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Foto marabutto, Dakar, 2010
In Senegal, come già visto in precedenza, il 90% dei fedeli musulmani
aderiscono ad una delle confraternite sufi presenti sul territorio, come la
Mouridiyya (5 milioni di persone circa) e la Tijaniyya (3 milioni circa),
gli ordini mistici più influenti.
L’ordine più antico è quello della Qadiriyya 142 , arrivato in Senegal dalla
Mauritania e dal Niger tra il XIII e il XIV secolo.
Nel corso del XX sec. la sua influenza è andata scemando a favore della
Mouridiyya. Oggi la sua influenza è maggiore solo in alcune zone della
regione di Dakar-Thiès e della Casamance. La Mouridiyya è invece
l’ordine sufi meglio organizzato e il più influente in Senegal, sia a livello
politico che a livello economico. La Mouridiyya ha le sue origini nella
confraternita della Qadiriyya ed è tipicamente senegalese. Fu fondata da
Amadou Bamba M’Backé. La maggior parte dei suoi fedeli sono wolof e
serere.
La Mouridiyya si è sviluppata a partire dalla fine del XIX sec., periodo
durante il quale l’amministrazione coloniale francese aveva imposto la
monocoltura dell’arachide 143 .
Grazie ad una sapiente organizzazione del lavoro agricolo e all’ideologia
della sacralità del lavoro tout court, tipicamente murida, i marabutti
erano riusciti a pianificare la produzione su grande scala.
Per l’amministrazione coloniale l’ordine murida aveva rappresentato la
soluzione migliore per la produzione agricola.
L’amministrazione e la gestione sociale del marabutto Falilou
M’Backé(1945-1968) aveva garantito la stabilità del governo Senghor.
Successivamente, con il suo successore, Abdou Lahat M’Backé (il grande
generale dei muridi dal 1968 al 1989), in un contesto economico e sociale
142 Da Abd al-Qadir, fondatore della confraternita.
143 C. Harrison, France and Islam in West Africa, 1860-1960, Cambridge, 1988.