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Le Soleil, quotidiano senegalese, gennaio 2011
3.1. MISTICISMO E SUFISMO
L’Islam è in Senegal una realtà di massa: circa il 95% della popolazione è
di fede musulmana e il 90% dei fedeli è membro di una confraternita.
L’Islam sufi è costituito da diversi ordini mistici: Tijaniyya, Muridiyya
(confraternita esclusivamente senegalese), Qadiriyya e, in misura minore,
Layenne. 133
Non si può cercare di capire la cultura e il modo di vivere dei senegalesi
senza partire da uno studio approfondito di questo fenomeno religioso.
L’Islam sufi è presente in maniera forte nella vita quotidiana della
maggior parte dei senegalesi: in ogni loro attività sociale, politica e
culturale, così come nell’arte, nell’architettura e nel linguaggio stesso.
Questa influenza così forte ha radici storiche lontane, che partono dalla
diffusione dell’Islam nel paese, risalente a più di dieci secoli fa 134 .
La corrente di misticismo che ritroviamo all’interno della religione
islamica si diffuse a partire dall’XI secolo con il nome generico di
“sufismo”, frammentandosi successivamente in ordini e confraternite, le
Tariqa 135 e, con un’evoluzione simile a quella del Cristianesimo,
l’ascetismo individuale ha progressivamente lasciato il posto agli ordini.
All’interno di una Tariqa (confraternita), la figura del marabutto 136
(murshid, shaykh, muqaddam) è centrale e rappresenta la conditio sine
qua non per il raggiungimento del safar dar watan, il viaggio dentro se
133
F. Gassama, L’immigration sénégalaise en France de 1914 à 1993: étude de l’implantation et du role des
confréries musulmanes sénégalaises, tesi di dottorato, Università Charles-de-Gaulle, Lille, 2004-2005.
134
I. Thioub, Histoire de l’Islam au Sénégal: X-XX sec., Départment d’Histoire UCAD-Dakar-Sénégal, 2003-
2004.
135
La via (verso l’ascesi) e il cammino (verso la purificazione).
136
Traduzione francese della parola araba al-murabit, colui che vive e insegna ai confini della dar al-islam.