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Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

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e il popolo colonizzato. Da quanto ho potuto leggere e studiare, ciò che viviamo attualmente,<br />

altro non è che la continuazione della politica senghoriana. Abdou Diouf, che è succeduto a<br />

Senghor, ha continuato pari pari la sua politica. Senghor è stato il figlio della colonizzazione,<br />

“il figlio”, di De Gaulle. Quando il partito di De Gaulle ha cominciato a perdere colpi,<br />

Senghor ha pensato bene di virare verso il partito di Mitterand. Quest'ultimo aveva un'altra<br />

filosofia politica rispetto a De Gaulle. Prima, infatti, in Senegal esisteva solo il partito di<br />

Senghor. Non esistevano partiti di opposizione, gli unici che c'erano erano partiti “farsa” che<br />

Senghor stesso manipolava. A partire da questa virata politica ha cominciato a modellare il<br />

paese in una certa maniera. Prima di tutto ci ha obbligato (in verità sono i colonizzatori che,<br />

attraverso di lui, ci hanno obbligato) ad imparare il francese a scuola. È lui che ha contribuito<br />

alla divisione dei popoli e al fatto che oggi scriviamo il wolof in maniera scorretta. Senghor<br />

ha inoltre osato intervenire sull'alfabetizzazione wolof, imponendo regole grammaticali sulla<br />

lingua, con la sola giustificazione che era uno scrittore (visto che ha scritto romanzi che fino<br />

ad oggi non riusciamo a capire) diciamo che ha voluto battersi per la Negritudine, bon,<br />

diciamo che ha cercato piuttosto il premio Nobel per la pace. Per tutta la sua esistenza è stato<br />

questo il suo obiettivo. Fortunatamente non l'ha avuto e non potrebbe essere stato altrimenti.<br />

I senegalesi da lui hanno preso l'abilità del wakali, del negoziare, del bla, bla, bla. Questo bla,<br />

bla e quest'abilità di parlare senza fare nulla, questo è un prodotto tipico senghoriano. Senghor<br />

aveva la capacità di parlare bene e allo stesso tempo di non dire niente. Senghor ci ha preso in<br />

giro per anni fino a mettere il suo successore dopo di lui, tanto da essere sicuro che la sua<br />

politica sarebbe continuata anche dopo di lui. Diouf è un “figlio” di Senghor ed è Senghor che<br />

l'ha piazzato. È un pò lo stesso gioco che l'attuale presidente Wade vuole fare con il figlio<br />

Karim (Intervista a Demba, 20 novembre 2010, Dakar).<br />

Di “arte della negoziazione” parla anche Babacar, artista rap:<br />

Io credo che è colpa della politica di Senghor se siamo arrivati a questo punto. Perché? Perché<br />

Senghor ci ha insegnato l'arte delle negoziazione. Tutto è stato negoziato, anche la nostra<br />

indipendenza. Senghor non ha educato le persone al lavoro e al patriottismo. Ci ha fatto<br />

cantare e ballare ma avrebbe dovuto anche insegnare alle persone l'importanza del lavoro;<br />

l'importanza di costruire il proprio paese. Senghor si è preoccupato troppo della cultura,<br />

tralasciando tutto il resto. Ci ha fatto sognare. Senghor era nero di pelle ma dentro la sua testa<br />

era un francese, per quello non è riuscito ad adattare la politica alla realtà senegalese. È<br />

conosciuto perché è stato il primo africano ad entrare all'accademia francese ed è grazie a lui<br />

se tutti parlano oggi francese ma oltre a questo egli è stato il vero colonizzato. Dalla testa ai<br />

piedi (Intervista a Babacar, 16 gennaio 2011, Dakar).<br />

Undici degli intervistati, hanno invece affermato che Senghor è stata una<br />

figura chiave per il popolo senegalese, garantendo la pace etnica e<br />

sociale, insegnando il rispetto dell'altro, la pacifica convivenza delle<br />

diversità e contribuendo all'apertura dei senegalesi e alla loro<br />

propensione al viaggio e all'esperienza migratoria, come ha detto<br />

Babacar, imprenditore, per cui Senghor è addirittura colui il quale ha<br />

costruito la nazione:<br />

Senghor è il padre della nazione. Attraverso l'arte e la letteratura ha contribuito a forgiare un<br />

senegalese acculturato e aperto al resto del mondo (Intervista a Babacar, 20 settembre 2010,<br />

Dakar).<br />

Anche per Assane, Senghor ha contribuito alla convivenza pacifica tra<br />

differenti identità sociali, etniche e religiose:<br />

Sì, la sua politica ha fatto la nazione senegalese, ha riunito tutte le etnie. Se oggi non ci si<br />

pone la domanda di quale etnia sia il presidente Wade, è grazie a Senghor. Essendo egli stesso<br />

parte di una minoranza etnica e religiosa, ha capito l'importanza del dialogo interreligioso e<br />

interetnico e l'ha trasmesso alla nazione e infatti in Senegal le persone non guardano alla<br />

differenza di religione o etnica (Intervista ad Assane, 03 febbraio 2010, Thiès).<br />

Della stessa opinione anche Dideret:<br />

Senghor è riuscito ad unificare le etnie e questo in pochi lo sanno. Ciascuna etnia ha imparato<br />

a convivere pacificamente con le altre, senza rimarcare le differenze peculiari di ciascuno.<br />

Nonostante a livello culturale il problema dei matrimoni tra etnie e caste differenti ha posto<br />

nel tempo non pochi problemi, le persone, grazie alla politica messa in piedi da Senghor,

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