09.06.2013 Views

Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

stesso Sylla nel suo libro, è l'opposizione tra la strada e l'Università 81 .<br />

In Africa, al contrario, è al livello di strada, dunque popolare che il<br />

sapiente acquisisce il massimo sapere; colui che sa è colui che è riuscito a<br />

passare al livello della coscienza collettiva, ovvero, colui che ha<br />

immagazzinato concetti e giudizi che non si sentiranno più e che<br />

verranno ripetuti solo di bocca in bocca, di generazione in generazione.<br />

In una civiltà dell'oralità, la parola rimpiazza a suo modo l'opera scritta e,<br />

d'altronde, senza popolarità, senza trasmissione orale, non si accede<br />

all'immortalità.<br />

“Ho già detto che i wolof amano appassionatamente la conversazione.<br />

Potremmo pensare che passino del tempo a parlare di assurdità; se<br />

andiamo ad analizzare in profondità, scopriremo invece che tutte le loro<br />

discussioni girano attorno a cose utili, da cui essi ne traggono sempre una<br />

qualche morale, come succede a noi quando leggiamo un libro [….].<br />

Immaginate che le loro assemblee siano fatte all'interno di una biblioteca<br />

e che il presidente di tale assemblea decida di leggere un autore di fronte<br />

a tutti e che tutti abbiano il diritto di esprimere la loro opinione, ecco,<br />

saprete allora di cosa parlo. Quando si arriva a capire la complessità e la<br />

ricchezza dei loro idiomi, credetemi, tanto è lo stupore per una così vasta<br />

saggezza tradizionale” 82 .<br />

Questo concetto di tradizione, cultura e oralità, può sembrare fuori luogo<br />

o non pertinente all'analisi storica che lega il periodo pre-coloniale a<br />

quello coloniale, fino ad arrivare alla questione odierna dell'integrazione<br />

africana. Al contrario risulta essenziale alla sua comprensione, perchè è<br />

nell'analisi della distruzione dell'identità propria dei popoli africani e<br />

della negazione di una storia e di una cultura africana da parte delle<br />

potenze coloniali, che si trovano le basi della costruzione di un sistema di<br />

dipendenza Nord-Sud, Occidente-Africa, nonché di un'identità debole,<br />

costantemente alla ricerca del proprio passato e incapace di reggersi sulle<br />

proprie gambe. È qui che si situa il germe che ha dato vita all'autoconvinzione<br />

degli africani stessi di essere in una posizione di inferiorità,<br />

di vassallaggio, di impossibilità di sviluppo senza l'appoggio occidentale,<br />

di conflitti e incomprensioni tra gruppi etnici divisi e rimescolati a<br />

casaccio. Capire il ruolo giocato dall'oralità e dalla lingua diventa<br />

necessario per comprendere il danno creato dall'imposizione di un<br />

sistema culturale, linguistico ed educativo completamente diverso. Un<br />

lungo e lento lavoro destrutturalizzante e disumanizzante che venne<br />

rimesso in gioco solo dopo l'indipendenza da due grandi pensatori<br />

senegalesi, L.S. Senghor e C. A. Diop.<br />

Il filosofo Leibniz scrisse a proposito della lingua: “Sono fermamente<br />

convinto che le lingue siano lo specchio dell'animo umano e che l'analisi<br />

esatta del significato delle parole può far conoscere meglio di qualsiasi<br />

altro tipo di ricerca, le operazioni di creazione e di trasmissione del<br />

senso. Quando non ci saranno più testi antichi da esaminare, saranno le<br />

lingue che diventeranno i nuovi testi da studiare e sono le lingue i<br />

monumenti più antichi del genera umano”. 83<br />

Secondo Leibniz dunque la quint'essenza della nostra cultura si trova<br />

proprio nella lingua, nella trasmissione orale della storia e della cultura.<br />

Cosa accadde allora agli africani colonizzati a cui fu imposto di<br />

81 Ibidem, p. 25.<br />

82 L'abbé Boilat, Esquisses sénégalaises, Karthala, Paris, 1984, p. 345.<br />

83 G. W. Leibniz, Nouveaux essais sur l'entendement humain, Les grands fextes, Paris, P.U.F., 1974, p. 3.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!