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CAPITOLO OTTAVO
L'ANALISI DEI DATI
1. INTERPRETAZIONE DELLE INFORMAZIONI.
LIVELLO DI ISTRUZIONE, ETNIA, RELIGIONE
Cinquanta sono le interviste qualitative condotte per la presente ricerca.
Venticinque i senegalesi e venticinque i gambiani intervistati tra Senegal
e Gambia nelle rispettive città di residenza. Dakar, Thiès, Bignona e
Kaolack in Senegal; Banjul, Farafenni e Serekunda in Gambia. Dei
cinquanta intervistati, la maggior parte sono uomini. Solo quattro le
donne, tre gambiane e una sola senegalese. Come ampiamente discusso
nel capitolo primo sulla metodologia utilizzata, la scelta degli intervistati
è stata fatta in base al livello di istruzione, che doveva essere vincolato
almeno all'ultimo anno di scuola superiore. Un livello d'istruzione più
alto risultava preferibile. Quindici dei cinquanta intervistati hanno
dichiarato di essere laureati, otto di aver conseguito un dottorato di
ricerca (in discipline storiche, sociologiche e antropologiche), ventisette
di avere conseguito il diploma di scuola superiore. Di questi ultimi, dieci
hanno affermato di essersi iscritti all'Università ma di non aver terminato,
tre di essersi iscritti ad un corso professionale che non hanno però portato
a termine per mancanza di fondi e uno è attualmente iscritto ad un corso
privato in montaggio video.
L'età degli intervistati è variabile, da un minimo di 27 ad un massimo di
65 anni. Le professioni in cui essi sono impiegati ruotano attorno
all'ambito socio-culturale, politico, militare ed educativo: ricercatori,
professori, artisti rap e reggae, fonici, registi, consulenti, rappresentanti
politici, militari, piccoli imprenditori. Alcuni tra gli intervistati
rapprensentano importanti informatori privilegiati come due politici (uno
senegalese e uno gambiano); un prete rastafariano (gambiano); un artista
rap molto conosciuto e presidente di una grande associazione culturale
(senegalese); due anziani aventi un ruolo di primo piano nei rispettivi
quartieri di provenienza (uno senegalese e uno gambiano) e due militari
impegnati nel conflitto in Casamance e in servizio nelle zone frontaliere
tra Senegal e Gambia (uno senegalese e uno gambiano).
Dei cinquanta intervistati, solo quindici sono sposati, di cui sei vivono un
matrimonio poligamo. La quasi totalità degli intervistati vive in famiglia,
nel senso di famiglia allargata tipica della cultura africana. Alioune, 43
anni, militare, così descrive la sua famiglia:
Vivo con la mia famiglia che come sai, qui in Africa, è una famiglia numerosa, anzi, io la
definirei “elastica”. A casa mia trovi infatti i miei anziani genitori, mia moglie, tre dei miei
quattro figli, due sorelle e due cugine. Oltre a queste persone vi sono pure due figli di uno dei
miei fratelli partito in Svezia e una zia, sorella di mia madre. Periodicamente arrivano sempre
parenti di passaggio o che decidono, per vari motivi, di fermarsi ma da noi non è un problema,
è un dovere (Intervista ad Alioune, 01 giugno 2010, Banjul).