Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

hanno imparato a convivere assieme, in pace. Senghor ha contribuito all'apertura dei
senegalesi all'altro e al mondo. Io penso sinceramente che ha fatto un gran bel lavoro
(Intervista a Dideret, 10 settembre 2010, Kaolack).
Mamadou, ricercatore, ha così spiegato l'importanza fondamentale di
Senghor nel contribuire all'apertura del popolo senegalese:
Certo che Senghor ha influenzato il popolo senegalese! Poco tempo fa ero a Nairobi e
discutevo con un ragazzo keniano. Gli ho chiesto se dove lavorava c'erano senegalesi e mi ha
detto di sì. Era stupito della mia domanda e quando gli ho chiesto perché mi ha risposto
semplicemente che i senegalesi sono dappertutto perché sono stati il primo popolo a
svegliarsi, grazie a Senghor. E in effetti è così, all'epoca di Senghor, molte le borse di studio
che venivano date agli studenti senegalesi affinché partissero all'estero. Vi erano senegalesi
che partirono in India e in Cina, per esempio. Oggi è facile vedere senegalesi che parlano
cinese, arabo, italiano, francese, tedesco. Dappertutto ci sono senegalesi. E questa è stata la
sua politica. Lui diceva che “per il domani bisogna imparare oggi” e per farlo dobbiamo
conoscere e imparare dalla cultura dell'altro. Senghor aveva visto che il futuro era il
meticciato, impossibile per lui pensare di rinchiudersi all'interno dei propri confini. Questo
vorrebbe dire regredire, retrocedere. Se osservi bene la cultura senegalese ti accorgerai di
com'è ricca e questo perché ha assorbito dalle altre (Intervista a Mamadou, 15 agosto 2010,
Kaolack).
Completamente diversi i risultati ottenuti su Cheikh Anta Diop. Tutti i
venticinque senegalesi ne hanno sottolineato l'importanza storica,
sottolineandone il ruolo fondamentale non solo per i senegalesi ma per
gli africani tutti, come ha detto Cherif:
Cheikh Anta è stato un grande africano. Il suo lavoro è servito a creare sviluppo in Africa,
soprattutto perché ha cercato di sviluppare le menti, risvegliandole dal torpore in cui la
colonizzazione le aveva gettate. Purtroppo la gelosia, l'invidia e la smania di potere hanno
fatto sì che venisse davvero apprezzato solo dopo la sua morte (Intervista a Cherif, 25 maggio
2010, Dakar).
per Alioune è Cheikh Anta Diop il vero rappresentante della Rinascita
africana:
Cheikh Anta Diop ha contribuito davvero alla Rinascita africana. È riuscito a dimostrare il
valore che il popolo africano ha e la sua posizione nella storia. Con i suoi studi e le sue
ricerche è riuscito a dare fiducia agli africani affinché non si sentissero in seconda posizione
come avevano fatto credere loro i colonizzatori (Intervista ad Alioune, 17 aprile 2010, Dakar).
per Abdoul, Cheik Anta Diop non ha influenzato solo i senegalesi ma gli
africani tutti:
Bella domanda. Io credo che lui non abbia influenzato solo i senegalesi ma che il suo pensiero
sia andato ben al di là dei confini senegalesi. Cheikh Anta Diop ha influenzato tutta una
generazione di neri. È stato il suo lavoro che ha permesso agli africani di prendere coscienza
del loro ruolo centrale nello sviluppo del mondo. Personalmente mi impegnerò per farlo
conoscere ai miei figli e ai figli dei miei figli (Intervista ad Abdoul, 15 maggio 2010, Thiès).
Della stessa opinione anche Demba:
Cheikh Anta Diop non ha influenzato solo i senegalesi. Lui è stato un personaggio mondiale.
Non appartiene ai senegalesi. A lui è attribuita la scoperta del carbone 14, ma non è solo
questa l'importanza della sua figura. È attraverso questa scoperta che ha potuto datare lo
scheletro più antico e da questo è potuto arrivare alla conclusione che questo scheletro veniva
dall'Africa. Cheikh Anta è stato un egittologo, un archeologo, un antropologo, un fisico, un
linguista, un politico e un agricoltore. Lui ha consacrato tutta la vita alla ricerca, per far
conoscere la VERA storia africana. Cheick Anta è stato il solo che Senghor ha rispettato, è
stato il solo capace di proporre idee valide e concrete. Senghor l'aveva chiamato per ben due
volte per offrirgli un posto nel suo governo ma Cheikh Anta aveva sempre rifiutato. Ha
rifiutato perché ciò che gli interessava non era un posto da ministro, ma un dialogo sulla
stesura di un programma per lo sviluppo del Senegal. Cheikh Anta ha sempre rifiutato le
posizioni di Senghor e, allo stesso modo, ha rifiutato quelle di Diouf. La cosa che mi ha