Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...
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cultura. I comunisti lo sanno bene, i capitalisti lo sanno bene. Con la cultura puoi avere tutti<br />
dalla tua parte. La sola differenza tra noi e i politici, entrambi coscienti del potere della<br />
cultura, è che noi non la utilizziamo per incanalare la massa nella direzione sbagliata; noi<br />
cerchiamo di sensibilizzare la gente sulle reali problematiche del paese, del mondo.<br />
Dall'inizio non è stato facile perché non abbiamo avuto nessun tipo di aiuto dallo stato o dalle<br />
municipalità ma questo non ha impedito di andare avanti e, d'altronde, anche l'hip hop ce lo<br />
insegna, ci insegna che anche se parti da zero puoi arrivare ad ottenere qualcosa.<br />
Il festival che organizziamo ne è un esempio perché adesso vi partecipano artisti da tutto.<br />
Questi artisti hanno ottime competenze a livello tecnico, sonoro, grafico, di management e<br />
marketing e, una volta qui, hanno la possibilità di formare i giovani artisti senegalesi.<br />
Questo è molto importante perché permetterà ai giovani di periferia di acquisire delle<br />
competenze professionali spendibili a livello lavorativo. Giovani che per esempio non hanno<br />
avuto la possibilità di studiare, grazie a professionisti aggiornati sulle nuove tecnologie,<br />
potranno imparare e migliorarsi per essere competitivi a livello di mercato. Lo scopo è di<br />
trasformare questi attori culturali in attori economici.<br />
Purtroppo qui c'è ancora una visione distorta della cultura e quando un giovane lavora nell'hip<br />
hop e si presenta nell'ufficio di un ministro a chiedere dei finanziamenti, si porterà dietro<br />
l'immagine di un giovane irresponsabile, per cui, il ministro in questione si domanderà<br />
“Perché dare soldi a dei giovani per sviluppare un'attività legate alla cultura?”.<br />
Per rompere questa immagine bisogna presentare progetti concreti, affidabili; progetti che<br />
siano dunque credibili; bisogna riuscire a mostrarsi giovani responsabili e che si battono per il<br />
loro paese, per il Senegal, perché non è possibile criticare sempre lo stato quando noi, per<br />
esempio, se otteniamo un fianziamento non riusciamo ad utilizzarlo nel migliore dei modi.<br />
Bisogna dire la verità, ci sono tantissimi giovani che, anche se ottenessero dei finanziamenti<br />
di una certa portata, non sarebbero in grado di realizzare nulla perché non hanno lo spirito del<br />
lavoro e l'idea di impresa.<br />
D'altra parte ci sono anche giovani realmente motivati he meritano di essere aiutati perché,<br />
come dice un famoso rapper francese “nell'hip hop non tutti potranno riuscire, nell'esercito<br />
non tutti potranno riuscire, nella produzione di film, non tutti potranno riuscire”, ci saranno<br />
sempre persone che falliranno. Bisognerà allora fare tutto il possibile per non fare parte di<br />
queste persone.<br />
Ad oggi 30, 40 gruppi al mese registrano nello studio di Africulturban, il comune comincia a<br />
finanziarci poco per volta, tant'è che siamo partiti da una piccola stanzetta ed oggi invece<br />
abbiamo uno spazio molto più grande, seppur non ancora sufficiente.<br />
Io nella mia testa ho l'idea non solo che stò facendo cultura, ma che sto creando sviluppo<br />
dalla cultura hip hop. Perché dire “sono nella cultura hip hop” vuol dire limitare il campo a<br />
qualcosa di artistico invece “cultura” è un termine che indica anche impresa, business. Andare<br />
al di là dell'hip hop in quanto musica, intrattenimento, ballo, è questo ciò a cui noi miriamo”.<br />
DOMANDA: Com'è possibile secondo te legare l'idea di AFRICULTURBAN alla tematica<br />
migratoria?<br />
“È nell'obiettivo principale di AFRICULTURBAN, ovvero trasformare attori culturali in attori<br />
economici che siano in grado di creare un polo di sviluppo a partire dalla cultura urbana.<br />
In Senegal la cultura è uno dei motori principali di tutto un paese, eppure il governo non le dà<br />
l'importanza che invece meriterebbe. La cultura in Senegal rimane relegata ad un piano<br />
secondario. Oltre a ciò c'è ancora nella gente una mentalità ancorata ad una filosofia del<br />
mangiare, bere e nulla di più.<br />
Nell'ambito culturale ci sono poi giovani che si definiscono artisti ma che io invece chiamo<br />
“opportunisti”, i quali decidono di inserirsi nell'ambito culturale aspettando la prima<br />
occasione per andare in Europa per uno stage, uno spettacolo, una conferenza, per poi<br />
scappare e questo perché non credono più al sistema e preferiscono dunque immigrare<br />
clandestinamente. Il punto è che questo tipo di comportamento crea non pochi problemi a<br />
livello delle ambasciate perché, nel momento in cui vuoi richiedere un visto in ambito<br />
artistico, difficilmente te lo daranno, visto il tuo lavoro e la tua età si diranno che stai solo<br />
cercando un modo per emigrare e che, se dovessi partire, non torneresti più indietro.<br />
Senza contare poi che le persone non sanno cosa aspetta loro, una volta arrivati in Europa.<br />
Molti giovani qui si svegliano e decidono di essere artisti, non perché lo sono davvero, ma<br />
perché vedono in questo una possibilità per fuggire. E questo genera un enorme problema<br />
perché se tutti i giovani partono e sono le generazioni di giovani che costruiscono il paese, chi<br />
costruirà il Senegal? Non sarà Wade, né l'opposizione, né gli stranieri che costruiranno<br />
l'Africa, ma sono gli africani stessi che devono farlo. La Cina ha migranti ovunque ma lo<br />
spirito è differente. I cinesi partono non per costruire gli altri paesi ma per costruire la Cina.<br />
Anche i giapponesi sono ovunque ma il Giappone è la seconda potenza mondiale e questo<br />
perché hanno capito che viaggiare è importante non solo per conoscere, imparare, fare soldi<br />
ma che anche perché, in questo modo, competenze e denaro saranno poi trasferite nel proprio<br />
paese per costruirlo. Ma se vai in Europa per vivere come un mendicante, senza imparare<br />
nulla, credendo che lì sia l'El Dorado, allora non ha senso, non c'è né una crescita personale,<br />
né una crescita per il paese. Bisogna calcolare bene. In tanti pensano che qui non ci si possa<br />
realizzare, invece io dico che niente è impossibile. Tutto è possibile, bisogna solo studiare