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Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

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immagine, ogni canzone che mi hanno permesso di arrivare all'anima<br />

della gente. Se dunque l'oralità è stata la base della mia ricerca, ho voluto<br />

riproporre a tutti ciò che man mano andavo imparando, attraverso la<br />

parola moderna, ovvero Internet. Se analizziamo il proverbio che ho<br />

citato all'inizio del capitolo, Le culture africane sono state tramandate di<br />

generazione in generazione e nelle tradizioni orali, la parola è come un<br />

secchio per chi voglia spegnere un incendio: ognuno lo passa al proprio<br />

vicino con tutta la cura possibile, per non perdere nemmeno una goccia,<br />

capiremo che era inevitabile che io passassi il secchio che a me era stato<br />

passato, a tante altre persone, affinché, nessuna di queste gocce di sapere,<br />

andasse perduta. La conoscenza è passata di profilo in profilo, di<br />

computer in computer, di click a click, creando dibattiti, discussioni e<br />

facendo imparare alle persone che l'Africa è molto di più di ciò che noi<br />

pensiamo o immaginiamo essa sia. Senghor sarebbe sato fiero di me, ne<br />

sono certa. Se dunque la mia tesi è stata un trascrivere una conoscenza<br />

tramessa oralmente da persone comuni, era doveroso per me lasciare alla<br />

persone che attraverso la condivisione della mia ricerca avevano<br />

contribuito alla discussione, concludere questa tesi. Ho chiesto a loro di<br />

definire il confine e le loro definizioni sono per me la conclusione<br />

perfetta di un lavoro di ricerca che parte dalla gente, che parla della gente<br />

e che termina con la gente. Confine sottile. Perché alla fine, la differenza<br />

sta tutta nella nostra testa.<br />

Erette a volte da paure illusorie, a volte dall'arroganza degli spiriti, i<br />

confini non sono che false linee di sicurezza, che immergono il cuore e la<br />

ragione in un mondo privo di orizzonti (Tam).<br />

Confine è il vuoto spirituale del materialismo (Abdoulaye).<br />

Confine è credere di non poter cambiare (Philippe).<br />

Geograficamente il confine è una linea di sospensione illusoria, relativa,<br />

inesistente; un trampolino per spiccare il volo verso l'ignoto. l'ultima<br />

forma che anticipa il vuoto. Andare oltre il confine è sconfinare nel<br />

nuovo e nel non visto prima. Psicologiacamente è uno spazio interiore,<br />

“violabile” o meno a seconda della propria disponibilità a farsi<br />

incontrare. Politicamente il confine è un muro (Paolo).<br />

Il confine non esiste, è una linea immaginaria, un limite insinuato nella<br />

nostra mente e che a volte abbiamo paura di superare perché nn abbiamo<br />

la capacità o la voglia di guardare oltre. Ci potrebbe costare fatica,<br />

potrebbe rivoluzionare i nostri pregiudizi, smuovere quell'indifferenza a<br />

cui siamo così ben abituati e farci riflettere su come siamo egoisti e<br />

provinciali. Ci vuole molto coraggio per far sconfinare una mente<br />

(Michela).<br />

Confine è ciò che definisce cosa c'è dentro e cosa c'è fuori. Non sempre i<br />

confini sono un concetto negativo: io ho bisogno di porre dei confini tra<br />

me e le altre persone, per esempio, per non essere risucchiata dalle loro<br />

vite, per proseguire con la mia, per definirmi e definire gli altri. Quando<br />

invece il confine non definisce ma separa e stabilisce cosa deve stare<br />

dentro e cosa fuori allora non è più una libera scelta ma una costrizione; e

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