Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...
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Furono sempre i portoghesi che scoprirono Saint Louis, passata anch'essa<br />
sotto il controllo francese nel 1659. E furono sempre i portoghesi a<br />
battezzare il fiume che l'attraversava, Senegal, scambiandolo per un ramo<br />
del Nilo. Il nome della città fu dato successivamente dai colonizzatori<br />
francesi, in onore del re Luigi XIII. Siamo alla fine del XIII secolo. Fu in<br />
questo periodo che Saint Louis si sviluppò e acquistò importanza, ma,<br />
con la messa al bando della schiavitù, nel 1815 i francesi furono costretti<br />
a cercare nuove fonti di ricchezza concentrandosi sul commercio della<br />
gomma d'acacia sul fiume Senegal, lungo il quale costruirono numerosi<br />
fortini. Furono le forze militari del governatore Faidherbe, nominato nel<br />
1845, che si incaricarono di tale lavoro e che presero il controllo della<br />
regione, creando numerose pinatagioni di arachidi.<br />
Il Senegal divenne così la porta d'accesso all'Africa Occidentale Francese<br />
con capitale Saint Louis (solo in seguito passata poi a Dakar). Dal 1817<br />
al 1854 si succedettero in Senegal 34 governatori e venne annesso alla<br />
Francia anche il regno del Waalo, in cui nel 1830 il marabutto Diile diede<br />
vita ad un’effimera teocrazia islamica.<br />
La conquista territoriale proseguì sotto il pugno di ferro di Louis<br />
Faidherbe, considerato il fondatore del Senegal moderno, ma i piani di<br />
Faidherbe si dovettero misurare con la resistenza delle popolazioni locali;<br />
dal 1852 al 1864 il profeta guerriero El Hadj Omar Tall condusse una<br />
guerra santa nell'est del paese scontrandosi ripetutamente con i francesi.<br />
Questi ultimi, nel 1882, considerando il Senegal un paese abbastanza<br />
stabile, favorirono l'insediamento di un governatore civile e, da questi<br />
anni turbolenti, si passò al periodo delle annessioni.<br />
La conferenza di Berlino del 1884-1885 delimitò le sfere di influenza<br />
delle potenze coloniali. Il Togo e parte del Camerun andarono alla<br />
Germania; il Portogallo mantenne la Guinea Bissau e Capo Verde; la<br />
Gran Bretagna il Gambia, la Sierra Leone, la Costa d'Oro (Ghana) e la<br />
Nigeria. Alla Francia, la Costa d'Avorio, il Senegal, la Guinea francese<br />
(l'attuale Guinea), il Sudan francese (l'attuale Mali), Niger e Mauritania.<br />
Le ultime modifiche alla carta dei possedimenti coloniali furono<br />
apportate dopo la sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale:<br />
il Togo passò alla Francia e il Camerun fu spartito tra Francia e<br />
Inghilterra.<br />
La filosofia coloniale francese era ispirata ai principi di uguaglianza,<br />
libertà e fratellanza della rivoluzione francese del 1789, per questo i<br />
francesi si sentivano tenuti ad un'opera di educazione e di superamento<br />
della disuguaglianza; per loro diveniva quindi necessario trapiantare in<br />
Africa la cultura, lo stile di vita e le forme amministrative e legislative<br />
francesi, affinché i suoi abitanti potessero acquisire lo status di cittadini<br />
francesi. Questo status venne riservato ai residenti dei quattro comuni di<br />
Saint-Louis, Gorée, Dakar e Rufisque, ma solo una piccola parte di essi<br />
riuscì ad esercitare il proprio diritto di voto.<br />
L'utopia dell'assimilazione si espresse anche sul piano culturale. Da<br />
questo punto di vista la politica coloniale puntò alla formazione di<br />
un’élite indigena, che istruita secondo il modello francese avrebbe potuto<br />
occupare i livelli più bassi dell'apparato amministrativo e si sarebbe