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Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

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1.2. LA PERCEZIONE DEL CONFINE<br />

Dalle interviste condotte sembra esserci da parte degli intervistati la<br />

percezione di confine in quanto limite, divisione, separazione creata dai<br />

coloni inglesi e francesi; linea di demarcazione fisica che si è trasformata<br />

in separazione mentale perpetuata fino ad oggi. Eppure questi stessi<br />

intervistati ammettono che senegalesi e gambiani sono, storicamente ed<br />

etnicamente, lo stesso popolo. Quello che appare è una contraddizione<br />

evidente per cui, se da una parte si ammette la somiglianza tra i due<br />

popoli, dall'altro se ne sottolinea anche la differenza.<br />

A contribuire alla differenziazione delle mentalità, la colonizzazione,<br />

come dice Malick, sociologo:<br />

Senghor ha detto che la colonizzazione è stato un male necessario. Intendeva rispetto a<br />

necessità storiche. In generale le persone si fermano a “un male necessario” per giudicarlo e<br />

criticarlo, ma la frase era, “è stato un male necessario per necessità storiche”. Per me la<br />

colonizzazione ha più ucciso l'Africa che contribuito a costruirla perché i beni dell'Africa<br />

sono stati rubati e i problemi che oggi esistono nel continente hanno tutti origine proprio nel<br />

periodo coloniale. Prendi i confini e l'esempio del Senegal e del Gambia. Il Gambia è nel<br />

ventre del Senegal. Com'è possibile tranciare un paese in questo modo? Ovviamente creerà<br />

dei problemi. Se per esempio un senegalese vuole andare in Casamance dovrà per forza di<br />

cose passare per il Gambia. E il Gambia è un altro paese con un'altra amministrazione e<br />

questo passaggio crea enormemente dei problemi. La colonizzazione ha creato tanti, troppi<br />

problemi e continua a crearli fino ad oggi. [….] I francesi sono stati furbi. Ad un certo<br />

momento hanno capito che per essere tutto il tempo presenti avrebbero dovuto colonizzare le<br />

menti e per arrivarci, hanno colonizzato il sistema educativo. Attraverso la scuola ci siamo<br />

ibridadi. Io non posso riconoscermi africano al cento per cento, sono sia africano che francese.<br />

Prendi la lingua, essa è fondamentale perché ti permette di arrivare a comprendere davvero la<br />

tua cultura. Eppure io non parlo diola correttamente e sono diola, parlo meglio francese che<br />

diola. E questo è un prodotto della colonizzazione intellettuale ma anche della<br />

mondializzazione (Intervista a Malick, 10 dicembre 2010, Bignona).<br />

Una situazione catastrofica anche per Demba, senegalese, che è da<br />

ricollegare al periodo coloniale:<br />

(Ahhhhhhhhh) Una delle cose peggiori che ci è arrivata. È a causa della colonizzazione se<br />

siamo in questa situazione catastrofica. C'è stato il periodo della schiavitù prima. La<br />

colonizzazione è una continuazione di questo periodo. Cos'è avvenuto? Sono arrivati e hanno<br />

scelto gli uomini più giovani, più forti, lasciando qui gli anziani, i bambini e i malati. Subito<br />

dopo sono tornati armati, con i cannoni e i fucili, per invadere e colonizzare un continente.<br />

Una vera strategia da vigliacchi. Quando se ne sono andati, anzi, scusa, quando hanno fatto<br />

finta di andarsene hanno lasciato qui le basi della forma peggiore di schiavitù. La schiavitù<br />

intellettuale, mentale. All'epoca venivano a rubare degli schiavi, d'accordo. Oggi gli schiavi<br />

pagano per andare a fare gli schiavi da coloro i quali sono stati i colonizzatori. (Ride) Capisci<br />

cosa voglio dire? Oggi un senegalese risparmia per degli anni, lasciando un lavoro in un<br />

ufficio dove magari guadagni 150.000 CFA (230 euro) al mese, per prendere una piroga, con<br />

tutti i rischi che il viaggio comporta e per cosa? Per farsi trattare da schiavo in un altro paese.<br />

E che cosa spinge una persona a compiere un gesto simile? È a causa della colonizzazione, a<br />

causa della schiavitù mentale ed intellettuale di cui parlavamo prima. La televisione che non<br />

smette di ricordarci di quanto noi siamo inferiori ai toubab perché tutto quello che ci viene<br />

mostrato rispetto all'Occidente è quanto tutto sia bello, perfetto, pacifico mentre quando<br />

mostrano l'Africa è la miseria, bambini che piangono, che muoiono di fame e via dicendo. E<br />

la corruzione? Mi fa sorridere quando l'America tratta il Senegal da paese corrotto quando la<br />

costituzione americana stessa è basata sulla corruzione. Il paese vive di corruzione. Il loro<br />

gioco sporco è di alienare le persone al punto che tutti qui pensano che sia impossibile<br />

realizzarsi in Africa, al contrario, se parto, sì, questa possibilità diventa concreta. C'è ancora il<br />

“sogno americano”, l'El Dorado e le persone si gettano in mare. Un rapper l'ha detto, se ci

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