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gravemente colpito da una crisi agricola e finanziaria, l’ordine murida si
spostò poco per volta contro la politica di Senghor. Abdou Lahat dichiarò
che la confraternita murida doveva avere la sua autonomia e la sua
indipendenza rispetto al potere politico. Fu lui che fisserà a Touba la
capitale dei muridi.
Touba, che ha conosciuto uno sviluppo spettacolare, da 1700 abitanti nel
1946 a più di 300.000 nel 1995, è il luogo delle celebrazioni del Magal, il
grande pellegrinaggio dei muridi, che svuota e paralizza i principali
centri urbani senegalesi per tre giorni e che rimpiazza per la maggior
parte dei fedeli l’obbligo prescritto dal Corano del pellegrinaggio alla
Mecca. La confraternita della Tijaniyya è, con i suoi 3 milioni di fedeli,
una delle più grandi Tariqa in Senegal.
Oggi esistono tre sotto categorie all’interno di quest’ultima: la più antica
è quella dei Tall, che devono la loro origine a Omar Tall, il fondatore
delle Tijaniyya dell’Africa Occidentale, famoso per essersi battuto per
anni contro i francesi colonizzatori; successivamente alla disfatta militare
di Omar Tall e la sua migrazione verso l’est del paese con al seguito circa
100.000 fedeli, i tukuleur che restarono si raggrupparono attorno a
Seydou Nourou Tall, il figlio minore di Omar e fondatore di questa sotto
categoria della Tiyaniyya. La sua influenza si è fatta sentire sopratutto dal
punto di vista politico.
La terza sotto categoria della Tijaniyya è quella dei Sy, la cui città santa è
Tivaouane. Questo gruppo fu fondato da El-Haj Malick Sy, anch’esso un
tukuleurr; oggi sono sopratutto wolof e serere che fanno parte di questo
gruppo. Gli appartenenti ai Sy curano particolarmente l’educazione
islamica tanto che, dopo l’indipendenza del Senegal, si sono adoperati
affinché venissero costruite numerose scuole coraniche, aperte anche alle
ragazze.
La terza sotto categoria, che ha in Kaolack la sua città simbolo, è stata
fondata da Abdoulaye Niasse; è quella meno influente all’interno della
Tijaniyya. Questo gruppo è quello che ha maggiori legami con il mondo
musulmano dell’Africa sub-sahariana e conta milioni di fedeli anche in
altri paesi come la Nigeria e il Ghana.
A differenza delle altre confraternite sufi, i tijan Niasse non hanno mai
avuto un buon rapporto con i dirigenti politici senegalesi, specie con
Leopold Senghor 144 .
144 R. Mbaye, op. cit.