Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

secoli si sono succeduti. Tre secoli di traffici commerciali, tratta di
schiavi, esplorazioni, spedizioni militari, relazioni tessute, disfatte e
ritessute. Fu il 1895 l'anno in cui il ministero delle colonie, appena nato,
cominciò ad organizzare questo immenso spazio, grande nove volte la
Francia e che diventerà infine l'Africa Occidentale Francese. Questa
federazione prese forma definitivamente nel 1904, sotto l'autorità del
governatore generale Roume.
Il decreto del 18 ottobre 1904, ovvero la “Carta dell'A.O.F.” diede
dunque forma al gruppo di territori. Forma che venne mantenuta fino alla
fine della seconda guerra mondiale. Essa fu così composta:
• la colonia del Senegal, ovvero l'attuale repubblica del Senegal più
i protettorati del Senegambia e del Niger;
• la colonia della Costa d'Avorio;
• la colonia del Dahomey;
• la colonia dell'Alto-Senegal-Niger Centrale;
• il territorio della Mauritania, sotto il governo generale dal 1903
con il nome di Protettorato dei Paesi Mauritani 93
La principale innovazione fu la creazione di un budget generale
alimentato dalle entrate delle dogane delle varie colonie e dai prestiti del
governo centrale. Questo budget era destinato alle spese rispetto interessi
comuni, come la costruzione di infrastrutture o sovvenzioni alle colonie.
Ernest Roume fu all'origine del forte sviluppo economico dell'A.O.F.,
grazie principalmente alla costruzione del porto di Dakar e al programma
ferroviario da lui stabilito.
Ogni colonia infatti, dal Senegal, alla Guinea, alla Costa d'Avorio al
Dahomey ebbe la sua ferrovia, che arrivò fino in Niger. Questo fu il
Piano Roume, cominciato nel 1904. 94
La costituzione di questa forma di integrazione africana permise di
unificare per la prima volta il sistema amministrativo, giudiziario e
scolastico all'interno di uno stesso quadro comune.
“L'A.F.O. fu risvegliare le coscienze sull'idea del vivere assieme, un
centro di interessi comuni che si situavano all'interno di un progetto di
sviluppo futuro continuo. Questo progetto mirava alla solidarietà tra
colonie ricche e colonie povere e, nelle povere come nelle ricche,
vennero creati gli stessi servizi pubblici e normalizzate le funzioni
amministrative: unificazione economica che avvicinava il Sudan al
Senegal, il Niger ai Wolof, i gaboniesi ai congolesi, i Peul agli Haoussa;
unità politico-amministrativa che mise in contatto i Mossi ai Baolé, i
serere ai Wolof, i gabonesi ai congolesi, i Peul agli Haoussa; unificazione
culturale attraverso la scuola, il servizio militare, l'apparato burocratico
dove camerunesi, senegalesi, congolesi e guineani trovarono un punto di
contatto comune” 95 .
Affermare dunque che questa integrazione fu semplicemente uno
strumento di dominazione è un errore. Essa fu prima di tutto un potente
mezzo di liberazione e di presa di coscienza della forza che l'unità poteva
93
J.R. Benoist, La Balkanisation de l'Afrique Occidentale Française, Les Nouvelles Editions Africaines,
Dakar, 1979.
94
G. Spotz, L'Ouest Africain Français: A.O.F. Et Togo, Editions Géografique, Maritimes et Coloniales, Paris,
1947.
95
G. D'Arboussier, Rapporto al comitato di coordinamento del R.D.A, ottobre 1948.