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Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

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sempre impressionato di Cheikh Anta Diop è stata la sua popolarità. Il popolo è sceso in<br />

piazza pacificamente per sostenerlo quando ha avuto problemi a livello politico. Una massa di<br />

persone si è mobilitata per lui, senza creare sommosse ma in maniera pacifica e sai perché?<br />

Perché Cheikh Anta ha insegnato alle persone a riflettere. I senegalesi hanno imparato grazie a<br />

lui a ragionare e il potere che il popolo può avere. E, soprattutto, ha dimostrato alle persone<br />

che, coloro i quali erano stati trattati come bestie, come nulla, erano proprio queste persone,<br />

gli africani, che erano la base della civiltà. La civiltà africana è la base della moderna civiltà<br />

perché tutto è partito da un punto per arrivare ad un altro ed è in perpetua espansione,<br />

cambiamento, sviluppo. Ci si migliora di giorno in giorno ma le fondamenta sono africane<br />

perché i primi uomini, le prime civiltà, le prime lingue sono nate in Africa. C'è stato l'Egitto<br />

subito dopo con lo sviluppo delle scienze matematiche e fisiche. In seguito c'è stata<br />

l'espansione musulmana, un'espansione pacifica, non violenta, che non ha rivoluzionato il<br />

modo di vivere delle persone ma che, anzi, ha contribuito allo sviluppo dei territori che<br />

toccava. Ed è questo che Cheikh Anta Diop ha voluto far venire fuori. Lui ha voluto<br />

dimostrare alla gente la loro importanza nella storia. La schiavitù e la colonizzazione per lui<br />

sono stati passi falsi da cui bisognava riscattarsi per andare oltre e camminare con le proprie<br />

gambe. Per farlo ha proposto soluzioni concrete in una maniera talmente semplice che se<br />

anche tu vai a leggere ciò che ha scritto ti renderai conto che le cose sono più semplici di<br />

quanto uno potrebbe immaginarsi. Tutto qui (Intervista a Demba, 20 novembre, 2010, Dakar).<br />

Mamadou sottolinea invece l'importanza scientifica del lavoro di Cheikh<br />

Anta Diop:<br />

Lui era un africanista. Quello che faceva male a Cheikh Anta era di vedere come gli<br />

occidentali avevano riscritto la storia dell'umanità. Questo era il suo problema. Il suo<br />

messaggio era di essere fieri della propria provenienza, di venire dall'Africa. Lui diceva che<br />

nonostante gli africani fossero stati colonizzati, questo non voleva dire che non fossero<br />

intelligenti. No! Al contrario. Cheikh Anta diceva che, a parità di conoscenza, gli africani<br />

sono essere uguali agli altri, non devono dunque soffrire di un complesso di inferiorità perché,<br />

come aveva scientificamente dimostrato, erano loro, gli africani, i primi ad aver inventato la<br />

matematica; i primi ad inventare la geometria; i primi a fare questo, i primi a fare quello.<br />

Quello che voleva era far capire agli africani che potevano credere a loro stessi e al loro<br />

valore; che la scienza non appartiene a nessuno ma è universale e che se lavoriamo, possiamo<br />

creare. Se invece restiamo con le braccia incrociate, allora peggio per noi. Lui ha mostrato che<br />

la popolazione egiziana delle origini era nera; mentre in Occidente si diceva che i popoli che<br />

avevano fatto la storia erano bianchi, Cheikh Anta era riuscito a dimostrare che non era vero,<br />

quei popoli erano neri. Ed era lo stesso pensiero di Senghor, l'importanza del lavoro e del<br />

lavoro nella professionalità. Bisogna che il popolo si formi e qui in Senegal, purtroppo, le<br />

persone non sono preparate, non sono formate (Intervista a Mamadou, 15 agosto 2010, Thiès).<br />

Una maggioranza compatta anche nelle risposte rispetto all'attuale<br />

presidente del Senegal, Abdoulaye Wade, criticato da ventitré intervistati<br />

su venticinque. Anche a Wade, come nel caso di Senghor, viene<br />

contestata la sua modalità politica, ritenuta la causa della perdita di valori<br />

delle nuove generazioni di senegalesi, come afferma Malick:<br />

Solo delusione. Wade ha influenzato i senegalesi rispetto alla disonesta, alla corruzzione, ai<br />

traffici poco chiari, alla bugia. Se il presidente, che dovrebbe rappresentare un popolo e,<br />

dunque, dare il buon esempio, si permette di comportarsi in maniera irrispettosa, dicendo oggi<br />

una cosa e facendone domani un'altra, che messaggio darà alle persone? Che la menzogna è<br />

lecita; che la disonesta e la corruzzione, se necessarie al profitto, sono lecite; che trafficare per<br />

avere più soldi è normale e non la fatica del lavoro onesto (Intervista a Malick, 10 dicembre<br />

2010, Bignona).<br />

Pensiero confermato anche da Babacar:<br />

Wade altro non è che la continuazione del passato. Un politicante abituato a negoziare e a<br />

mangiare i soldi pubblici. Andrebbero mandati via tutti i politici di oggi. L'immagine è quella<br />

di Senghor. Wade ha permesso a dei poveracci di arricchirsi velocemente ma senza alcuna<br />

competenza. Questo è quello che ci mostra Wade con i suoi ministri. Il suo atteggiamento ha<br />

spinto le persone a ragionare in questo modo. Se ti viene affidato un lavoro importante, non<br />

pensi certo a fare il tuo lavoro bene ma ad arricchirti il prima possibile. Wade è peggio di tutti<br />

quelli che sono venuti prima di lui. Non abbiamo purtroppo ancora avuto un presidente che ci<br />

ha insegnato che se lavori, hai e che se lavori in maniera professionale, riuscirai a sviluppare<br />

il paese. Hanno tutti ancora una mentalità troppo toubab (Intervista a Babacar, 16 gennaio<br />

2011, Dakar).

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