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Amadou Fall Ba, Africulturban, 2009
If you don't repeat the actions of your own success/you won't be successful
You gotta know your own formula, your own ingredients/What made you, YOU!
Krs-One
“Hip hop. Arte. Musica. Cultura. Queste parole racchiudono la chiave di un possibile
sviluppo. Non solo per i paesi terzi ma anche per quelli considerati “sviluppati”, definizioni
peraltro discutibili vista l'attuale situazione mondiale.
In Senegal qualcosa si muove. I ragazzi l'hanno capito e anche le autorità solo che, mentre
queste ultime cercano di comprare artisti e associazioni per trasformarli in moderni griot
metropolitani dediti alla propaganda politica, i primi si battono, giorno dopo giorno, per
riuscire a farsi vedere riconosciuto come lavoro la loro attività artistica, troppo spesso vista
come puro intrattenimento volontario. Il concetto è semplice: trasformare gli attori culturali in
attori economici.
Sì, Stati Uniti e Francia hanno dato l'esempio: è possibile creare un business a partire dalla
cultura urbana e, di conseguenza, creare posti di lavoro e sviluppo. L'hip hop, cultura
transfrontaliera e transculturale, oltrepassando i confini di ogni paese e ogni categorizzazione
ha saputo unire negli anni maschi e femmine di ogni provenienza, colore, religione, classe
sociale. La sua forza e il suo potere non sono da sottovalutare ma da rivalutare a fini educativi
ed economici.
A Pikine incontro Amadou Fall Ba, braccio destro di Matador, il presidente di Africulturban,
un'associazione nata proprio con questa idea e che così riassume l'attività dell'associazione e il
perché l'hip hop sia necessario al Senegal di oggi.
“Mi chiamo Amadou Fall Ba, membro della struttura AFRICULTURBAN, la prima
associazione che si occupa di cultura urbana in Africa. L'associazione è nata il 2 febbraio
2006 e si occupa della promozione e dello sviluppo della cultura urbana, specialmente in
Senegal dove c'è una grandissima comunità hip hop. Ufficialmente ci sono 3.000 gruppi rap in
Senegal. Nella struttura, che ha sede presso il centro culturale Leopold Sedar Senghor, a
Pikine, vengono sviluppate numerose attività culturali legate all'hip hop: un festival
internazionale sulla cultura urbana che ha luogo ogni anno nel mese di giugno e che
quest'anno è arrivato alla sua quinta edizione; un progetto chiamato hip hop education che
prevede l'utilizzo della cultura hip hop come metodologia educativa, specialmente nelle
scuole di periferia; uno studio di registrazione e altri piccoli progetti, come il negozio dove
vengono distribuiti e venduti cd e uno spazio ricreativo destinato ai giovani.
Scopo principale è di presentare gli obiettivi e le funzionalità dell'hip hop alla popolazione
senegalese. All'inizio le persone pensavano che i giovani che gravitavano attorno all'hip hop
fossero giovani delinquenti che non avevano né progetti né voglia di lavorare. Oggi noi ci
battiamo per mostrare che è invece vero il contrario e cioè che i giovani nella cultura hip hop
sono giovani coinvolti socialmente e che si preoccupano dei problemi politici, economici e
sociali del loro paese. Il miglior modo per sensibilizzare la popolazione è farlo attraverso la