Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

senegalese in carica A. Wade.
Di pochi mesi fa l'auto proclamazione al titolo di re del presidente Y.
Jammeh. Ma re di cosa? O meglio, re di che stato? L'ipotesi è che il non
precisare di quale territorio si sia autoproclamato re Jammeh, sia un
chiaro segnale di come lui speri un giorno di poter estendere il suo
dominio anche alla regione della Casamance, nel caso in cui il conflitto
con il governo senegalese degeneri al punto tale che la Casamance
dichiari la totale indipendenza. Avendo finanziato per anni i ribelli,
Jammeh è abbastanza sicuro che essi non si opporranno ad un'eventuale
annessione della regione al Gambia e ad un'estensione del suo potere
anche al sud del Senegal.
Jammeh non ha scelto casualmente di appoggiare i ribelli, ma nella
speranza di controllare la Casamance. Da sempre infatti questa è la
regione più ricca di tutto il Senegal, una regione dove la vegetazione è
variegata e dove la coltura di riso è talmente fiorente da poter soddisfare
non solo il bisogno interno del paese ma anche da coprire la domanda
dei paesi limitrofi. Oltre a questo, la Casamance è la regione dove
fiorente è il mercato di canapa indiana e i ribelli, si sono autofinanziati
per anni grazie al controllo del commercio di droga della zona. Al
dittatore gambiano interessa duanque anche riuscire a controllare una
delle zone strategiche del mercato di droga dell'Africa Occidentale.
A questo va unito il fatto che a livello turistico Gambia e Casamance
riscuotono un discreto successo e sono mete favorite di turisti francesi,
inglesi, svedesi, norvegesi, alla ricerca di un'ambiente “reggaegiamaicano”.
A livello etnico e culturale Gambia e Casamance si
assomigliano, non solo perché le etnie presenti sono praticamente le
stesse: diola, mandinga, wolof, toucouleur , soninke ma anche perché
simili sono le pratiche culturali, le credenze e i sistemi sociali. Inoltre un
collante non indifferente è la cultura rastafari e la musica reggae, un
comune denominatore che negli ultimi anni ha avvicinato ancor più i
giovani gambiani ai giovani senegalesi della Casamance, rendendo i
territori sempre più unificati, seppur ufficiosamente.
Il governo di Dakar tentenna e al momento la strada percorsa è quella
della repressione armata. A livello ufficiale, le relazioni tra Senegal e
Gambia sono sempre più tese ma nessun provvedimento è stato ancora
preso. A livello internazionale ancora silenzio. Il conflitto in Casamance
e la guerra fredda tra Senegal e Gambia rimane nell'oblio. Il conflitto
dimenticato per eccellenza che ha le sue origini in un confine imposto da
Francia e Inghilterra.
“Casamance: Il conflitto dimenticato- Quattro militari uccisi e un numero imprecisato di
sfollati. Questo è il bilancio dell'offensiva lanciata dall'esercito senegalese giovedì 18 marzo,
su alcuni villaggi a sud di Ziguinchor, capoluogo della Casamance. A distanza di giorni, la
popolazione della zona vive ancora nel terrore: bambini e insegnanti convivono nel panico di
essere colpiti dalle bombe che cadono non lontano dai loro istituti, mentre uomini e donne, il
cui sostentamento dipende dalla vendita e dal commercio dei prodotti della brousse, la foresta,
hanno paura di inoltrarvisi e rimanere vittima delle imboscate dei ribelli o delle pallottole
dell'esercito. E anche quando finiranno gli scontri, rimarrà il problema delle mine.
Ricominciare i colloqui di pace? Dopo le otto di sera Ziguinchor si circonda di villaggi
fantasma, per via del coprifuoco che i loro abitanti stanno mettendo in pratica
spontaneamente. La gente si sente abbandonata, dimenticata dal governo e dalle
organizzazioni umanitarie. Il bombardamento dell'esercito è cominciato dopo l'arresto di
mercoledì 17 di due capi ribelli del Movimento delle Forze Democratiche della Casamance
(Mfdc), il gruppo armato indipendentista che combatte nella regione. Secondo la polizia, i