> è composta da un numero molto alto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui. Possiamo<br />

allora passare al limite per h che tende a 0:<br />

N(t + h) − N(t)<br />

lim<br />

h→0 h<br />

= N ′ (t) = (λ − µ)N(t).<br />

Chiamiamo ε = λ − µ il potenziale biologico della <strong>popolazione</strong>.<br />

Si può vedere che questa equazione (equazione <strong>di</strong>fferenziale lineare del<br />

primo or<strong>di</strong>ne) ha come soluzioni tutte le funzioni N(t) = ke εt , per k ∈ R.<br />

In particolare, se la <strong>popolazione</strong> all’istante t0 è composta <strong>di</strong> N(t0) in<strong>di</strong>vidui,<br />

la sua <strong>evoluzione</strong> nel tempo è data dalla soluzione<br />

N(t) = N(t0)e ε(t−t0) .<br />

Se ε > 0, vale a <strong>di</strong>re se i nati superano i morti, la <strong>popolazione</strong> cresce<br />

esponenzialmente. Se invece ε < 0, la <strong>popolazione</strong> tende ad estinguersi rapidamente.<br />

Questo è un <strong>modello</strong> molto semplice: ha <strong>una</strong> qualche aderenza alla realtà?<br />

In effetti questo <strong>modello</strong> si adatta bene allo sviluppo <strong>di</strong> molte specie. Sorprendentemente,<br />

si adatta anche alla crescita della <strong>popolazione</strong> umana negli ultimi<br />

quarant’anni.<br />

1


Sia N(t) la <strong>popolazione</strong> umana sulla terra: si è stimato che questa sia<br />

cresciuta del 2% annuo nella decade 1960-1970. A metà <strong>di</strong> questa decade, nel<br />

1965, la <strong>popolazione</strong> umana terrestre era stimata nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 3.34 miliar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> persone. Dunque, poniamo l’origine dei tempi t0 = 0 nel 1965; sappiamo<br />

che N(t0) = 3.34 × 10 9 , ε = 0.02 = 2 × 10 −2 . La soluzione dell’equazione <strong>di</strong><br />

Malthus ci <strong>di</strong>ce dunque che la <strong>popolazione</strong> umana terrestre dovrebbe evolversi<br />

secondo la funzione:<br />

N(t) = 3.34 × 10 9 e 0.02t .<br />

Un modo per verificare l’accuratezza <strong>di</strong> questa formula è <strong>di</strong> calcolare il<br />

tempo necessario affinché la <strong>popolazione</strong> terrestre raddoppi (tempo <strong>di</strong> raddoppio),<br />

e confrontarla con il valore osservato, che è <strong>di</strong> 35 anni.<br />

Per calcolare il tempo <strong>di</strong> raddoppio T secondo la nostra formula, proce<strong>di</strong>amo<br />

così:<br />

N(T ) = 3.34 × 10 9 e 0.02T = 2N(0) = 2 × 3.34 × 10 9 .<br />

Se ne deduce che e 0.02T = 2 e quin<strong>di</strong><br />

T = 50 log 2 34.6 anni.<br />

Troviamo quin<strong>di</strong> un valore assai vicino a quello osservato <strong>di</strong> 35 anni. D’altra<br />

parte,se la <strong>popolazione</strong> terrestre continuerà a crescere in questo modo, presto<br />

la superficie terrestre non sarà più sufficiente a contenerci tutti (si vede che,<br />

pensando <strong>di</strong> poter vivere anche sull’acqua, nel 2625 ci sarebbe a malapena<br />

spazio per stare tutti in pie<strong>di</strong>, e nel 2660 bisognerebbe stare in pie<strong>di</strong> uno sulle<br />

spalle dell’altro). Ora, questo è evidentemente impossibile: sembra allora che<br />

questo non sia un buon <strong>modello</strong>. Come già detto prima, però, è aderente alla<br />

realtà in molti casi.<br />

Quello che possiamo <strong>di</strong>re è che <strong>una</strong> <strong>popolazione</strong> cresce esponenzialmente,<br />

seguendo la legge <strong>di</strong> Malthus, fintantoché la <strong>popolazione</strong> non è troppo grande.<br />

Quando la <strong>popolazione</strong> cresce troppo, gli in<strong>di</strong>vidui della stessa specie entrano<br />

in competizione l’uno con l’altro per lo sfruttamento delle risorse <strong>di</strong>sponibili:<br />

in questo caso, <strong>di</strong>venta necessario introdurre nell’equazione un termine che<br />

tenga conto della competizione.<br />

L’equazione logistica o <strong>di</strong> Verhulst.<br />

Nel 1837 il matematico-biologo olandese Verhulst propose <strong>di</strong> introdurre un<br />

termine che tenesse conto della competizione fra in<strong>di</strong>vidui della stessa specie.<br />

Si utilizza un termine −bN 2 , dove b è <strong>una</strong> costante, dato che la me<strong>di</strong>a statistica<br />

del numero <strong>di</strong> incontri fra due in<strong>di</strong>vidui per unità <strong>di</strong> tempo è proporzionale a<br />

N 2 . Si considera così l’equazione mo<strong>di</strong>ficata (detta equazione logistica):<br />

N ′ = εN − bN 2 .<br />

In generale, la costante b sarà molto piccola rispetto a ε, <strong>di</strong>modoché quando<br />

N non è troppo grande il termine −bN 2 è trascurabile rispetto a εN, e la<br />

<strong>popolazione</strong> cresce esponenzialmente. Quando N <strong>di</strong>venta molto grande, il<br />

termine −bN 2 non è più trascurabile, e determina il rallentamento del rapido<br />

tasso <strong>di</strong> crescita della <strong>popolazione</strong>.<br />

2


Siamo in grado <strong>di</strong> calcolare le soluzioni <strong>di</strong> quest’equazione:<br />

N(t) =<br />

εN0eε(t−t0) =<br />

ε − bN0 + bN0eε(t−t0) Analizzando questa funzione, osserviamo che<br />

εN0<br />

lim N(t) =<br />

t→+∞ bN0<br />

εN0<br />

.<br />

bN0 + (ε − b)N0e−ε(t−t0) = ε<br />

b .<br />

Ciò significa che, in<strong>di</strong>pendentemente dal suo valore iniziale, la <strong>popolazione</strong><br />

tende al suo valore limite ε/b.<br />

Maggiori informazioni, verifiche sperimentali e altri modelli <strong>di</strong> <strong>evoluzione</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>una</strong> <strong>popolazione</strong> possono essere trovati nel paragrafo 1.5 <strong>di</strong>:<br />

Martin Braun, Differential Equations and Their Applications, Springer-Verlag,<br />

New York, 1993.<br />

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