Tesi dottorato Transborder Policies Chiara Barison.pdf - OpenstarTs ...
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della quale si verifica la coerenza. La metodologia qualitativa, considera<br />
anche l’aspetto della misurazione, poiché quest’ultimo non coincide con<br />
la concezione di numero in sé, né con l’unità di misura, bensì come uno<br />
strumento di specificazione 9 . Nel 1995 Ilja Maso sosteneva che i metodi<br />
qualitativi, rifiutando logiche molto rigide come quella ipoteticodeduttiva,<br />
vanno fatti risalire alla sensibilità del ricercatore. 10<br />
Un proverbio wolof recita: Wàx ci njélben, Mùj ga ràfet, se si comincia<br />
dal dialogo, si finirà sempre col trovare la soluzione. Già, verissimo, ma<br />
come si arriva al dialogo? Prima di tutto riconoscendo l'altro e la<br />
diversità che si porta dietro. E come è possibile riconoscere, accettare e<br />
rispettare questa differenza? Solo attraverso la conoscenza.<br />
È proprio qui che si inserisce la ricerca sociale. Essa nasce allo scopo di<br />
investigare la realtà e i fenomeni sociali che la costituiscono, per capirne<br />
e descriverne i meccanismi, cercando, dove possibile, di trovare possibili<br />
soluzioni a situazioni di conflitto.<br />
Due cose sono importanti per chi fa ricerca: darsi sempre il beneficio del<br />
dubbio e domandarsi sempre cosa sia celato dietro un fenomeno, il<br />
perché una situazione è quella che è.<br />
L'immediatezza nella ricerca, così come nel giudizio, è spesso fuorviante<br />
perché spesso ciò che appare non è ciò che realmente è.<br />
Uno dei metodi più efficaci a questo proposito è quello rappresentato<br />
dalla ricerca etnografico-antropologica che ha le sue basi nella ricerca su<br />
campo e nell'osservazione partecipante. La tecnica dell'osservazione<br />
partecipante nasce nella ricerca antropologica a cavallo tra il XIX e il XX<br />
secolo ed è stato il grande antropologo Malinowski a codificare<br />
nell'Introduzione ad Argonauti del Pacifico Occidentale, considerato il<br />
libro della genesi dell'antropologia moderna, i principi di questo<br />
approccio. Con la scomparsa delle società primitive questo tipo di ricerca<br />
ha spostato l'attenzione sullo studio delle società moderne, analizzandone<br />
aree specifiche. In particolare, in campo sociologico, va ricordata<br />
l'importante esperienza della Scuola di Chicago che negli anni '20 e '30,<br />
sotto la guida di Robert Park, realizzò tutta una serie di studi sulla<br />
devianza e la marginalità sociale.<br />
L'intento di Park era quello di applicare allo studio delle culture urbane lo<br />
stesso approccio che antropologi come Francis Boas e Robert Lowie<br />
avevano impiegato per lo studio degli indiani d'America.<br />
Queste esperienze hanno arricchito e sviluppato il modello iniziale di<br />
Malinowki, lasciandone tuttavia sostanzialmente inalterate le<br />
caratteristiche di fondo: residenza in loco dello studioso, condivisione<br />
della vita con i soggetti studiati, osservazione nell'ambiente naturale<br />
dell'interazione sociale, uso di personaggi chiave come informatori.<br />
Ricerca su campo e osservazione partecipante dunque. Quali sono allora<br />
gli ambiti in cui l'osservazione partecipante diventa maggiormente utile?<br />
• Quando si sa poco di un certo fenomeno (un nuovo movimento<br />
politico, un evento sociale imprevisto come una ribellione);<br />
• quando esistono forti differenze fra il punto di vista dell'interno e<br />
quello dell'esterno (gruppi etnici, organizzazioni sindacali);<br />
• quando il fenomeno si svolge al riparo di sguardi estranei (rituali<br />
9 Ibidem, p. 25.<br />
10 Ibidem, p. 71.