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Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...

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osservatori internazionali dichiararono invalide perché truccate. Le prime<br />

elezioni legislative del febbraio 1997 attribuirono 33 dei 49 seggi del<br />

parlamento all'APRC. All'opposizione andarono solo 12 seggi di cui 4<br />

furono attribuiti direttamente dal presidente, che si incaricò anche di<br />

scegliere il vice presidente.<br />

Durante la Guerra Fredda il paese si schierò a fianco dei paesi non<br />

Allineati, intrattenendo simultaneamente relazioni sia con la Gran<br />

Bretagna (suo principale donatore) che con i paesi africani membri del<br />

Commonwealth, tra cui Sierra Leone e Nigeria.<br />

Uno dei problemi più spinosi che il governo gambiano dovette affrontare<br />

fu la questione dei difficili rapporti con il paese fratello, il Senegal. Nel<br />

1987 venne stipulato un accordo che prevedeva la condivisone di alcune<br />

strutture politiche e la collaborazione in materia di sicurezza e di<br />

sviluppo. La Confederazione del Senegambia, come abbiamo visto nei<br />

capitoli precedenti, venne creata nel febbraio 1982, ma ebbe una durata<br />

brevissima. Nel 1991 venne firmato tra i due stati un altro trattato di<br />

amicizia e cooperazione che restò in vigore fino al 1993, anno in cui il<br />

Senegal decise di chiudere la frontiera con il Gambia a causa del<br />

commercio illegale che si espandeva in maniera esponenziale.<br />

Colpevole di una politica interna dittatoriale, Jammeh si concentrò su<br />

quella estera, cercando di rafforzare la sua immagine di abile negoziatore<br />

e cercando di creare reti forti con i paesi amici. Nel 1998 il paese divenne<br />

per due anni consecutivi membro non permanente del Consiglio di<br />

Sicurezza delle Nazioni Unite, sostenendo gli Stati Uniti nella crisi<br />

irachena. Nel giugno 1999 il Gambia organizzò inoltre un'incontro di<br />

mediazione e confronto tra i rappresentanti del governo senegalese e i<br />

ribelli del Movimento delle Forze Democratiche della Casamance<br />

(MFDC). Nonostante ciò, molti i dubbi del governo senegalese sulla<br />

neutralità del presidente gambiano, di etnia diola, minoritaria in Gambia<br />

ma maggioritaria proprio in Casamance, la regione di provenienza dei<br />

ribelli, a loro volta, diola. Jammeh ha sempre negato di appoggiare i<br />

ribelli che si battono ormai da decenni per l'indipendenza dal Senegal ma<br />

gli arresti degli ultimi anni e i carichi di armi fermati nel 2011 in<br />

direzione del Gambia, tendono a dimostrare che il presidente gambiano è,<br />

invece, il loro primo finanziatore. Proprio in Senegal la presenza delle<br />

confraternite islamiche sufi ha da sempre impedito la formazione di<br />

governi autoritari e dittatoriali, oltre che aver funzionato da<br />

ammortizzatore contro ogni forma di insurrezione, militare o popolare,<br />

garantendo il mantenimento della democrazia e della pace. In Gambia<br />

questo è venuto a mancare. Nonostante l'85% della popolazione sia<br />

musulmana e nonostante l'esistenza di comunità religiose, queste non<br />

hanno mai avuto la stessa influenza che hanno avuto in Senegal. La<br />

mancanza di un'entità cuscinetto ha fatto sì che non vi fosse nulla che<br />

potesse smorzare ribellioni e colpi di stato, che trovarono al contrario<br />

terreno fertile, conducendo, come abbiamo visto, alla dittatura di Y.<br />

Jammeh. Un “padre padrone” che ha instaurato nel paese un vero e<br />

proprio regime in cui la libertà di espressione è praticamente inesistente.<br />

I cittadini che criticano in pubblico il governo rischiano di essere arrestati<br />

e così vale anche per il diritto di associazione. Nel 1998 la stazione radio<br />

privata Citizen FM venne chiusa, ufficialmente perché non avrebbe<br />

pagato la tassa di concessione, in realtà perché si era permessa di criticare<br />

il presidente in un paio di occasioni. Lo stesso trattamento fu riservato

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