Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...
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che sia nato per morire in quello stesso potere di cui si è illecitamente<br />
appropriato. Nel suo delirio di onnipotenza finisce per credere che tutto<br />
sia lecito e permesso, ivi compresa la decisione di vita o di morte sui<br />
cittadini. Quello che conta alla fine è la soddisfazione del proprio piacere<br />
e del proprio volere. 164 Una situazione purtroppo comune a tanti stati<br />
africani (e non solo) ma che in Gambia è una realtà consolidata da tempo.<br />
Qui, il presidente “ciarlatano” Yahya Jammeh, autoproclamatosi da pochi<br />
mesi re, non è solo il rappresentante del paese, ma colui il quale ha preso<br />
in mano le redini di tutto un popolo in maniera dispotica ed autoritaria,<br />
come un marabutto con i suoi piccoli talibé 165 . Il Gambia, vicino<br />
prossimo senegalese, un minuscolo paese anglofono, capriccio<br />
dell'avidità coloniale, ha come arteria principale il fiume Gambia. Nella<br />
sua foce si specchiano ormai da secoli le facciate pesanti dei quartieri<br />
borghesi di Banjul, la capitale. Qui, tantissimi i negozi che vendono un<br />
pò di tutto e in cui le persone provenienti dai paesi frontalieri si<br />
accalcano per comprare cibo e vestiti a prezzi davvero esigui da<br />
rivedendere poi nei loro paesi di provenienza. La maggior parte di questi<br />
negozi appartengono oggi a libanesi e indiani i quali hanno lasciato<br />
intatte le grandi corti dove una volta sostavano i carretti con i cavalli.<br />
Tutt'attorno edifici ed uffici immensi dai muri di un colore sbiadito,<br />
alcuni ancora arredati con vecchie casseforti e lampadari dal tipico stile<br />
dei vecchi saloon americani. Negli ultimi anni Banjul è andata<br />
dedicandosi al turismo scandinavo per diversificare le proprie risorse,<br />
cercando di darsi un'aria composta e razionale, con la costruzione di<br />
alberghi ultra moderni. Paese famoso per il contrabbando ma anche per il<br />
suo continuo creare problemi ai camionisti senegalesi che, non appena<br />
arrivati all'imbocco della transgambiana (la strada che attraversa lo<br />
stretto territorio per un centinaio di kilometri a est di Banjul), sono<br />
costretti dalla polizia gambiana a lunghe ed interminabili attese. Questo<br />
problema è da anni fonte di tensioni tra il governo gambiano e quello di<br />
Dakar, che dall'indipendenza in poi, ha dovuto fare i conti con un<br />
territorio tranciato in due dalla presenza del Gambia e che ha favorito ed<br />
alimentato l'insurrezione diola nella regione della Casamance. “Un<br />
incidente della storia”, così viene chiamato il Gambia. Paese che deve la<br />
sua notorietà allo scrittore afroamericano Alex Haley, che nel suo libro,<br />
Radici, descrisse l'odissea di Kounta Kinté, un giovane africano<br />
deportato negli Stati Uniti come schiavo e partito proprio da questo<br />
piccolo territorio. I cacciatori di schiavi e i cercatori d'oro e di pietre<br />
preziose portoghesi e inglesi, arrivarono in Gambia già a partire dal 1455.<br />
Fu solo nel 1783, grazie al trattato di Versailles, stipulato tra Stati Uniti,<br />
Francia, Spagna e Gran Bretagna che l'Inghilterra si vide riconoscere i<br />
diritti sul fiume Gambia. Gli inglesi, interessati unicamente all'utilizzo di<br />
questa importante via di commercio, non si allontanarono molto dalle sue<br />
sponde, creando un cordone territoriale di protezione che andava dai 15<br />
ai 25 kilometri. Da lì la forma ritagliata attorno al fiume che si infila nel<br />
territorio senegalese come un pugnale. La base principale degli inglesi fu<br />
inizialmente Saint-James, sull'estuario, zona dove avveniva la compravendita<br />
di schiavi. Dopo l'abolizione della schiavitù, datata 1807, gli<br />
inglesi acquistarono dal re Kombo un'isola situata all'imboccatura del<br />
164 D. Gazunki, Afrique, démocratie et interrogations, www.dakaroline.net, 2011.<br />
165 Appellativo che identifica bambini che crescono nelle daara, comunità delle confraternite islamiche sufi,<br />
al cui vertice si trova il leader spirituale, il marabutto.