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CAPITOLO QUINTO
IL GAMBIA
1. RITRATTO DI UN “INCIDENTE DELLA STORIA”
Gambia (fonte www.google.sn)
Da nessuna parte esiste un popolo predestinato alla dittatura,
all'oppressione, all'autoritarismo, alla tirannia. La democrazia è un
obiettivo a cui l'umanità tutta mira, un valore universale che non ha
confini. L'autoritarismo si fonda sulla legge del più forte e questo potere
si arroga il diritto di umiliare, torturare, opprimere, decidere sulla vita o
sulla morte. Al popolo non resta che essere sottomesso, obbediente e
docile.
La democrazia rifiuta questo concetto di potere concentrato nelle mani di
un'unica persona. Essa proclama il potere dei cittadini su loro stessi,
affermando le libertà politiche e civili, il rispetto delle pluralità, la pratica
del dibattito contradditorio e l'uguaglianza di tutti di fronte alla legge. Un
processo lungo e difficile ma che dovrebbe infine garantire la libertà di
pensiero, di espressione, di parola. La democrazia libera la ragione
critica, dando voce alla parola muta, mutilata, interdetta, soffocata,
strangolata. E parlare, esprimere le proprie opinioni non è più né un
delitto né tantomeno un crimine ma un sacrosanto diritto garantito dalla
legge.
Il potere purtroppo rende ciechi, ancora di più quando questo è stato
preso con la forza ed è illimitato. Colui il quale se ne impossessa pensa