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Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

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trasformare totalmente le società. innanzitutto gli Europei avevano<br />

cominciato a sviluppare l'allevamento, ferrando i cavalli e costruendo<br />

aratri sempre più efficienti; il pane aveva inoltre sostituito il miglio,<br />

facendo diventare gli uomini più forti e robusti; nei carri, le ruote<br />

passarono da due a quattro, permettendo ai commercianti viaggi di<br />

distanza maggiore. Il commercio venne radicalmente trasformato e da<br />

un'economia di sussistenza si passò ad una vera e propria economia di<br />

scambio. I contadini cominciarono a diversificare i loro prodotti e a<br />

venderli a commercianti venuti da fuori, barattandoli con altri prodotti.<br />

Le eccedenze venivano caricate su navi e vendute all'estero. Per facilitare<br />

gli scambi, gli italiani installarono, nel corso del XII secolo, luoghi<br />

dov'era possibile cambiare il denaro, una sorta di “embrioni” delle future<br />

banche. Un secolo dopo, la nascita del credito. I risultati di questo<br />

cambiamento non si fecero attendere, dal 1000 al 1348, la popolazione<br />

europea quadruplicò e gli scambi furono moltiplicati per dieci. Le<br />

invenzioni della bussola e delle caravelle, possenti navi di 25 metri,<br />

spinsero gli europei a cercare nuove ricchezze e nuove braccia al di là dei<br />

territori conosciuti. È da qui che ebbe origine la colonizzazione verso<br />

l'Africa, sancita dalla presentazione al principe Henri il Navigatore dei<br />

primi quattro africani catturati da Dias, proprio sull'isola di Gorée. Come<br />

scrisse Gomes Eanes de Zurara, storiografo della corte di Lisbona,<br />

descrivendo tale avvenimento, “essi furono i primi neri ad essere<br />

catturati nel loro paese da dei cristiani” 77 .<br />

I primi schiavi ebbero comunque una sorte differente da quelli a seguire.<br />

Inizialmente infatti, una volta acquistati dalle famiglie portoghesi, essi<br />

venivano integrati nella società. Battezzati cristiani venivano affrancati<br />

velocemente dal loro padrone, trovando perfino da sposarsi e rientrando<br />

in Africa come interpreti o in Brasile come factotum di ricchi proprietari<br />

terrieri. Purtroppo le grandi piantagioni di cotone richiedevano un<br />

ricambio di personale costante, docile e asservito. Fu così che<br />

dall'integrazione dei primi schiavi si passò alla forma di schiavitù<br />

peggiore che la storia conobbe. Flotte di navi negriere cominciarono<br />

allora a fare la spola tra l'Africa e gli Stati Uniti, divenuti indipendenti<br />

nel 1776. Nel 1785 la Francia contava 105 navi dedite al trasporto di<br />

schiavi. A Saint Louis, Gorée in Senegal e a Fort Saint-James in Gambia,<br />

gli schiavisti attendevano con impazienza le navi per caricarle di nuove<br />

braccia, strappate alla loro terra madre, l'Africa.<br />

77 Ibidem, p. 41.

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