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Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

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fosse la possibilità le persone di legherebbero anche ai pesci pur di partire, solo per andare in<br />

Spagna. E come gli schiavi di una volta partono con le navi, gettati in mare, stremati e morti,<br />

come secoli fa. Solo che oggi sono loro che lo scelgono (Intervista a Demba, 20 novembre<br />

2010, Dakar).<br />

Secondo questo punto di vista la presenza coloniale non ha solamente<br />

contribuito a creare problemi sociali e politici che sono fino ad oggi di<br />

difficile risoluzione ma ha anche creato un senso di inferiorità negli<br />

africani, figlia di una schiavitù intellettuale, anch'essa retaggio coloniale,<br />

come precisa sempre Demba:<br />

I coloni hanno fatto finta di partire, hanno fatto finta di darci l'indipendenza. Sono partiti ma<br />

hanno lasciato altri bianchi, altri francesi, inglesi per quanto riguarda il Gambia e queste<br />

persone non hanno fatto altro che continuare a dirigere gli stati e a ricordare la loro presenza.<br />

Il che vuol dire che se perfino il presidente si sente inferiore rispetto ad un semplice<br />

ambasciatore, il popolo, come potrà sentirsi di fronte a queste persone? Impotente, debole ed è<br />

così che sono i senegalesi, deboli. Fanno tutto per soddisfare l'altro. La prova è quando<br />

qualcuno decide di sviluppare un prodotto. Ti faccio un esempio nell'ambito hip hop. Un<br />

rapper sarà impaziente di far uscire un album per poterlo vendere all'estero, perché possa<br />

andare bene fuori dal paese. Il suo obiettivo sarà dunque di fare un prodotto simile a ciò che<br />

all'estero viene fatto, in modo che possa funzionare lì perché l'idea è che se non ci riuscirà non<br />

potrà mai avere una super carriera d'artista, avere soldi, avere una casa, ecc. Ma è vero?<br />

Questa è la domanda che ci facciamo. Io non ho un livello di studi altissimo e non sono<br />

nemmeno partito all'estero per cercare fortuna. La fortuna l'ho cercata qui e in tutta onesta,<br />

farai dieci, vent'anni all'estero, prima di mettere via ciò che io ho messo via. Non ho nulla da<br />

invidiare a nessuno e dal 2003, 2004 ho deciso che tutti i miei prodotti sarebbero stati locali,<br />

perfino il mio raggio di vendita, locale. E questo per mostrare alle persone che ci si può<br />

realizzare anche qui, che si può vendere anche qui, che si possono fare i soldi anche qui.<br />

Prendiamo l'esempio di Yossou'N'Dour. Youssou'N'Dour ha fatto dieci anni di carriera in<br />

Senegal, di concerti in cui ha riempito degli stadi, in Senegal. Dieci anni di pienoni. Ed è solo<br />

in questo momento che ha cominciato ad andare a riempire uno stadio all'estero, che ha<br />

cominciato a dire che il suo prodotto funziona anche all'estero. La particolarità è che<br />

dobbiamo vedere chi sono i consumatori del suo prodotto. Non sono gli occidentali ma i<br />

senegalesi che abitano a Parigi, Marsiglia, Milano, Brescia che si spostano per riempire uno<br />

stadio in una città europea. Questo significa che è rimasto in qualche modo nel suo raggio di<br />

vendita locale. E questo vuol dire, a sua volta, che se non funzioni nel tuo paese non puoi<br />

funzionare da nessuna parte altrove. Ed è questo che le persone non percepiscono e che in<br />

qualche modo da loro una percezione distorta della realtà. L'illusione della riuscita all'estero<br />

(Intervista a Demba, 20 novembre 2010, Dakar).<br />

Anche per Amadou, la colonizzazione è alla base della situazione<br />

negativa di molti paesi africani:<br />

Ho letto poco tempo fa in un blog che se gli africani non avessero avuto la colonizzazione sarebbero<br />

ancora a quattro zampe nella giungla. Io penso che sono solo dei complessati e questo complesso di<br />

inferiorità e di dipendenza che ci hanno inculcato i colonizzatori, come se noi, senza l'aiuto di qualcuno,<br />

non potessimo mai svilupparci, è ancora vivo nella testa delle persone. Questo era solo per dire che ci<br />

sono delle persone che ti diranno che ci sono aspetti positivi della colonizzazione. Se andiamo ad<br />

analizzare ciò che è avvenuto ci accorgeremo che non siamo noi che siamo andati là ma gli europei sono<br />

venuti qui a prendere, a cercare. E qui hanno rubato materie prime e uomini, lasciandosi dietro vecchi,<br />

bambini e malati e così ancora durante le guerre mondiali, gli stati europei sono venuti a prendere degli<br />

africani per battersi. Con perdite umane di questo tipo, risulterà evidente che il continente africano è<br />

partito molto più indietro rispetto all'Europa e ci vorrà molto più tempo per arrivare allo stesso livello.<br />

Dicono che senza la colonizzazione non saremmo lì dove siamo e chissà dove saremmo, chi può dirlo,<br />

forse saremmo migliori. Prima della colonizzazione esistevano sistemi politici decentralizzati che<br />

funzionavano alla perfezione, non è vero che non esistevano forme politiche o sistemi sociali. Hanno<br />

semplicemente fatto piazza pulita della storia e delle tradizioni africane, impedendo che venissero<br />

conosciute e insegnate e che la gente conoscesse solo ciò che loro volevano fosse conosciuto. Propaganda<br />

che è arrivata anche a contaminare gli africani stessi. Ti faccio un esempio, oggi si parla di emancipazione<br />

femminile e di donne che fumano. In pochi sanno che in epoca pre coloniale le donne fumavano. Se vai in<br />

Mauritania lì le donne fumano normalmente e non sciocca nessuno perché non è questione di buono o<br />

cattivo ma è una questione culturale. Con la colonizzazione ci vengono a dire che ci hanno portato<br />

Internet, la televisione, ecc. Da questo punto di vista allora sarebbe meglio dire che hanno colonizzato<br />

tutto il mondo e io non vedo dei benefici straordinari.<br />

Della colonizzazione io vedo piuttosto il negativo. Ci hanno imposto una cultura che non era la nostra e<br />

ha creato moltissimi problemi perché a scuola ci hanno insegnato la storia e la cultura francese. Ora, a me<br />

cosa me ne frega di conoscere una cultura che non mi appartiene? Dovrò prima conoscere la mia e,<br />

sinceramente, avrei preferito conoscere un Serigne Touba o un Senghor perché se vogliamo dirla tutta, noi<br />

senegalesi non conosciamo i grando personaggi che hanno fatto la storia del nostro paese. Ci fanno<br />

credere che la colonizzazione sia stata un bene, che sono state create delle scuole ma l'insegnamento

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