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Ancl: sindacato attento alle evoluzioni dell'Ente di previdenza

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Primo Piano<br />

Circolare n. 28/2010<br />

competenze professionali:<br />

si chiude il cerchio<br />

Convenzioni<br />

Portale anclsu.com<br />

aggiornato con le<br />

convenzioni 2011<br />

Focus<br />

Legge 12/79, avvisi <strong>di</strong><br />

accertamento, me<strong>di</strong>azione,<br />

adempimenti previdenziali<br />

Reg. Tribunale Civile <strong>di</strong> Roma - sez. stampa n. 371|2009<br />

<strong>Ancl</strong>: <strong>sindacato</strong> <strong>attento</strong><br />

<strong>alle</strong> <strong>evoluzioni</strong><br />

<strong>dell'Ente</strong> <strong>di</strong> <strong>previdenza</strong><br />

E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio 2011


REDAZIONE<br />

Bollettino ufficiale<br />

Associazione Nazionale<br />

Consulenti del Lavoro<br />

Sindacato Unitario<br />

Anno 3 - Numero 3 (29)<br />

Reg. Tribunale Civile <strong>di</strong> Roma<br />

sezione stampa<br />

n. 371 del 19.11.2009<br />

Direttore responsabile<br />

Francesco Longobar<strong>di</strong><br />

Capo redattore<br />

Diana Paola Onder<br />

Coor<strong>di</strong>natori <strong>di</strong> redazione<br />

Silvia Bradaschia<br />

Giuliana Della Bianca<br />

Redazione e impaginazione<br />

Solcom srl<br />

via Salvatore Matarrese, 2/G<br />

70124 Bari<br />

E<strong>di</strong>tore<br />

<strong>Ancl</strong> - Segreteria Nazionale<br />

via Cristoforo Colombo, 456<br />

Scala B, II piano<br />

00145 Roma<br />

Contatti<br />

www.anclsu.com<br />

segreteria@anclsu.com<br />

redazione@anclsu.com<br />

chiuso <strong>alle</strong> ore 15:40<br />

del 22 febbraio 2011<br />

SOMMARIO<br />

EDIZIONE DEL<br />

22 febbraio 2011<br />

EDITORIALE<br />

Longobar<strong>di</strong>: "Enpacl,<br />

can<strong>di</strong>dature <strong>Ancl</strong><br />

arriveranno dalla base"<br />

pag. 3<br />

PRIMO PIANO<br />

"<strong>Ancl</strong> attenta <strong>alle</strong><br />

<strong>evoluzioni</strong> previdenziali"<br />

pag. 5<br />

PRIMO PIANO<br />

Competenze professionali:<br />

si chiude il cerchio<br />

pag. 8<br />

FOCUS<br />

Legge 12/79, avvisi <strong>di</strong><br />

accertamento, me<strong>di</strong>azione,<br />

Legge Stabilità,<br />

adempimenti previdenziali<br />

pag. 13<br />

qUESITI<br />

Le risposte degli espeti<br />

del Centro Stu<strong>di</strong><br />

pag. 22<br />

CONvENZIONI<br />

Portale anclsu.com,<br />

aggiornato con le convenzioni<br />

pag. 25<br />

CHI SIAMO<br />

in ultima


PAG. 3 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Longobar<strong>di</strong>: "Enpacl, can<strong>di</strong>dature <strong>Ancl</strong><br />

arriveranno dalla base"<br />

Il 3 marzo cdl al voto per rinnovare l'Assemblea Enpacl<br />

Ci stiamo avvicinando al clou del momento<br />

elettorale per il rinnovo del Cda dell'Enpacl.<br />

Sono state presentate le liste per le elezioni<br />

dei delegati e il prossimo 3 marzo l'intera<br />

categoria sarà chiamata ad esprimersi per dare<br />

al nostro Ente un'Assemblea rinnovata nella<br />

composizione e nello spirito.<br />

Per quanto riguarda il primo aspetto<br />

è bene sottolineare che il numero dei<br />

delegati aumenterà <strong>di</strong> quasi un terzo in virtù<br />

dell'esponenziale aumento degli iscritti degli<br />

ultimi anni. E a questa variazione numerica dovrà<br />

corrispondere anche un'attiva partecipazione<br />

alla vita previdenziale della categoria.<br />

L'Assemblea dei Delegati, a <strong>di</strong>fferenza del<br />

recente passato, dovrà essere coinvolta nelle<br />

scelte strategiche <strong>dell'Ente</strong> tornando cosi ad<br />

occupare quel ruolo centrale che Statuto e<br />

Regolamento le assegnano.<br />

E dopo l'appuntamento con<br />

l'elezione dei delegati sarà<br />

il turno del rinnovo del Cda,<br />

che dovrà in futuro operare<br />

in massima trasparenza.<br />

In tal senso stanno già<br />

pervenendo le in<strong>di</strong>cazioni dei<br />

Consigli Regionali che hanno<br />

in<strong>di</strong>viduato i propri can<strong>di</strong>dati.<br />

Invito dunque tutti i Presidenti<br />

Regionali a rendersi parte attiva<br />

in modo da poter proporre al<br />

Consiglio Nazionale dell'<strong>Ancl</strong><br />

una rosa <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dati quanto più<br />

rappresentativa del territorio.<br />

Si legge occasionalmente<br />

che il metodo della scelta<br />

assegnata <strong>alle</strong> Regioni sia<br />

anti-democratico perché<br />

bloccherebbe le can<strong>di</strong>dature<br />

autonome. Chi scrive e afferma<br />

questo concetto appartiene alla<br />

cultura del passato; quella che<br />

pre<strong>di</strong>ligeva le liste fatte in una<br />

"stanza da pochi intimi", quella che amava la<br />

EDITORIALE<br />

chiamata <strong>di</strong>retta da parte del "capo". Per fortuna<br />

quel momento storico è stato accantonato e con<br />

esso i fautori <strong>di</strong> cultura arcaica. Ma cosa c'è <strong>di</strong><br />

più democratico <strong>di</strong> un can<strong>di</strong>dato scelto dalla<br />

propria base? Di un can<strong>di</strong>dato in<strong>di</strong>cato dagli<br />

iscritti della propria Regione? Ovviamente ciò<br />

limita gli spazi <strong>di</strong> manovra per giochi <strong>di</strong> potere.<br />

Ma <strong>di</strong> questo non me ne dolgo per niente;<br />

tutt'altro. L'esperienza fatta in questi ultimi anni<br />

con l'applicazione <strong>di</strong> questo metodo democratico<br />

è stata infatti positiva. Non è un caso che gli<br />

attuali consiglieri nazionali dell'Or<strong>di</strong>ne, eletti<br />

nel 2008, siano realmente rappresentativi del<br />

proprio territorio <strong>di</strong> provenienza. Lo sono perché<br />

sono stati scelti con analoga metodologia, il<br />

che elimina o comunque riduce al minimo le<br />

possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stacco vertice/base. E su questa<br />

strada vogliamo proseguire, dando priorità<br />

assoluta <strong>alle</strong> in<strong>di</strong>cazioni delle<br />

Regioni. Che peraltro potranno<br />

scegliere i can<strong>di</strong>dati seguendo<br />

criteri <strong>di</strong> competenza tecnica e<br />

nient'altro.<br />

Non a caso dal Consiglio<br />

Nazionale dell'<strong>Ancl</strong> sono<br />

arrivate in<strong>di</strong>cazioni chiare in tal<br />

senso.<br />

Il Cda dell'Enpacl é un<br />

organismo tecnico - e non<br />

politico - che deve essere<br />

composto da tecnici, cioé<br />

da colleghi che abbiano<br />

perlomeno ricoperto in<br />

passato il ruolo <strong>di</strong> delegati<br />

ovvero abbiano nel loro<br />

bagaglio culturale profon<strong>di</strong><br />

percorsi previdenziali. Solo<br />

così potremo dare imme<strong>di</strong>ata<br />

attuazione ad una svolta per la<br />

nostra Previdenza, il cui stato<br />

<strong>di</strong> salute necessita <strong>di</strong> pronto<br />

intervento.<br />

Dunque, dai Consigli<br />

Regionali ci atten<strong>di</strong>amo scelte consapevoli. A tal


PAG. 4 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

proposito vengono posti interrogativi sul ruolo<br />

che debbano avere le Consulte dei Consigli<br />

Provinciali dell'Or<strong>di</strong>ne. Si tratta, a mio modo <strong>di</strong><br />

vedere , <strong>di</strong> interrogativi che trovano risposta -<br />

oltre che nelle rispettive attribuzioni - nei fatti<br />

degli ultimi anni .<br />

Preliminarmente, bisogna rammentare la<br />

vigilanza politica del Sindacato che impegna<br />

i can<strong>di</strong>dati con la presentazione della lista e<br />

la sottoscrizione del programma. Ma anche<br />

la competenza dell'Or<strong>di</strong>ne che "promuove la<br />

<strong>previdenza</strong> <strong>di</strong> categoria", così come previsto<br />

dalla Legge 12/79. E poi vi é la realtà vissuta<br />

in questi anni che non va né trascurata né<br />

<strong>di</strong>menticata. Non sarà sfuggito a nessuno infatti<br />

che l'equilibrio trovato al Congresso dell'Ergife<br />

ha determinato un ormai lungo periodo <strong>di</strong> serena<br />

gestione della categoria. È ripreso il <strong>di</strong>alogo,<br />

sono riprese le attività sinergiche, le cose<br />

sono andate bene. E questo è frutto dell'intesa<br />

creatasi con il Consiglio Nazionale dell'Or<strong>di</strong>ne<br />

basata sul reciproco rispetto dei ruoli. Non<br />

EDITORIALE<br />

abbiamo un'<strong>Ancl</strong> che cerca <strong>di</strong> osteggiare per<br />

principio l'Or<strong>di</strong>ne e non abbiamo un Consiglio<br />

Nazionale che non riconosce il Sindacato. Due<br />

binari par<strong>alle</strong>li che vanno nella stessa <strong>di</strong>rezione:<br />

il bene della categoria.<br />

E stessa cosa è accaduta in sede locale, nella<br />

stragrande maggioranza <strong>di</strong> Regioni che ( a parte<br />

qualche rarissimo e isolato caso) hanno dato<br />

prova, in occasione delle elezioni per il rinnovo<br />

del Consiglio Nazionale Or<strong>di</strong>ne del 2008, <strong>di</strong><br />

grande unità <strong>di</strong> intenti. In quell'occasione alcuni<br />

Consigli Regionali si sono riuniti assieme <strong>alle</strong><br />

Consulte oppure hanno comunque con<strong>di</strong>viso il<br />

can<strong>di</strong>dato <strong>alle</strong> elezioni del Consiglio Nazionale.<br />

E così potrà essere in quest'anno <strong>di</strong> rinnovi<br />

durante il quale la categoria dovrà <strong>di</strong>mostrare<br />

<strong>di</strong> saper mettere in atto la grande maturità<br />

raggiunta in questi anni, sapendo <strong>di</strong>stinguere tra<br />

chi aggrega e chi <strong>di</strong>vide, tra chi opera per il bene<br />

comune e chi per il bene proprio, tra chi guarda<br />

al futuro e chi cammina con gli occhi rivolti al<br />

passato . E su quale sarà la scelta non ho dubbi.


PAG. 5 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

"<strong>Ancl</strong> attenta <strong>alle</strong> <strong>evoluzioni</strong> previdenziali"<br />

Il commento del Presidente dell’<strong>Ancl</strong> Sindacato Unitario<br />

Longobar<strong>di</strong> sulla <strong>previdenza</strong> <strong>di</strong> categoria<br />

Nell’Enpacl News dello<br />

scorso 26 gennaio, il Presidente<br />

del nostro Ente previdenziale,<br />

rivolge i suoi auguri per il<br />

nuovo anno a tutti tranne che al<br />

sottoscritto e all’<strong>Ancl</strong>. Il motivo<br />

è presto detto: per il sottoscritto<br />

e per l’<strong>Ancl</strong> c’è il dono <strong>di</strong> un<br />

nutrito pacchetto <strong>di</strong> accuse<br />

e affermazioni non veritiere.<br />

Evidentemente infasti<strong>di</strong>to, il<br />

Presidente dell’Ente, delle<br />

continue attenzioni del<br />

Sindacato alla <strong>previdenza</strong> <strong>di</strong><br />

categoria, quasi quasi sia <strong>di</strong> sua<br />

esclusiva proprietà. Dimentica,<br />

il Presidente per fortuna<br />

uscente, che la vigilanza del<br />

Sindacato sulla <strong>previdenza</strong> è<br />

un dovere e <strong>di</strong>ritto volto alla<br />

tutela degli interessi <strong>di</strong> tutti i<br />

Colleghi, come sancito dallo<br />

statuto <strong>Ancl</strong>.<br />

La chiusura dell’Ente ad ogni<br />

forma <strong>di</strong> trasparenza – specie<br />

nei confronti del Sindacato -<br />

non può determinare altro che<br />

la vigile attenzione dell’<strong>Ancl</strong><br />

<strong>alle</strong> <strong>evoluzioni</strong> (ed involuzioni)<br />

previdenziali.<br />

Lamenta, il Presidente, <strong>di</strong><br />

non comprendere cosa intenda<br />

l’<strong>Ancl</strong> per “riforma strutturale"<br />

da tempo auspicata.<br />

Mosso da ampio spirito <strong>di</strong><br />

collaborazione, preciso che<br />

<strong>di</strong>cesi strutturale un intervento<br />

generale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> riforma<br />

<strong>di</strong> un fenomeno che abbia<br />

la caratteristica <strong>di</strong> essere<br />

duraturo in un determinato<br />

insieme.<br />

Come applicare tale<br />

princìpio alla nostra <strong>previdenza</strong><br />

è compito dei tecnici e degli<br />

amministratori dell’Ente: per il<br />

rispetto che personalmente ho<br />

delle rispettive competenze,<br />

l’<strong>Ancl</strong> ha solo dato in<strong>di</strong>cazioni<br />

e suggerimenti, ma mai –<br />

e <strong>di</strong>co mai – ho affermato<br />

“pagare <strong>di</strong> più oggi per avere<br />

meno domani, oppure, senza<br />

aumentare i contributi, offrire<br />

pensioni da fame”.<br />

D’accordo quin<strong>di</strong> sul sano<br />

<strong>di</strong>battito interno, ma affermare<br />

falsità, è ben altra cosa: è<br />

cosa scadente.<br />

E se la licenza <strong>di</strong> affermare<br />

falsità rientra nell’ambito delle<br />

libertà dell’Enpacl quale “unica<br />

voce veramente libera tra gli<br />

organismi dei Consulenti del<br />

Lavoro", non c’è che <strong>di</strong>re: è<br />

proprio un singolare concetto<br />

<strong>di</strong> libertà.<br />

Dimentica ancora il<br />

Presidente, che se è compito<br />

dell’<strong>Ancl</strong> in quanto Sindacato<br />

vigilare sulla <strong>previdenza</strong>, non è<br />

compito istituzionale dell’Ente<br />

<strong>di</strong> <strong>previdenza</strong> vigilare sul<br />

<strong>sindacato</strong> . Tanto lo <strong>di</strong>mentica,<br />

che si riempiono righe e righe<br />

<strong>di</strong> quello che a suo avviso il<br />

Sindacato dovrebbe fare. Per<br />

la serie pieno “rispetto delle<br />

PRIMO PIANO<br />

competenze”.<br />

Agli occhi del Presidente,<br />

inoltre, vi è una “ambizione<br />

egemonica del Consiglio<br />

Nazionale dell’Or<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> cui<br />

l’<strong>Ancl</strong> rappresenta un territorio<br />

già conquistato”.<br />

Si <strong>di</strong>mentica ancora che<br />

l’intero CNO è espressione<br />

dell’<strong>Ancl</strong> e che l’azione<br />

Sindacale - davvero libera ed<br />

scrive<br />

Francesco Longobar<strong>di</strong><br />

Presidente Nazionale<br />

<strong>Ancl</strong> - Sindacato Unitario


PAG. 6 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

autonoma - non è mai stata<br />

con<strong>di</strong>zionata da alcun timore<br />

reverenziale verso nessuno,<br />

all’interno ed all’esterno della<br />

Categoria.<br />

Probabilmente, però,<br />

quando era l’Enpacl territorio<br />

già conquistato dal CNO in<br />

occasione della sua stessa<br />

elezione, ciò era giusto e<br />

sacrosanto: tanto lo era, che<br />

l’<strong>Ancl</strong> presentò un’altra e<br />

<strong>di</strong>stinta lista.<br />

Questi sono i fatti, né<br />

chiacchiere né falsità.<br />

Non mi pronuncio poi sui<br />

La consulenza del lavoro si fa strada<br />

Nuove opportunità professionali per il Consulente<br />

del Lavoro con la contrattazione aziendale<br />

scrive<br />

Francesco Longobar<strong>di</strong><br />

Presidente Nazionale<br />

<strong>Ancl</strong> - Sindacato Unitario<br />

I recenti eventi accaduti a<br />

margine della contrattazione<br />

nazionale, prima con Fiat poi con<br />

Federmeccanica, non possono<br />

essere ritenuti solo un cambio <strong>di</strong><br />

metodo.<br />

La spinta che si sta osservando<br />

per la quale si mira a passare<br />

dalla contrattazione nazionale alla<br />

contrattazione aziendale, incide<br />

sistemi <strong>di</strong> elezione del suo<br />

successore così ampiamente<br />

criticati, per i quali parlano atti<br />

e documenti ufficiale dell’<strong>Ancl</strong>.<br />

L’augurio dell’<strong>Ancl</strong> per<br />

l’elezione dei prossimi delegati<br />

è che questi siano messi<br />

in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> svolgere il<br />

proprio lavoro con competenza<br />

e liberamente, con de<strong>di</strong>zione<br />

e passione, nell’interesse e a<br />

tutela <strong>di</strong> tutti i Colleghi.<br />

Anche nei confronti<br />

del prossimo Consiglio<br />

d’Amministrazione dell’Ente<br />

e della prossima Presidenza,<br />

notevolmente e positivamente<br />

sullo sviluppo delle opportunità<br />

professionali per il Consulente del<br />

Lavoro.<br />

La contrattazione aziendale,<br />

infatti, richiederà il necessario<br />

sostegno ed assistenza tecnica<br />

che è nelle competenze<br />

specifiche del Consulente del<br />

Lavoro. Se infatti non è affatto<br />

percorribile l’abolizione della<br />

contrattazione nazionale (come<br />

ipotizzato da qualcuno) anche<br />

in virtù e nel rispetto delle<br />

prescrizioni costituzionali, è<br />

sicuramente più concreta l’ipotesi<br />

<strong>di</strong> una contrattazione collettiva<br />

PRIMO PIANO<br />

l’<strong>Ancl</strong> si porrà come sempre<br />

quale interlocutore <strong>attento</strong>,<br />

critico e costruttivo avendo<br />

come obiettivo l'interesse<br />

generale.<br />

E perchè ciò si realizzi è<br />

necessario che il prossimo<br />

Cda inverta completamente la<br />

rotta seguita e che quin<strong>di</strong> sia<br />

composto da colleghi preparati<br />

e appassionati in materia<br />

previdenziale.<br />

Con<strong>di</strong>zioni queste essenziali<br />

affinchè il nostro sistema<br />

previdenziale possa ritrovare<br />

equilibrio e trasparenza.<br />

che conservi la sua valenza, ma<br />

limitatamente al dettare regole<br />

generali, snelle, attuali e soprattutto<br />

comprensibili, con il rimando della<br />

contrattazione al secondo livello<br />

per singola azienda, che sappia<br />

cogliere le esigenze produttive,<br />

i <strong>di</strong>ritti dei lavoratori, le concrete<br />

necessità aziendali per la stabilità<br />

ed il progresso dell’occupazione e<br />

per il miglioramento dell’economia<br />

aziendale.<br />

Il tecnicismo necessario a<br />

tale seconda fase sarà nella<br />

<strong>di</strong>sponibilità del datore <strong>di</strong> lavoro<br />

e dei suoi <strong>di</strong>pendenti attraverso<br />

le competenze che il consulente


PAG. 7 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

del lavoro saprà trasferire<br />

all’occasione <strong>di</strong> secondo livello.<br />

In tal senso, lo sviluppo della<br />

attività professionale nella<br />

<strong>di</strong>rezione dell’assistenza tecnica,<br />

sarà strettamente legato alla<br />

considerazione che il datore <strong>di</strong><br />

lavoro ripone nel professionista<br />

che lo affianca.<br />

Ma non solo. Il rischio è che<br />

l’assistenza tecnica nella fase <strong>di</strong><br />

contrattazione <strong>di</strong>venga oggetto<br />

<strong>di</strong> mercato. Si colgono già, infatti,<br />

specifici tentativi <strong>di</strong> appropriarsi<br />

delle nostre competenze, in<br />

specie da parte <strong>di</strong> avvocati, che<br />

- tra l’altro - nel proprio sistema<br />

or<strong>di</strong>nistico, si stanno dotando<br />

della tipologia specialistica della<br />

professione legale.<br />

Si aggiunga che in previsione<br />

dell’aumento della domanda <strong>di</strong><br />

assistenza, già i più gran<strong>di</strong> e noti<br />

stu<strong>di</strong> legali stanno stringendo<br />

accor<strong>di</strong> tra loro per il governo <strong>di</strong><br />

assunzioni e licenziamenti; e vi<br />

sono anche stu<strong>di</strong> legali ben noti<br />

che stanno ad<strong>di</strong>rittura stringendo<br />

accor<strong>di</strong> interna-zionali con altre<br />

realtà legali all’estero, anche<br />

finalizzati all’assistenza nelle<br />

trattative sindacali (vedasi <strong>di</strong><br />

lunedì 14 febbraio, sez. Avvocati<br />

Oggi). E’ ovvio che non può<br />

coltivarsi l’idea <strong>di</strong> una guerra tra<br />

professioni, ma deve affermarsi<br />

con forza il rispetto delle<br />

competenze. Da ciò, tuttavia, va<br />

tratta una nuova sfida per la nostra<br />

professione: fare sistema anche<br />

con i nostri stu<strong>di</strong> professionali.<br />

Da una parte, a fine<br />

2010, la presidenza dell’<strong>Ancl</strong><br />

ha già avanzato la proposta<br />

dell’introduzione del titolo <strong>di</strong><br />

specialista per il Consulente del<br />

Lavoro nell’ambito della riforma<br />

della professione: proposta che<br />

è mirata a rafforzare la qualità<br />

delle prestazioni professionali a<br />

PRIMO PIANO<br />

vantaggio dei citta<strong>di</strong>ni e del loro<br />

affidamento sulla professionalità<br />

<strong>di</strong> Consulente del Lavoro.<br />

Dall’altra, la crescita della<br />

domanda <strong>di</strong> assistenza può<br />

essere cavalcata con le predette<br />

azioni <strong>di</strong> sistema, partenariato<br />

tra stu<strong>di</strong> professionali, tra<br />

professionisti, tra consulenti del<br />

lavoro, sopratutto ultraterritoriali.<br />

E’ questa anche l’occasione<br />

per evidenziare il danno derivante<br />

dalla assenza della riforma<br />

delle professioni, specie con<br />

riguardo <strong>alle</strong> ipotesi <strong>di</strong> società<br />

multi<strong>di</strong>sciplinari.<br />

Deve quin<strong>di</strong> essere proprio<br />

questa (ormai intollerabile<br />

assenza) a spronare i consulenti<br />

del lavoro ad anticipare i tempi per<br />

non trovarsi impreparati <strong>di</strong>nanzi<br />

<strong>alle</strong> nuove forme <strong>di</strong> contrattazione<br />

<strong>di</strong> secondo livello, né farsi<br />

sopraffare da chi ha guardato<br />

lontano prima <strong>di</strong> noi.


PAG. 8 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Competenze professionali: si chiude<br />

il cerchio<br />

L'apprezzamento del Presidente Francesco Longobar<strong>di</strong><br />

circa la circolare n. 28/2010<br />

Vivo apprezzamento è stato<br />

espresso dal Presidente <strong>Ancl</strong><br />

Francesco Longobar<strong>di</strong> circa la<br />

circolare nr. 28/2010 dell’Inps<br />

relativa alla circoscrizione<br />

degli Soggetti abilitati alla cura<br />

degli adempimenti in materia <strong>di</strong><br />

lavoro .<br />

"Dopo la prima pronuncia del<br />

Ministero del Lavoro, seguita<br />

dalla circolare Inail dello stesso<br />

tenore, oggi la circolare Inps<br />

chiude definitivamente il cerchio"<br />

- ha <strong>di</strong>chiarato il Presidente. "Le<br />

maggiori Istituzioni preposte al<br />

governo del mercato del lavoro,<br />

hanno <strong>di</strong> fatto messo alla porta<br />

tutti quei soggetti che non<br />

possono essere in possesso<br />

delle garanzie proprie dei<br />

Consulenti del Lavoro.<br />

Il quadro normativo ed<br />

amministrativo si è quin<strong>di</strong><br />

compiuto, con la riconosciuta<br />

sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> tutti i Colleghi.<br />

Né dubbi né incertezze<br />

possono ancora persistere.<br />

C’è ora da augurarsi<br />

che gli Uffici della Pubblica<br />

Amministrazione vigilino<br />

quoti-<strong>di</strong>anamente sulla qualità<br />

dei propri interlocutori e<br />

Il testo della circolare Inps 8 febbraio 2011, n. 28<br />

Oggetto: Soggetti abilitati<br />

alla cura degli adempimenti in<br />

materia <strong>di</strong> lavoro, <strong>previdenza</strong> ed<br />

assistenza sociale dei lavoratori<br />

<strong>di</strong>pendenti, ivi compresa la<br />

trasmissione telematica della<br />

documentazione previdenziale.<br />

SOMMARIO: Soggetti abilitati<br />

alla cura degli adempimenti in<br />

materia <strong>di</strong> lavoro, <strong>previdenza</strong> ed<br />

assistenza sociale dei lavoratori<br />

<strong>di</strong>pendenti, ivi compresa la<br />

trasmissione telematica della<br />

documentazione previdenziale.<br />

Nuovi criteri operativi.<br />

1. Premessa<br />

Il processo <strong>di</strong> modernizzazione<br />

della legislazione in materia <strong>di</strong><br />

lavoro sviluppatosi negli ultimi<br />

anni ha evidenziato il graduale<br />

PRIMO PIANO<br />

che si applichino appieno le<br />

<strong>di</strong>sposizioni sin qui impartite.<br />

Un grande ruolo è ora<br />

affidato <strong>alle</strong> Unioni Provinciali<br />

<strong>Ancl</strong> e a tutti i singoli iscritti per<br />

l’<strong>attento</strong> controllo da svolgersi<br />

sul territorio. In materia <strong>di</strong> lotta<br />

all’abusivismo professionale,<br />

proprio questa Presidenza ha<br />

fatto in più occasioni nomi e<br />

cognomi presso le Autorità<br />

competenti. Non cesseranno<br />

- ha concluso il Presidente -<br />

tutte le azioni necessarie ed<br />

opportune a tutela <strong>di</strong> tutti i<br />

colleghi e dell’intera."<br />

abbandono delle logiche<br />

gestionali fondate sul ricorso ad<br />

adempimenti formali a favore del<br />

costante e crescente sviluppo<br />

dell’informatizzazione.<br />

In tale ottica si inquadra, tra<br />

l’altro, la recente determinazione<br />

del Presidente dell’Istituto n. 75<br />

del 2010 (emessa in attuazione<br />

dell’art. 38, comma 5, del<br />

decreto legge 31 maggio 2010


PAG. 9 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

n. 78 convertito con legge 30<br />

luglio 2010 n. 122), che prevede<br />

l’utilizzo esclusivo del canale<br />

telematico per la presentazione<br />

delle istanze <strong>di</strong> servizio<br />

appositamente elencate.<br />

Per i datori <strong>di</strong> lavoro<br />

acquisisce pertanto una<br />

particolare rilevanza, ai fini della<br />

possibilità <strong>di</strong> relazionarsi con<br />

l’Istituto, l’accesso al fascicolo<br />

aziendale, nonché la prossima<br />

estensione e potenziamento delle<br />

funzionalità <strong>di</strong> comunicazione<br />

bi<strong>di</strong>rezionale con datori <strong>di</strong> lavoro<br />

ed interme<strong>di</strong>ari.<br />

Ne risulta la necessità <strong>di</strong><br />

chiarire e precisare ulteriormente<br />

le modalità <strong>di</strong> definizione dei titoli<br />

ad operare in qualità o per conto<br />

dei datori <strong>di</strong> lavoro.<br />

Come recentemente<br />

affermato dal Ministero del<br />

Lavoro e delle Politiche Sociali,<br />

Direzione Generale per l’attività<br />

Ispettiva (nota 29 aprile 2010, n.<br />

7857, in <strong>alle</strong>gato 2), la crescente<br />

informatizzazione dei principali<br />

adempimenti lavoristici e<br />

previdenziali ha rafforzato il ruolo<br />

degli interme<strong>di</strong>ari a ciò abilitati,<br />

che risultano pertanto interlocutori<br />

privilegiati degli enti preposti al<br />

controllo <strong>di</strong> tali adempimenti ed<br />

alla gestione delle conseguenti<br />

attività.<br />

2. Datori <strong>di</strong> lavoro<br />

Restano confermate, per<br />

quanto riguarda i datori <strong>di</strong> lavoro<br />

che intendano adempiere in<br />

prima persona o per il tramite <strong>di</strong><br />

propri <strong>di</strong>pendenti all’uopo delegati<br />

alla cura degli adempimenti nei<br />

confronti dell’Istituto, le istruzioni<br />

relative al rilascio del PIN,<br />

impartite da ultimo con circolare<br />

n. 32 del 17 febbraio 2004.<br />

I datori <strong>di</strong> lavoro (persone<br />

fisiche e rappresentanti legali<br />

delle società) che abbiano già<br />

richiesto l’abilitazione al servizio<br />

<strong>di</strong> trasmissione telematica delle<br />

Denunce Aziendali secondo le<br />

modalità attualmente in uso e<br />

che risultano essere inseriti tra i<br />

soggetti collegati all’azienda, non<br />

dovranno ripetere le operazioni <strong>di</strong><br />

accre<strong>di</strong>tamento.<br />

Oltre alla modalità <strong>di</strong> accesso<br />

tramite PIN è già operativa<br />

una nuova modalità <strong>di</strong> accesso<br />

me<strong>di</strong>ante Carta Nazionale dei<br />

Servizi (CNS) rilasciata da una<br />

Pubblica Amministrazione ai<br />

sensi del DPR 2 marzo 2004, n.<br />

117.<br />

I datori <strong>di</strong> lavoro (persone<br />

fisiche o rappresentanti legali<br />

delle società) non ancora titolari <strong>di</strong><br />

un PIN o <strong>di</strong> una Carta Nazionale<br />

dei Servizi (CNS) potranno<br />

richiedere il rilascio del PIN alla<br />

sede competente, compilando<br />

l’apposito modulo <strong>alle</strong>gato alla<br />

presente circolare (<strong>alle</strong>gato 3).<br />

2.1. Abilitazione ad operare.<br />

Modalità <strong>di</strong> attribuzione<br />

Qualora intendano delegare<br />

alla gestione degli adempimenti<br />

nei confronti dell’Istituto uno o più<br />

lavoratori <strong>di</strong>pendenti, i datori <strong>di</strong><br />

lavoro sopra in<strong>di</strong>cati, dopo essersi<br />

autenticati me<strong>di</strong>ante PIN o CNS<br />

dovranno utilizzare l’apposita<br />

applicazione per l’attribuzione<br />

delle sub-abilitazioni ad operare.<br />

Tali sub-abilitazioni potranno<br />

essere effettuate unicamente<br />

nei confronti dei <strong>di</strong>pendenti del<br />

datore <strong>di</strong> lavoro stesso.<br />

A decorrere d<strong>alle</strong> denunce<br />

contributive relative al periodo<br />

<strong>di</strong> paga “aprile 2011”, il nuovo<br />

sistema <strong>di</strong> deleghe sarà<br />

pienamente a regime e non sarà<br />

più possibile operare in nome e<br />

per conto <strong>di</strong> un datore <strong>di</strong> lavoro<br />

se non da parte del datore <strong>di</strong><br />

lavoro stesso (persona fisica<br />

o legale rappresentante) o <strong>di</strong><br />

un <strong>di</strong>pendente appositamente<br />

delegato nelle forme anzidette.<br />

2.2. Gruppi <strong>di</strong> impresa. Delega<br />

a società del gruppo<br />

Come già affermato con<br />

circolare n. 32 del 17 febbraio<br />

2004, l’articolo 31 del D.Lgs. 10<br />

settembre 2003, n. 276, prevede,<br />

al comma 1, che “i gruppi <strong>di</strong><br />

impresa, in<strong>di</strong>viduati ai sensi<br />

PRIMO PIANO<br />

dell’articolo 2359 del co<strong>di</strong>ce civile<br />

e del decreto legislativo 2 aprile<br />

2002, n. 74, possono delegare lo<br />

svolgimento degli adempimenti<br />

<strong>di</strong> cui all’articolo 1 della legge 11<br />

gennaio 1979, n. 12, alla società<br />

capogruppo per tutte le società<br />

controllate e collegate”.<br />

Come già affermato, in<br />

relazione al libro unico, dal<br />

Vademecum pubblicato dal<br />

Ministero del Lavoro, la società<br />

capogruppo può delegare agli<br />

adempimenti una qualsiasi<br />

società del medesimo gruppo,<br />

rimanendone tuttavia sempre<br />

<strong>di</strong>rettamente responsabile.<br />

Lo svolgimento degli<br />

adempimenti ad opera della<br />

società capogruppo o <strong>di</strong> quella<br />

delegata non mo<strong>di</strong>fica la titolarità<br />

delle obbligazioni contrattuali e<br />

legislative in capo <strong>alle</strong> singole<br />

società datrici <strong>di</strong> lavoro.<br />

Per rendere operativa la delega<br />

sopra descritta, i rappresentanti<br />

legali delle società deleganti,<br />

dopo essersi autenticati me<strong>di</strong>ante<br />

PIN o CNS, dovranno accedere<br />

ai servizi telematici e, dopo<br />

aver scelto la relativa funzione<br />

dovranno in<strong>di</strong>care il co<strong>di</strong>ce<br />

fiscale della società facente<br />

parte del gruppo cui si intende<br />

delegare gli adempimenti nei<br />

confronti dell’Istituto. Tale delega<br />

comporta l’autocertificazione<br />

circa la ricorrenza delle con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> cui all’articolo 2359 del co<strong>di</strong>ce<br />

civile.<br />

La messa a <strong>di</strong>sposizione del<br />

servizio sopra descritto sarà<br />

comunicata me<strong>di</strong>ante apposito<br />

messaggio pubblicato su internet.<br />

2.3. Consorzi <strong>di</strong> società<br />

cooperative. Delega a società<br />

facenti parte del consorzio<br />

Come già affermato con<br />

circolare n. 32 del 17 febbraio<br />

2004, l’articolo 31 del D.Lgs. 10<br />

settembre 2003, n. 276, prevede,<br />

al comma 2, che “i consorzi <strong>di</strong><br />

società cooperative, costituiti ai<br />

sensi dell’articolo 27 del decreto<br />

legislativo del Capo provvisorio


PAG. 10 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

dello Stato 14 <strong>di</strong>cembre 1947,<br />

n. 1577, possono svolgere gli<br />

adempimenti <strong>di</strong> cui all’articolo<br />

1 della legge 11 gennaio 1979,<br />

n. 12, per conto delle società<br />

consorziate o delegarne<br />

l’esecuzione a una società<br />

consorziata. Tali servizi possono<br />

essere organizzati per il tramite<br />

dei consulenti del lavoro, anche se<br />

<strong>di</strong>pendenti dai predetti consorzi,<br />

così come previsto dall'articolo 1,<br />

comma 4, della legge 11 gennaio<br />

1979, n. 12”.<br />

Analogamente a quanto<br />

previsto per i gruppi <strong>di</strong> impresa,<br />

per rendere operativa la delega<br />

sopra descritta, i rappresentanti<br />

legali delle società cooperative,<br />

dopo essersi autenticati me<strong>di</strong>ante<br />

PIN o CNS, dovranno accedere<br />

ai servizi telematici e, dopo<br />

aver scelto la relativa funzione,<br />

dovranno in<strong>di</strong>care il co<strong>di</strong>ce fiscale<br />

della società cooperativa facente<br />

parte del consorzio, cui si intende<br />

delegare gli adempimenti nei<br />

confronti dell’Istituto. Tale delega<br />

comporta l’autocertificazione<br />

circa l’appartenenza al consorzio.<br />

La messa a <strong>di</strong>sposizione del<br />

servizio sopra descritto sarà<br />

comunicata me<strong>di</strong>ante apposito<br />

messaggio pubblicato su internet.<br />

3. Interme<strong>di</strong>ari incaricati dai<br />

datori <strong>di</strong> lavoro<br />

La citata nota 29 aprile<br />

2010, n. 7857 del Ministero<br />

del Lavoro e delle Politiche<br />

Sociali, Direzione Generale per<br />

l’attività Ispettiva, rimarca la<br />

centralità – nel quadro normativo<br />

destinato a regolare l’attività<br />

svolta dagli “interme<strong>di</strong>ari”– della<br />

legge n. 11 gennaio 1979, n.<br />

12, che identifica, tra l’altro, i<br />

soggetti abilitati a svolgere gli<br />

adempimenti in materia <strong>di</strong> lavoro,<br />

<strong>previdenza</strong> ed assistenza sociale<br />

dei lavoratori <strong>di</strong>pendenti.<br />

Al riguardo, la nota precisa<br />

che dette attività non possono<br />

che essere effettuate da coloro<br />

che hanno titolo a legittimare la<br />

conformità dei dati elaborati <strong>alle</strong><br />

<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge. In tal senso,<br />

il Ministero del Lavoro richiama il<br />

combinato <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> cui all’art.<br />

1, commi 1 e 4, della legge n.<br />

12/1979 (<strong>alle</strong>gato 1).<br />

Pertanto, ai sensi della predetta<br />

nota, non sono autorizzati alla<br />

pre<strong>di</strong>sposizione e trasmissione<br />

della documentazione relativa<br />

agli adempimenti <strong>di</strong> <strong>previdenza</strong><br />

ed assistenza sociale né i Centri<br />

<strong>di</strong> elaborazione dati (CED) – in<br />

quanto, ai sensi dell’art. 1, comma<br />

5 della legge n. 12/1979, possono<br />

effettuare “esclusivamente”<br />

attività esecutive e <strong>di</strong> servizio,<br />

quali le mere operazioni <strong>di</strong> calcolo<br />

e stampa dei dati retributivi<br />

nonché le attività strumentali ed<br />

accessorie – né quei soggetti<br />

– quali i tributaristi e gli esperti<br />

tributaristi, i consulenti fiscali, i<br />

revisori contabili – che possono<br />

svolgere solo adempimenti <strong>di</strong><br />

natura fiscale. In relazione a<br />

tali soggetti risultano pertanto<br />

superate le istruzioni già impartite<br />

con circolare n. 32 del 17 febbraio<br />

2004.<br />

3.1. Modalità <strong>di</strong> identificazione<br />

degli interme<strong>di</strong>ari autorizzati<br />

Al fine <strong>di</strong> avere una più<br />

precisa identificazione degli<br />

interme<strong>di</strong>ari abilitati ad operare,<br />

l’Inps ha pre<strong>di</strong>sposto un sistema<br />

<strong>di</strong> profilazione degli stessi.<br />

I consulenti del lavoro e gli altri<br />

professionisti elencati all’articolo<br />

1, comma 1, della citata legge<br />

12 saranno abilitati ad operare<br />

con identificazione personale,<br />

sulla base dell’interscambio <strong>di</strong><br />

informazioni con gli albi nazionali<br />

<strong>di</strong> riferimento, con cui sono<br />

già vigenti, o in fase <strong>di</strong> stipula,<br />

convenzioni.<br />

Per quanto riguarda i servizi o<br />

centri <strong>di</strong> assistenza fiscale istituiti<br />

d<strong>alle</strong> associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

delle imprese artigiane e delle<br />

altre piccole imprese (articolo<br />

1, comma 4, della legge 12),<br />

sarà pre<strong>di</strong>sposta – sulla base<br />

PRIMO PIANO<br />

dell’identificazione operata dalla<br />

relative associazioni nazionali –<br />

una profilazione <strong>di</strong> struttura, alla<br />

cui abilitazione saranno quin<strong>di</strong><br />

associati uno o più soggetti<br />

responsabili.<br />

I professionisti abilitati ad<br />

operare ed i responsabili <strong>di</strong><br />

struttura, identificati nel modo<br />

sopra descritto, potranno<br />

accedere ai servizi on line<br />

dell’Istituto previa autenticazione<br />

me<strong>di</strong>ante Carta Nazionale dei<br />

Servizi (CNS) o PIN rilasciato<br />

dall’Istituto. Qualora siano già<br />

dotati <strong>di</strong> PIN potranno continuare<br />

ad operare con quello già in uso.<br />

Per i professionisti ed i<br />

responsabili <strong>di</strong> struttura che<br />

risultino avere un PIN non abilitato<br />

ad operare per i servizi aziendali<br />

sarà in automatico effettuata tale<br />

abilitazione.<br />

I professionisti e i responsabili<br />

<strong>di</strong> servizi o centri <strong>di</strong> assistenza<br />

fiscale istituiti d<strong>alle</strong> associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria non ancora titolari <strong>di</strong><br />

un PIN o <strong>di</strong> una Carta Nazionale<br />

dei Servizi (CNS) potranno<br />

richiedere il rilascio del PIN alla<br />

sede competente, compilando<br />

l’apposito modulo <strong>alle</strong>gato alla<br />

presente circolare (<strong>alle</strong>gati 4 e 5).<br />

Sono conseguentemente<br />

superate le <strong>di</strong>sposizioni impartite<br />

a tale proposito con circolare n.<br />

191 del 30 ottobre 2001.<br />

3.2. Applicazione <strong>di</strong> gestione<br />

delle deleghe da parte delle<br />

aziende e delle sub-abilitazioni<br />

ad operare<br />

Gli interme<strong>di</strong>ari autorizzati<br />

ai sensi della legge n. 12/1979,<br />

in<strong>di</strong>viduati secondo le modalità<br />

in<strong>di</strong>cate al punto 3.1 della<br />

presente circolare, potranno<br />

operare in nome e per conto<br />

dei datori <strong>di</strong> lavoro sulla base<br />

<strong>di</strong> apposite deleghe rese per<br />

iscritto dal delegante, utilizzando<br />

il modulo appositamente<br />

pre<strong>di</strong>sposto.<br />

A tale scopo l’interme<strong>di</strong>ario<br />

autorizzato accederà – me<strong>di</strong>ante


PAG. 11 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Carta Nazionale dei Servizi<br />

(CNS) o PIN rilasciato dall’Istituto<br />

– all’applicazione <strong>di</strong> gestione<br />

deleghe, resa <strong>di</strong>sponibile sul<br />

sito internet dell’Istituto, nella<br />

sezione “servizi per le aziende e i<br />

consulenti”.<br />

Tramite l’applicazione, l’interme<strong>di</strong>ario<br />

riempirà il testo della<br />

delega con i dati propri e del<br />

delegante.<br />

Una volta terminata la<br />

compilazione, l’interme<strong>di</strong>ario<br />

potrà stampare la delega perché<br />

possa essere sottoscritta dal<br />

delegante. In un momento<br />

successivo tornerà a validare<br />

la delega, <strong>di</strong>chiarando, sotto la<br />

propria responsabilità, l’avvenuta<br />

sottoscrizione da parte del<br />

delegante. L’interme<strong>di</strong>ario si<br />

impegnerà a custo<strong>di</strong>re presso <strong>di</strong><br />

sé la delega - unitamente ad una<br />

fotocopia <strong>di</strong> un valido documento<br />

<strong>di</strong> identità del delegante - per tutto<br />

il periodo <strong>di</strong> vigenza della stessa,<br />

nonché nei 5 anni successivi, e<br />

ad esibirla a richiesta.<br />

Qualora intendano delegare<br />

uno o più dei propri lavoratori<br />

<strong>di</strong>pendenti alla gestione degli<br />

adempimenti nei confronti<br />

dell’Istituto, gli interme<strong>di</strong>ari<br />

dovranno utilizzare l’apposita<br />

applicazione per l’attribuzione<br />

delle sub-abilitazioni ad operare.<br />

Tali sub-abilitazioni potranno<br />

essere effettuate unicamente<br />

nei confronti dei <strong>di</strong>pendenti<br />

dell’interme<strong>di</strong>ario.<br />

4. Tempistica<br />

L’applicazione <strong>di</strong> gestione<br />

delle deleghe sarà resa<br />

<strong>di</strong>sponibile sul sito internet<br />

dell’Istituto dal 7 febbraio 2011. A<br />

decorrere dalla data suddetta gli<br />

interme<strong>di</strong>ari autorizzati possono<br />

pertanto accedere ed inserire le<br />

proprie deleghe.<br />

Durante la prima fase del<br />

nuovo sistema sarà comunque<br />

possibile inviare i flussi UniEmens<br />

secondo il sistema attualmente in<br />

uso.<br />

A decorrere d<strong>alle</strong> denunce<br />

contributive relative al periodo<br />

<strong>di</strong> paga “aprile 2011”, il nuovo<br />

sistema <strong>di</strong> deleghe sarà<br />

pienamente a regime e non<br />

sarà più possibile operare in<br />

nome e per conto <strong>di</strong> un datore<br />

<strong>di</strong> lavoro in assenza <strong>di</strong> una delle<br />

sottoelencate con<strong>di</strong>zioni:<br />

a) datore <strong>di</strong> lavoro (persona<br />

fisica o rappresentante legale <strong>di</strong><br />

società);<br />

b) <strong>di</strong>pendente abilitato dal<br />

datore <strong>di</strong> lavoro (come descritto<br />

al punto 2.1 della presente<br />

circolare);<br />

c) società appartenente al<br />

gruppo (o <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> tale<br />

società appositamente abilitato),<br />

in base alla delega attribuita<br />

secondo le modalità <strong>di</strong> cui al<br />

punto 2.2 della presente circolare;<br />

d) società cooperativa<br />

appartenente al consorzio<br />

(o <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> tale società<br />

appositamente abilitato), in base<br />

alla delega attribuita secondo le<br />

modalità <strong>di</strong> cui al punto 2.3 della<br />

presente circolare;<br />

e) interme<strong>di</strong>ario autorizzato ai<br />

sensi della legge 12/1979, munito<br />

<strong>di</strong> delega espressa da parte<br />

del datore <strong>di</strong> lavoro, attribuita<br />

secondo le modalità descritte al<br />

punto 3 della presente circolare.<br />

In tutti i casi sopra descritti,<br />

le persone incaricate dovranno<br />

ovviamente autenticarsi con il<br />

proprio PIN o CNS.<br />

Durante il periodo <strong>di</strong><br />

transizione sarà realizzata<br />

una attività <strong>di</strong> informazione nei<br />

confronti dei datori <strong>di</strong> lavoro<br />

interessati.<br />

5. Datori <strong>di</strong> lavoro agricoli<br />

I criteri operativi descritti<br />

nei punti precedenti saranno<br />

applicati anche nei confronti dei<br />

datori <strong>di</strong> lavoro che assumono<br />

operai agricoli.<br />

Con riferimento ai soli<br />

adempimenti relativi agli stessi<br />

datori <strong>di</strong> lavoro agricoli, ed in<br />

relazione <strong>alle</strong> sole aziende<br />

PRIMO PIANO<br />

da essi amministrate, sono<br />

soggetti abilitati alla cura degli<br />

adempimenti in materia <strong>di</strong> lavoro,<br />

<strong>previdenza</strong> ed assistenza sociale<br />

anche i professionisti iscritti<br />

agli albi dei periti agrari e degli<br />

agrotecnici (circolare 7 aprile<br />

2008, n. 45).<br />

Di contro, anche nel caso<br />

<strong>di</strong> datori <strong>di</strong> lavoro agricoli, non<br />

sono autorizzati <strong>alle</strong> sopracitate<br />

attività né i Centri <strong>di</strong> elaborazione<br />

dati (CED) - in quanto, ai sensi<br />

dell’art. 1, comma 5 della legge<br />

n. 12/1979, possono effettuare<br />

“esclusivamente” attività esecutive<br />

e <strong>di</strong> servizio, quali le mere<br />

operazioni <strong>di</strong> calcolo e stampa dei<br />

dati retributivi nonché le attività<br />

strumentali ed accessorie - né<br />

quei soggetti - quali i tributaristi e<br />

gli esperti tributaristi, i consulenti<br />

fiscali, i revisori contabili -<br />

che possono svolgere solo<br />

adempimenti <strong>di</strong> natura fiscale.<br />

In relazione a tali soggetti<br />

risultano pertanto superate<br />

le istruzioni già impartite con<br />

circolare n. 32 del 17 febbraio<br />

2004 e con la successiva<br />

specifica circolare n. 100 del 22<br />

settembre 2006.<br />

Nelle more del rilascio della<br />

procedura <strong>di</strong> gestione deleghe<br />

che interesserà la generalità<br />

dei soggetti continueranno ad<br />

applicarsi le normali procedure<br />

<strong>di</strong> abilitazione previste per lo<br />

specifico settore.<br />

Sarà comunque consentito<br />

anche <strong>alle</strong> Associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria dei datori <strong>di</strong><br />

lavoro abilitati alla cura degli<br />

adempimenti in materia <strong>di</strong> lavoro,<br />

<strong>previdenza</strong> ed assistenza sociale,<br />

<strong>di</strong> utilizzare il sistema delle subabilitazioni<br />

nei confronti dei propri<br />

<strong>di</strong>pendenti.<br />

Il Direttore Generale<br />

Nori


PAG. 12 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

PRIMO PIANO<br />

Indennità per certificati malattia online<br />

Falsa l'in<strong>di</strong>screzione sul riconoscimento a favore dei me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> famiglia <strong>di</strong> indennità per invio certificati malattia on line<br />

Il Presidente <strong>Ancl</strong> ha<br />

interpellato la Federazione<br />

Nazionale Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Famiglia<br />

per conoscere la fondatezza<br />

<strong>di</strong> talune in<strong>di</strong>screzioni per<br />

le quali si anticipava il<br />

riconoscimento <strong>di</strong> un rimborso<br />

<strong>di</strong> 9 euro per ogni certifica<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> malattia trasmesso<br />

dai me<strong>di</strong>ci in via telematica.<br />

La questione avrebbe<br />

sollevato non poche proteste da<br />

parte dell’<strong>Ancl</strong> e - si ritiene - da<br />

tutti i professonisti interme<strong>di</strong>ari<br />

soggetti analogamente ad<br />

adempimenti telematici.<br />

Il <strong>sindacato</strong> ha da subito<br />

ritenuto infondata tale<br />

informazione, tenuto conto<br />

che per stessa ammissione<br />

del Ministro Brunetta nella<br />

conferenza stampa dello<br />

scorso 2 febbraio, il sistema<br />

è finalizzato ad ottenere un<br />

corposo risparmio per la<br />

pubblica amministrazione.<br />

Di seguito riportiamo<br />

la lettera del Presidente<br />

Nazionale <strong>Ancl</strong> alla<br />

Federazione Italiana Me<strong>di</strong>ci.<br />

Sul sito www.anclsu.com,<br />

nella sezione "<strong>sindacato</strong>", è<br />

<strong>di</strong>sponibile anche la risposta<br />

della Federazione Italiana<br />

Me<strong>di</strong>ci e uno stralcio del<br />

resoconto della conferenza<br />

stampa del ministro Brunetta.<br />

Oggetto: richiesta informazioni<br />

certificati me<strong>di</strong>ci on line<br />

Giungono alla nostra Associazione<br />

segnalazioni da parte <strong>di</strong><br />

Colleghi circa un riconoscimento<br />

a favore dei Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> un'indennità<br />

informatica nella misura <strong>di</strong> euro<br />

9 per paziente assistito per il<br />

<strong>di</strong>sagio dell'invio dei certificati<br />

me<strong>di</strong>ci on-line.<br />

Per quanto sopra, al fine<br />

<strong>di</strong> verificare la veri<strong>di</strong>cità <strong>di</strong> tali<br />

informazioni, delle quali al<br />

momento non abbiamo trovato<br />

alcun riscontro e fondamento<br />

nella realtà, chie<strong>di</strong>amo a codesta<br />

spettabile Federazione <strong>di</strong><br />

conoscere l'effettiva situazione<br />

attuale della questione al fine <strong>di</strong><br />

poter rispondere a tali Colleghi in<br />

maniera corretta.<br />

Certi che comprenderete le<br />

motivazioni e le finalità <strong>di</strong> tale<br />

richiesta che, teniamo a precisare,<br />

non intende assolutamente<br />

interferire nei <strong>di</strong>ritti legittimi dei<br />

Me<strong>di</strong>ci o dei riconoscimenti da<br />

loro eventualmente ottenuti,<br />

nell'attesa <strong>di</strong> un Vostro cortese<br />

riscontro, cogliamo l'occasione<br />

per porgere i nostri più cor<strong>di</strong>ali<br />

saluti.<br />

Il Presidente Nazionale<br />

Francesco Longobar<strong>di</strong>


PAG. 13 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Quale professione domani, la legge 12/79<br />

Fuori d<strong>alle</strong> righe e fuori<br />

da incarichi istituzionali <strong>di</strong><br />

rappresentanza del Consiglio <strong>di</strong><br />

Amministrazione dell’ENPACL<br />

nella Commissione Riforma<br />

legge 12/79, esprimo il mio<br />

parere sulla necessaria e non<br />

più prorogabile presentazione<br />

del progetto <strong>di</strong> riforma della<br />

legge 12/79. Una riforma la cui<br />

esigenza avvertiamo da tempo<br />

immemore, per la quale si sono<br />

spesi fiumi <strong>di</strong> risorse ed energie<br />

ma che ancora oggi è ferma ai<br />

box.<br />

Quando il professionista<br />

agisce entro i limiti assegnati<br />

dall'or<strong>di</strong>namento, pone in<br />

essere delle prestazioni che<br />

la legge prende in particolare<br />

considerazione e fa oggetto <strong>di</strong><br />

speciali tutele.<br />

Pertanto, la delimitazione<br />

del campo <strong>di</strong> attività consentita<br />

o riservata al Consulente del<br />

Lavoro, assume una importanza<br />

fondamentale.<br />

La professione <strong>di</strong> consulente<br />

del lavoro è regolata, come è<br />

noto, dalla legge 11/01/1979,<br />

n° 12, che all'articolo 2, prevede<br />

che i consulenti del lavoro<br />

possono svolgere " per conto<br />

<strong>di</strong> qualsiasi datore <strong>di</strong> lavoro ",<br />

tanto privati che pubblici, tutti gli<br />

adempimenti previsti da norme<br />

vigenti per l'amministrazione del<br />

personale <strong>di</strong>pendente.<br />

Lo stesso, tuttavia, è<br />

estremamente limitativo<br />

per effetto delle innovazioni<br />

introdotte nel tempo, quali, ad<br />

esempio, la legge <strong>di</strong> riforma del<br />

sistema pensionistico, Legge<br />

n° 335/95, che estendendo la<br />

tutela previdenziale ai lavoratori<br />

autonomi, prendendo atto del<br />

processo <strong>di</strong> terziarizzazione<br />

presente nella nostra società, ha<br />

creato ulteriori figure <strong>di</strong> possibili<br />

utenti del consulente del lavoro.<br />

Anche la legge sulla sicurezza<br />

nei luoghi <strong>di</strong> lavoro, la 626 del<br />

'94 e successive mo<strong>di</strong>fiche<br />

ed integrazioni, innovando<br />

profondamente il rapporto datore<br />

<strong>di</strong> lavoro / lavoratore, ha tracciato<br />

nuovi campi <strong>di</strong> intervento in cui<br />

si è inserito il consulente del<br />

lavoro.<br />

E non da ultimo le leggi <strong>di</strong><br />

riforma del collocamento e<br />

dello stesso mercato del lavoro<br />

adeguandosi alla realtà dei<br />

tempi, hanno ulteriormente<br />

innovato i processi del lavoro,<br />

che richiedono elevate<br />

capacità professionali, ai fini<br />

dell'attuazione della normativa<br />

richiamata.<br />

L'articolo 2, inoltre, prevede<br />

che solo su delega e in<br />

rappresentanza degli interessati,<br />

il consulente del lavoro possa<br />

svolgere ogni altra funzione che<br />

sia affine " all'amministrazione<br />

del personale <strong>di</strong>pendente ".<br />

L'attività del consulente<br />

Legge 12/79<br />

FOCUS<br />

scrive<br />

Giuseppe Mastrototaro<br />

del lavoro non è esclusiva, in<br />

quanto l'articolo 1, equipara,<br />

nei compiti, ai consulenti del<br />

lavoro, gli avvocati e i procuratori<br />

legali, i dottori commercialisti, i<br />

ragionieri e periti commerciali,<br />

quasi intendendo che coloro che<br />

sanno fare il più possono fare<br />

anche il meno, determinando<br />

una situazione <strong>di</strong> serie B per i<br />

consulenti del lavoro.<br />

Se si presta attenzione a<br />

quelle che sono le iniziative<br />

e<strong>di</strong>toriali e culturali, si nota una<br />

realtà <strong>di</strong>versa, in cui una serie<br />

specializzata <strong>di</strong> libri, riviste,<br />

CD Rom, convegni, corsi <strong>di</strong><br />

aggiornamento, giornali, si<br />

rivolgono esclusivamente al<br />

consulente del lavoro.<br />

In pratica, il mercato si<br />

muove verso il bisogno, al fine <strong>di</strong><br />

monetizzare la propria attività.<br />

A sua volta, il consulente,<br />

sod<strong>di</strong>sfa il proprio bisogno <strong>di</strong><br />

aggiornamento.<br />

Quin<strong>di</strong>, la professione del<br />

consulente, non per volontà delle<br />

parti ma per esigenze <strong>di</strong> mercato,


PAG. 14 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

è una professione che merita<br />

una posizione <strong>di</strong> preminenza nel<br />

nostro or<strong>di</strong>namento, <strong>di</strong>rei quasi<br />

che ne ha <strong>di</strong>ritto.<br />

Una professione e, quin<strong>di</strong>,<br />

una legge che và rivista,<br />

integrata ed arricchita sia<br />

per quanto concerne la<br />

propria specifica autonomia<br />

rispetto ad altre professioni,<br />

e perciò nei contenuti, sia per<br />

quanto concerne l'accesso,<br />

la cui regolamentazione deve<br />

essere conforme <strong>alle</strong> capacità<br />

professionali, ai titoli che essa<br />

richiede ed ai rischi connessi<br />

per la tutela dell'utenza.<br />

In un convegno in materia<br />

fallimentare, per fare un<br />

esempio, qualche tempo fa<br />

il prof. Domenico Garofalo,<br />

argutamente, faceva rilevare<br />

che la regolamentazione in<br />

materia, era contenuta non nella<br />

predetta legge ma nelle leggi<br />

previdenziali, con particolare<br />

riferimento agli aspetti tutori, che<br />

riguardano il trattamento <strong>di</strong> fine<br />

rapporto, la cassa integrazione<br />

guadagni str., la mobilità, la<br />

gestione del personale in genere.<br />

Oggi si <strong>di</strong>ce “spacchettare” per<br />

presentare in questo o quell’altro<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> legge qualcosa<br />

che possa interessarci in modo<br />

più peculiare in termini <strong>di</strong> riforma<br />

e con una strategia più efficace<br />

e veloce.<br />

Una professione, quin<strong>di</strong>,<br />

che dal lontano 1979, ha subito<br />

una accelerazione geometrica,<br />

in par<strong>alle</strong>lo con quelle che<br />

sono state le innovazioni<br />

della nostra società. La<br />

stessa <strong>previdenza</strong> è <strong>di</strong>venuta<br />

strumento <strong>di</strong> politica economica<br />

per la soluzione dei problemi<br />

connessi all'occupazione la cui<br />

realizzazione è demandata al<br />

consulente del lavoro.<br />

Tuttavia, alla complessità<br />

dell'impegno professionale<br />

richiesto al consulente del<br />

lavoro, non è corrisposta uguale<br />

attenzione da parte dello Stato,<br />

che ritiene ancora poter delegare<br />

una serie <strong>di</strong> adempimenti<br />

semplici, ma che si inseriscono<br />

in un quadro complesso, <strong>alle</strong><br />

c.d. associazioni <strong>di</strong> categoria,<br />

insistendo in quel <strong>di</strong>segno <strong>di</strong><br />

serie B, posto dall'articolo 1,<br />

della legge istitutiva.<br />

Quin<strong>di</strong> una nuova legge, dai<br />

contenuti più ampi, che sappia<br />

raccogliere le istanze della<br />

società, con riferimento <strong>alle</strong><br />

<strong>evoluzioni</strong> ad essa connessa,<br />

con carattere <strong>di</strong> esclusività<br />

a garanzia e tutela, sia del<br />

citta<strong>di</strong>no, che ci affida fiducioso<br />

il suo patrimonio aziendale, sia<br />

dello Stato, che ci affida le sue<br />

leggi affinchè noi le si possa<br />

attuare nel perseguimento<br />

dell'interesse generale.<br />

Tale funzione non può che<br />

passare attraverso l'Or<strong>di</strong>ne, che è<br />

il garante delle capacità tecniche<br />

ed etiche del consulente.<br />

Il consulente del lavoro,<br />

quin<strong>di</strong>, si deve porre come<br />

soggetto esclusivo nei confronti<br />

dell'or<strong>di</strong>namento, nella gestione<br />

delle leggi che regolano il<br />

lavoro, tanto sotto l'aspetto<br />

previdenziale che fiscale, senza<br />

alcuna <strong>di</strong>stinzione tra lavoratore<br />

autonomo e lavoratore<br />

<strong>di</strong>pendente.<br />

Il consulente del lavoro si<br />

deve porre come soggetto<br />

primario nelle scelte <strong>di</strong> politica<br />

economica, sia a livello territoriale<br />

sia a livello nazionale, non<br />

potendosi prescindere dalla sua<br />

competenza professionale per la<br />

soluzione dei problemi legati al<br />

mondo dell'occupazione.<br />

Forse in questa visione<br />

della professione perderemo<br />

qualcuno; chi non avrà il<br />

coraggio <strong>di</strong> guardare in avanti;<br />

ma la nostra professione, <strong>di</strong><br />

categoria " A ", attirerà<br />

molti che nella particolare<br />

specializzazione intendono<br />

misurarsi nelle leggi del libero<br />

mercato.<br />

La professione <strong>di</strong> consulente<br />

del lavoro non è fatta <strong>di</strong> singole<br />

specializzazioni per la stretta<br />

FOCUS<br />

inter<strong>di</strong>pendenza che sussiste tra<br />

le varie problematiche connesse<br />

al mondo del lavoro.<br />

E' la specializzazione<br />

nella specializzazione, cui vi<br />

potranno accedere tutti coloro<br />

che ritengono <strong>di</strong> misurarsi con<br />

le sfide dell'occupazione, della<br />

gestione d'impresa, dell'utilizzo<br />

delle risorse umane, della<br />

consulenza giuslavoristica, i cui<br />

titoli professionali <strong>di</strong> accesso<br />

non possono che essere <strong>di</strong> tipo<br />

specifico rispetto <strong>alle</strong> attività che<br />

si andranno ad esercitare.<br />

L'Or<strong>di</strong>ne ne deve <strong>di</strong>ventare<br />

geloso custode.<br />

La legge <strong>di</strong> riforma non<br />

potrà non tener conto della<br />

globalizzazione del mercato e<br />

degli effetti ad esso connessi,<br />

ampliando la sfera <strong>di</strong> competenza<br />

del consulente, che dovrà essere<br />

capace <strong>di</strong> inserirsi nelle strategie<br />

extranazionali, apportando il suo<br />

contributo nella realtà europea.<br />

Un compito che richiede<br />

ancora maggiore e migliore<br />

professionalità, maggiore e<br />

migliore conoscenza, anche<br />

della normativa comunitaria, nel<br />

cui ambito il Consiglio Nazionale,<br />

con chiaroveggenza, deve saper<br />

porre le basi per un ulteriore<br />

salto <strong>di</strong> qualità.<br />

In premessa precisavo che<br />

la professione viene posta<br />

in essere nei limiti assegnati<br />

dall'Or<strong>di</strong>namento, <strong>di</strong>venendo<br />

oggetto <strong>di</strong> tutela da parte dello<br />

stesso.<br />

Oggi, con la legge 11/01/79,<br />

n° 12, noi non ci sentiamo<br />

più tutelati, per cui <strong>di</strong>viene<br />

<strong>di</strong> fondamentale importanza<br />

presentare una riforma della<br />

legge istitutiva, con par con<strong>di</strong>cio<br />

rispetto agli altri or<strong>di</strong>namenti,<br />

riconoscendo una sua propria<br />

specificità professionale al<br />

consulente del lavoro, per una<br />

professione "nuova" in un Diritto<br />

del Lavoro che sta cambiando in<br />

modo vertiginoso, sotto i nostro<br />

occhi e, soprattutto nella recente<br />

attualità.


PAG. 15 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

In arrivo gli avvisi <strong>di</strong> accertamento<br />

d’ufficio dell’Inps<br />

Con il 1° <strong>di</strong> gennaio il recupero<br />

delle somme a qualunque titolo<br />

dovute all’Inps, anche a seguito <strong>di</strong><br />

accertamento degli uffici, si attiva<br />

attraverso la notifica <strong>di</strong> un avviso<br />

<strong>di</strong> accertamento che acquista<br />

valore <strong>di</strong> titolo esecutivo. Il nuovo<br />

sistema interessa anche i perio<strong>di</strong><br />

antecedenti. Le conseguenze<br />

relative sono che se il soggetto<br />

tenuto al versamento non vi<br />

provvede nei termini stabiliti <strong>di</strong> 60<br />

giorni, gli agenti della riscossione<br />

daranno luogo all’esecuzione<br />

forzata.<br />

Elementi essenziali dell’avviso<br />

In considerazione della<br />

mutata natura dell’atto (titolo<br />

esecutivo), l’avviso recante un<br />

numero identificativo unico su<br />

tutto il territorio nazionale, deve<br />

contenere i seguenti elementi<br />

che, ove mancanti, lo rendono<br />

nullo:<br />

- il co<strong>di</strong>ce fiscale del contribuente;<br />

- la tipologia del cre<strong>di</strong>to con<br />

l’informazione della gestione<br />

previdenziale <strong>di</strong> riferimento e, in<br />

caso <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti derivanti da atto <strong>di</strong><br />

accertamento dell’Inps o <strong>di</strong> altri<br />

Enti, l’in<strong>di</strong>cazione degli estremi<br />

dell’atto e la relativa data <strong>di</strong><br />

notifica;<br />

- l’anno ed il periodo <strong>di</strong> riferimento<br />

del cre<strong>di</strong>to;<br />

- l’importo del cre<strong>di</strong>to <strong>di</strong>stinto<br />

per singolo periodo e ripartito<br />

tra quota capitale, sanzioni e<br />

interessi, ove dovuti;<br />

- l’importo totale dei cre<strong>di</strong>ti<br />

contenuti nell’avviso comprensivi<br />

dei compensi del servizio <strong>di</strong><br />

riscossione;<br />

- l’in<strong>di</strong>cazione dell’Agente della<br />

Riscossione competente in base<br />

al domicilio fiscale del contribuente<br />

alla data <strong>di</strong> formazione dell’avviso<br />

<strong>di</strong> addebito;<br />

- la sottoscrizione, anche<br />

me<strong>di</strong>ante firma elettronica del<br />

responsabile dell’ufficio dell’Inps<br />

che ha accertato l’omissione<br />

contributiva e che ha emesso<br />

l’atto.<br />

L’avviso dovrà altresì includere<br />

l’intimazione ad adempiere<br />

l’obbligo <strong>di</strong> pagamento degli<br />

importi nello stesso in<strong>di</strong>cati<br />

entro il termine <strong>di</strong> 60 giorni dalla<br />

notifica nonché l’in<strong>di</strong>cazione che,<br />

in mancanza del pagamento,<br />

l’Agente della Riscossione, senza<br />

la preventiva notifica della cartella<br />

<strong>di</strong> pagamento, procederà ad<br />

esecuzione forzata, con i poteri,<br />

le facoltà e le modalità relativi alla<br />

riscossione a mezzo ruolo.<br />

L’avviso infine, deve essere<br />

sottoscritto, anche me<strong>di</strong>ante<br />

firma elettronica, dal responsabile<br />

dell’ufficio che lo ha emesso.<br />

Termini per l’opposizione<br />

L’Inps ha precisato che, in<br />

forza delle previsioni contenute<br />

nei commi 14 e 15 dell’articolo 30<br />

del D.l. n° 78/2010:<br />

- tutti i riferimenti contenuti in<br />

norme vigenti al ruolo, <strong>alle</strong> somme<br />

iscritte a ruolo e alla cartella <strong>di</strong><br />

pagamento, devono intendersi<br />

effettuati al nuovo avviso <strong>di</strong><br />

addebito;<br />

scrive<br />

Clau<strong>di</strong>o Milocco<br />

Avvisi <strong>di</strong><br />

accertamento<br />

FOCUS<br />

- continuano ad essere regolati<br />

secondo le <strong>di</strong>sposizioni vigenti<br />

i rapporti con gli Agenti della<br />

Riscossione; in conseguenza,<br />

ai fini dell’opposizione all’avviso,<br />

permangono i termini, stabiliti<br />

dall’articolo 24, comma 5, del<br />

decreto legislativo n° 46/1999, già<br />

a <strong>di</strong>sposizione del contribuente<br />

contro l’iscrizione a ruolo dei cre<strong>di</strong>ti<br />

vantati dagli Enti previdenziali.<br />

L’avviso <strong>di</strong> addebito, quin<strong>di</strong><br />

potrà essere opposto davanti al<br />

Tribunale, in funzione <strong>di</strong> Giu<strong>di</strong>ce<br />

del lavoro, tramite legale, nella<br />

cui circoscrizione ricade la Sede<br />

Inps che lo ha emesso, entro 40<br />

giorni dall’avvenuta notifica. Va<br />

inoltre ricordato che, in forza <strong>di</strong><br />

quanto previsto dall’articolo 24,<br />

comma 6, del decreto legislativo<br />

n° 46/1999, è possibile fare<br />

ricorso al giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> opposizione<br />

contro il ruolo per motivi inerenti il<br />

merito della pretesa contributiva,<br />

come regolato dagli articolo 442<br />

e seguenti del c.p.c. Il giu<strong>di</strong>ce<br />

del lavoro, nel corso del giu<strong>di</strong>zio<br />

<strong>di</strong> 1° grado, su richiesta motivata<br />

del ricorrente, può sospendere<br />

l’esecuzione del ruolo per gravi<br />

motivi.


PAG. 16 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Guida pratica me<strong>di</strong>zione liti civili e commerciali<br />

Oggetto della me<strong>di</strong>azione:<br />

Ogni controversia civile e<br />

commerciale relativa a <strong>di</strong>ritti<br />

<strong>di</strong>sponibili (non è ammessa nel<br />

campo penale o nel caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti<br />

in<strong>di</strong>sponibili ( es. <strong>di</strong>ritto alla salute,<br />

status <strong>di</strong> famiglia, <strong>di</strong>ritto agli<br />

alimenti, <strong>di</strong>ritti della personalità<br />

ecc.);<br />

Informativa Obbligatoria:<br />

L'avvocato deve informare<br />

per iscritto il cliente, all'atto<br />

del conferimento dell'incarico,<br />

pena l'annullabilità dello stesso<br />

contratto, della possibilità <strong>di</strong> a<strong>di</strong>re<br />

alla procedura <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione.<br />

Tale documento informativo<br />

deve essere <strong>alle</strong>gato agli atti del<br />

giu<strong>di</strong>zio;<br />

Controversie che prevedono<br />

la procedura <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione<br />

obbligatoria:<br />

A far data dal 20.03.2011 per<br />

le seguenti materie la procedura<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione sarà con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

proce<strong>di</strong>bilità alla causa or<strong>di</strong>naria:<br />

Condominio - Diritti reali -<br />

Divisione - Successioni ere<strong>di</strong>tarie<br />

- Patti <strong>di</strong> famiglia - Locazione-<br />

Comodato - Affitto <strong>di</strong> aziende -<br />

Risarcimento del danno derivante<br />

dalla circolazione <strong>di</strong> veicoli e<br />

natanti - Risarcimento del danno<br />

derivante da responsabilità<br />

me<strong>di</strong>ca e da <strong>di</strong>ffamazione con<br />

mezzo della stampa o con altro<br />

mezzo <strong>di</strong> pubblicità - Contratti<br />

assicurativi, bancari e finanziari;<br />

RAPPORTO CON IL<br />

PROCESSO GIUDIZIARIO:<br />

La Me<strong>di</strong>azione non preclude<br />

in ogni caso la concessione <strong>di</strong><br />

provve<strong>di</strong>menti urgenti e cautelari<br />

e la trascrizione della domanda<br />

giu<strong>di</strong>ziale (questo per offrire una<br />

tutela ampia <strong>alle</strong> parti).<br />

LA MEDIAZIONE DI CUI<br />

ALL'ART. 5 DLGS. 28-2010 NON<br />

SI APPLICA NEI SEGUENTI<br />

CASI:<br />

Il tentativo obbligatorio <strong>di</strong><br />

conciliazione e su invito del<br />

giu<strong>di</strong>ce non si applica all’azione<br />

civile nel processo penale (art. 5.4)<br />

e ai proce<strong>di</strong>menti: per ingiunzione<br />

(fino alla pronuncia delle istanze<br />

<strong>di</strong> concessione e sospensione<br />

della provvisoria esecuzione);<br />

per convalida <strong>di</strong> licenza o sfratto<br />

(fino al mutamento del rito ex art<br />

667 c.p.c.); possessori (fino alla<br />

pronuncia dei provve<strong>di</strong>menti ex<br />

art. 703 c. 3 c.p.c.); <strong>di</strong> opposizione<br />

o incidentali <strong>di</strong> cognizione<br />

nell’esecuzione forzata; in camera<br />

<strong>di</strong> consiglio;<br />

COME SI SvOLGE LA<br />

PROCEDURA DI MEDIAZIONE:<br />

1. Presentazione della relativa<br />

domanda me<strong>di</strong>ante il deposito<br />

<strong>di</strong> un'apposita istanza presso<br />

un Organismo <strong>di</strong> Conciliazione<br />

iscritto nel registro presso il<br />

ministero della Giustizia; entro 15<br />

gg. viene nominato il Me<strong>di</strong>atore;<br />

2. Comunicazione della<br />

domanda <strong>di</strong> conciliazione <strong>alle</strong><br />

altre parti (questo produce<br />

effetti sia per quanto riguarda<br />

la prescrizione e per una sola<br />

volta per quanto riguarda la<br />

decadenza);<br />

3. Il proce<strong>di</strong>mento non è<br />

soggetto a formalismi: si svolge<br />

secondo il regolamento <strong>di</strong><br />

procedura dell'Organismo coperto<br />

dalla più assoluta riservatezza<br />

sotto il controllo <strong>di</strong> un soggetto<br />

scrive<br />

Celeste Vivenzi<br />

Me<strong>di</strong>azione<br />

FOCUS<br />

terzo imparziale e neutrale<br />

nella figura del Me<strong>di</strong>atore (Per<br />

me<strong>di</strong>azione si intende l’attività,<br />

comunque denominata, svolta da<br />

un terzo imparziale e finalizzata<br />

ad assistere due o più soggetti<br />

sia nella ricerca <strong>di</strong> un accordo<br />

amichevole per la composizione<br />

<strong>di</strong> una controversia, sia nella<br />

formulazione <strong>di</strong> una proposta per<br />

la risoluzione della stessa. La<br />

conciliazione è la composizione <strong>di</strong><br />

una controversia a seguito dello<br />

svolgimento della me<strong>di</strong>azione;<br />

4) Mancata partecipazione<br />

delle parti:<br />

Dalla mancata partecipazione<br />

senza giustificato motivo alla<br />

me<strong>di</strong>azione il giu<strong>di</strong>ce può<br />

desumere argomenti <strong>di</strong> prova<br />

nel successivo giu<strong>di</strong>zio ai sensi<br />

dell’articolo 116, secondo comma,<br />

del c.p.c. (non partecipare<br />

potrebbe significare <strong>di</strong> avere<br />

torto);<br />

5) Durata della me<strong>di</strong>azione:<br />

Il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione<br />

ha una durata massima in ogni<br />

caso non superiore a quattro mesi<br />

dal deposito della domanda;<br />

6) Indennità dovute d<strong>alle</strong> parti:<br />

Le indennità e i criteri <strong>di</strong> calcolo<br />

sono determinati da apposite<br />

tabelle approvate dal Ministero;<br />

7) Incentivi fiscali:


PAG. 17 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Tutti gli atti, documenti e<br />

provve<strong>di</strong>menti sono esenti<br />

dall’imposta <strong>di</strong> bollo e da ogni<br />

tassa <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> qualsiasi specie<br />

e natura. Il verbale <strong>di</strong> accordo è<br />

esente dall’imposta <strong>di</strong> registro<br />

entro il limite <strong>di</strong> valore <strong>di</strong> 50.000<br />

euro;<br />

8) Cre<strong>di</strong>to d’imposta:<br />

Alle parti che corrispondono<br />

l’indennità prevista è riconosciuto<br />

un cre<strong>di</strong>to d’imposta fino a<br />

500 euro ciascuna. In caso <strong>di</strong><br />

insuccesso della me<strong>di</strong>azione il<br />

cre<strong>di</strong>to d’imposta è ridotto della<br />

metà (tale cre<strong>di</strong>to si usufruirà<br />

nella <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti<br />

delle parti);<br />

9) Verbale <strong>di</strong> accordo:<br />

Se è raggiunto un accordo,<br />

il me<strong>di</strong>atore forma processo<br />

verbale al quale è <strong>alle</strong>gato il testo<br />

dell’accordo medesimo. Il verbale<br />

<strong>di</strong> accordo può <strong>di</strong>venire titolo<br />

esecutivo per l’espropriazione<br />

forzata, per l’esecuzione in forma<br />

specifica e per l’iscrizione <strong>di</strong><br />

ipoteca giu<strong>di</strong>ziale;<br />

10) Proposta in caso <strong>di</strong><br />

insuccesso:<br />

Se l’accordo non è raggiunto,<br />

il me<strong>di</strong>atore può formulare una<br />

proposta <strong>di</strong> conciliazione se<br />

richiesto da entrambe le parti o<br />

se lo ritiene opportuno (Le parti<br />

hanno 7 giorni <strong>di</strong> tempo per<br />

accettarla o rifiutarla a mezzo<br />

atto scritto); I regolamenti degli<br />

Organismi <strong>di</strong> conciliazione<br />

possono limitare la proposta del<br />

Me<strong>di</strong>atore solo in presenza della<br />

richiesta specifica <strong>di</strong> entrambe le<br />

parti e prevedere inoltre che la<br />

proposta possa essere fatta da<br />

altro Me<strong>di</strong>atore;<br />

11) Impatto sulle spese<br />

processuali:<br />

Alla parte che ha rifiutato la<br />

proposta del me<strong>di</strong>atore, anche<br />

se vittoriosa, il giu<strong>di</strong>ce può<br />

addossare talune conseguenze<br />

economiche del processo:<br />

- Quando il provve<strong>di</strong>mento che<br />

definisce il giu<strong>di</strong>zio corrisponde<br />

interamente al contenuto della<br />

proposta, il giu<strong>di</strong>ce esclude la<br />

ripetizione delle spese sostenute<br />

della parte vincitrice che ha rifiutato<br />

la proposta, riferibili al periodo<br />

successivo alla formulazione della<br />

stessa, e la condanna al rimborso<br />

delle spese sostenute dalla parte<br />

soccombente relative allo stesso<br />

periodo, nonché al versamento<br />

all'entrata del bilancio dello Stato<br />

<strong>di</strong> un'ulteriore somma <strong>di</strong> importo<br />

corrispondente al contributo<br />

unificato dovuto;<br />

- Quando il provve<strong>di</strong>mento<br />

che definisce il giu<strong>di</strong>zio non<br />

corrisponde interamente al<br />

contenuto della proposta, il<br />

giu<strong>di</strong>ce, se ricorrono gravi<br />

ed eccezionali ragioni, può<br />

non<strong>di</strong>meno escludere la ripetizione<br />

delle spese sostenute dalla<br />

parte vincitrice per l'indennità'<br />

corrisposta al me<strong>di</strong>atore e per il<br />

compenso dovuto all'esperto.<br />

I PRINCIPALI vANTAGGI<br />

DELLA MEDIAZIONE<br />

Il ricorso alla procedura<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione garantisce la<br />

definitiva risoluzione della lite<br />

nella grande maggioranza<br />

dei casi. Inoltre, se gestita da<br />

me<strong>di</strong>atori appositamente formati<br />

ed esperti la procedura offre i<br />

seguenti vantaggi:<br />

Tempi rapi<strong>di</strong><br />

Uno dei principali benefici<br />

offerti dalla me<strong>di</strong>azione<br />

è la possibilità <strong>di</strong> gestire<br />

autonomamente il processo <strong>di</strong><br />

risoluzione della controversia,<br />

mantenendone il controllo. La<br />

procedura <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione è<br />

avviata nei tempi concordati tra<br />

le parti e l’organismo, e non può<br />

durare complessivamente oltre 4<br />

mesi. Nella prassi, gli incontri <strong>di</strong><br />

me<strong>di</strong>azione che durano più <strong>di</strong> uno<br />

o due giorni sono assai rari;<br />

Costi contenuti e preve<strong>di</strong>bili<br />

Di pari passo con il<br />

contenimento dei tempi va anche<br />

quello dei costi. Poiché gli incontri<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione vengono fissati<br />

per perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> tempo predefiniti,<br />

e le indennità complessive sono<br />

predeterminate (e sottoposte per<br />

legge a controllo ministeriale),<br />

FOCUS<br />

i costi della procedura sono<br />

sempre anche preve<strong>di</strong>bili;<br />

Controllo sul risultato<br />

Le parti, non il me<strong>di</strong>atore,<br />

stabiliscono i contenuti dell’accordo.<br />

Diversamente dal processo<br />

e dall’arbitrato, pertanto, non vi è il<br />

rischio <strong>di</strong> una decisione avversa ;<br />

Attenzione agli interessi reali<br />

La me<strong>di</strong>azione non è legata<br />

al principio della domanda; con<br />

l’aiuto del me<strong>di</strong>atore, le parti<br />

possono pertanto concentrarsi<br />

sui loro interessi e bisogni reali,<br />

e dar vita ad accor<strong>di</strong>, anche<br />

“creativi”, che li sod<strong>di</strong>sfino al<br />

meglio. Non sono infatti rari i casi<br />

in cui l’accordo <strong>di</strong>a vita a un nuovo<br />

contratto che definisce la lite e<br />

<strong>di</strong>sciplina i rapporti futuri ( questo<br />

è praticamente impossibile da<br />

ottenere con il rito giu<strong>di</strong>ziario<br />

or<strong>di</strong>nario volto ad attribuire<br />

torti e ragioni in una procedura<br />

“avversariale" contrad<strong>di</strong>stinta<br />

dalla presenza della parte<br />

vincente e perdente) ;<br />

Riservatezza<br />

Altro vantaggio straor<strong>di</strong>nario<br />

della me<strong>di</strong>azione è il carattere<br />

riservato e confidenziale dell’intera<br />

procedura, come previsto anche<br />

per legge.<br />

Sia le parti e sia il terzo neutrale<br />

sono tenuti a non rivelare alcuna<br />

informazione ottenuta nel corso<br />

della procedura. Allo stesso modo,<br />

il me<strong>di</strong>atore non potrà svelare a<br />

una parte le informazioni ottenute<br />

confidenzialmente dall'altra<br />

durante gli incontri separati<br />

(caucuses), a meno che non sia<br />

stato altrimenti pattuito; Alcune<br />

aziende potrebbero scegliere la<br />

procedura <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>azione spinte<br />

dall'interesse all'anonimato<br />

(ovvero sicurezza <strong>di</strong> non far<br />

sapere ad alcuno nemmeno<br />

l'esistenza della lite stessa);<br />

Mancanza <strong>di</strong> rischio<br />

Le parti possono porre termine<br />

alla me<strong>di</strong>azione in qualsiasi<br />

momento, e ricorrere <strong>alle</strong> forme<br />

tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> risoluzione delle<br />

controversie come previsto dalla<br />

Costituzione agli articoli 11 e 124.


PAG. 18 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Legge stabilità 2011: novità in campo lavoro<br />

Tabella normativa<br />

scrive<br />

Ce. Vi.<br />

FOCUS


PAG. 19 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

DETASSAZIONE E DE-<br />

CONTRIBUZIONE PER IL<br />

REDDITO DA LAvORO. Viene<br />

prevista la detassazione e la<br />

decontribuzione per il contratto <strong>di</strong><br />

produttività ( ovvero per le somme<br />

erogate a seguito <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> o<br />

dallo stesso ccnl per l'incremento<br />

della produttività in relazione<br />

all'andamento e al risultato<br />

economico delle imprese): la<br />

detassazione, prevista per i<br />

lavoratori <strong>di</strong>pendenti, prevede<br />

l'applicazione, fino all'importo <strong>di</strong><br />

euro 6000 lor<strong>di</strong>, <strong>di</strong> un'imposta<br />

sostitutiva pari al 10% (i lavoratori<br />

non devono aver percepito nel<br />

2010 un red<strong>di</strong>to superiore ai 40<br />

mila euro); la decontribuzione<br />

interessa sia i lavoratori che i<br />

datori <strong>di</strong> lavoro e prevede uno<br />

sgravio contributivo in relazione<br />

<strong>alle</strong> somme percepite a titolo<br />

<strong>di</strong> produttività. Per i lavoratori è<br />

prevista la riduzione del contributo<br />

Inps da applicare sulla busta paga<br />

(circa il 10%), mentre per i datori<br />

<strong>di</strong> lavoro è previsto uno sconto<br />

contributivo del 25% nel limite<br />

del 5% della retribuzione totale<br />

percepita dal lavoratore stesso;<br />

per i lavoratori appartenenti ai<br />

settori della sicurezza, <strong>di</strong>fesa e<br />

pubblico soccorso viene prorogato<br />

anche per 2011 la riduzione<br />

dell' irpef e delle ad<strong>di</strong>zionali (i<br />

lavoratori non devono avere un<br />

red<strong>di</strong>to superiore ai 35 mila euro).<br />

PROROGA DELLE ASSUN-<br />

ZIONI AGEvOLATE. Viene<br />

prorogato per tutto il 2011 il<br />

regime agevolato per i datori <strong>di</strong><br />

lavoro che assumono lavoratori<br />

in <strong>di</strong>soccupazione or<strong>di</strong>naria<br />

o speciale e<strong>di</strong>le. Inoltre viene<br />

esteso a tutto il 2011 il regime,<br />

previsto per i lavoratori in<br />

possesso <strong>di</strong> almeno 35 anni <strong>di</strong><br />

contribuzione, che concede la<br />

contribuzione figurativa relativa<br />

Inps: adempimenti previdenziali<br />

Negli ultimi tempi la spinta<br />

che l’Inps sta dando alla<br />

telematizzazione è stata<br />

oggetto <strong>di</strong> molti messaggi e<br />

circolari, lungo quel percorso<br />

<strong>di</strong> smaterializzazione figlio del<br />

processo <strong>di</strong> modernizzazione<br />

della legislazione in materia <strong>di</strong><br />

lavoro sviluppatosi negli ultimi<br />

anni. Processo che ha visto<br />

il graduale abbandono delle<br />

logiche gestionali fondate sul<br />

ricorso ad adempimenti formali a<br />

favore del costante e crescente<br />

sviluppo dell’informatizzazione<br />

(vedasi la nascita del libro unico<br />

del lavoro). Per quanto riguarda<br />

specificamente l’Inps le ultime<br />

decisioni prese dagli organi<br />

<strong>di</strong>rigenti dell’Istituto prevedono<br />

l’utilizzo esclusivo del canale<br />

telematico per la presentazione<br />

delle istanze relative agli specifici<br />

adempimenti. Per i datori <strong>di</strong> lavoro<br />

acquisisce pertanto una particolare<br />

rilevanza, ai fini della possibilità<br />

<strong>di</strong> relazionarsi con l’Istituto,<br />

l’accesso al fascicolo aziendale,<br />

nonché la prossima estensione e<br />

potenziamento delle funzionalità <strong>di</strong><br />

comunicazione bi<strong>di</strong>rezionale con<br />

datori <strong>di</strong> lavoro ed interme<strong>di</strong>ari.<br />

Da qui la necessità <strong>di</strong> chiarire e<br />

precisare ulteriormente le modalità<br />

<strong>di</strong> definizione dei titoli ad operare<br />

in qualità o per conto dei datori<br />

Legge<br />

stabilità<br />

FOCUS<br />

ai perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> lavori a qualifica<br />

ridotta. I datori <strong>di</strong> lavoro, per poter<br />

usufruire delle agevolazioni, non<br />

devono aver compiuto riduzioni <strong>di</strong><br />

personale nei 12 mesi precedenti<br />

aventi per oggetto lavoratori con<br />

la stessa qualifica dei lavoratori<br />

assunti e non devono avere<br />

in atto eventuali sospensione<br />

dell'attività lavorativa. L'incentivo<br />

spetta per le assunzioni a tempo<br />

pieno e indeterminato ed anche<br />

per le trasformazioni dei contratti<br />

<strong>di</strong> lavoro a termine in contratti<br />

<strong>di</strong> lavoro a tempo pieno e<br />

indeterminato.<br />

scrive<br />

David Trotti<br />

<strong>di</strong> lavoro. Come recentemente<br />

affermato dal Ministero del Lavoro<br />

e delle Politiche Sociali, Direzione<br />

Generale per l’attività Ispettiva<br />

(nota 29 aprile 2010, n. 7857), la<br />

crescente informatizzazione dei<br />

principali adempimenti lavoristici e<br />

previdenziali ha rafforzato il ruolo<br />

degli interme<strong>di</strong>ari a ciò abilitati,<br />

che risultano pertanto interlocutori<br />

privilegiati degli enti preposti al<br />

controllo <strong>di</strong> tali adempimenti ed alla<br />

gestione delle conseguenti attività.<br />

Le modalità <strong>di</strong> accesso<br />

all’architettura informatica per i<br />

datori <strong>di</strong> lavoro<br />

Restano confermate, per<br />

quanto riguarda i datori <strong>di</strong> lavoro


PAG. 20 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

che intendano adempiere in<br />

prima persona o per il tramite <strong>di</strong><br />

propri <strong>di</strong>pendenti all’uopo delegati<br />

alla cura degli adempimenti<br />

nei confronti dell’Istituto, le<br />

istruzioni relative al rilascio del<br />

PIN; per coloro che abbiano già<br />

richiesto l’abilitazione al servizio<br />

<strong>di</strong> trasmissione telematica delle<br />

Denunce Aziendali secondo le<br />

modalità attualmente in uso e<br />

che risultano essere inseriti tra i<br />

soggetti collegati all’azienda, nulla<br />

cambia ed essi continueranno ad<br />

operare secondo le modalità finora<br />

in uso, oltre al PIN ricor<strong>di</strong>amo che<br />

è possibile accedere ai servizi<br />

me<strong>di</strong>ante Carta Nazionale dei<br />

Servizi (CNS) rilasciata da una<br />

Pubblica Amministrazione. Per<br />

coloro invece che non sono<br />

ancora titolari <strong>di</strong> un PIN o <strong>di</strong> una<br />

Carta Nazionale dei Servizi (CNS)<br />

vi è la possibilità <strong>di</strong> richiedere<br />

il rilascio del PIN alla sede<br />

competente, compilando il modulo<br />

pre<strong>di</strong>sposto dall’istituto e reperibile<br />

nella sezione modulistica del<br />

sito www.inps.it. Nel caso in cui i<br />

rappresentanti legali dei datori <strong>di</strong><br />

lavoro intendano delegare alla<br />

gestione degli adempimenti nei<br />

confronti dell’Istituto uno o più<br />

lavoratori <strong>di</strong>pendenti, essi dopo<br />

essersi autenticati me<strong>di</strong>ante PIN<br />

o CNS dovranno andare sul<br />

sito e attraverso l’attribuzione<br />

delle sub-abilitazioni autorizzare<br />

i singoli collaboratori ad operare.<br />

Tali sub-abilitazioni potranno<br />

essere effettuate unicamente nei<br />

confronti dei <strong>di</strong>pendenti del datore<br />

<strong>di</strong> lavoro stesso. A decorrere d<strong>alle</strong><br />

denunce contributive relative al<br />

periodo <strong>di</strong> paga “aprile 2011”, il<br />

nuovo sistema <strong>di</strong> deleghe sarà<br />

pienamente a regime e non sarà<br />

più possibile operare in nome e<br />

per conto <strong>di</strong> un datore <strong>di</strong> lavoro se<br />

non da parte del datore <strong>di</strong> lavoro<br />

stesso (persona fisica o legale<br />

rappresentante) o <strong>di</strong> un <strong>di</strong>pendente<br />

appositamente delegato.<br />

Gruppi <strong>di</strong> impresa. Delega a<br />

società del gruppo.<br />

“I gruppi <strong>di</strong> impresa, in<strong>di</strong>viduati<br />

ai sensi dell’articolo 2359 del<br />

co<strong>di</strong>ce civile e del decreto<br />

legislativo 2 aprile 2002, n. 74,<br />

possono delegare lo svolgimento<br />

degli adempimenti <strong>di</strong> cui all’articolo<br />

1 della legge 11 gennaio 1979,<br />

n. 12, alla società capogruppo<br />

per tutte le società controllate e<br />

collegate”, questa a sua volta<br />

può delegare (come affermato<br />

in relazione al libro unico, dal<br />

Vademecum pubblicato dal<br />

Ministero del Lavoro), agli<br />

adempimenti una qualsiasi<br />

società del medesimo gruppo,<br />

rimanendone tuttavia sempre<br />

<strong>di</strong>rettamente responsabile; questo<br />

naturalmente non implica e<br />

non vuol <strong>di</strong>re che lo svolgimento<br />

degli adempimenti ad opera della<br />

società capogruppo o <strong>di</strong> quella<br />

delegata cambia la titolarità<br />

delle obbligazioni contrattuali e<br />

legislative in capo <strong>alle</strong> singole<br />

società datrici <strong>di</strong> lavoro (che<br />

rimangono <strong>di</strong>rettamente responsabili).<br />

Per rendere operativa<br />

la delega sopra descritta, i<br />

rappresentanti legali delle società<br />

deleganti, dopo essersi autenticati<br />

me<strong>di</strong>ante PIN o CNS, dovranno<br />

accedere ai servizi telematici<br />

e, dopo aver scelto la relativa<br />

funzione dovranno in<strong>di</strong>care il<br />

co<strong>di</strong>ce fiscale della società facente<br />

parte del gruppo cui si intende<br />

delegare gli adempimenti nei<br />

confronti dell’Istituto. Tale delega<br />

comporta l’autocertificazione circa<br />

la ricorrenza delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui<br />

all’articolo 2359 del co<strong>di</strong>ce civile.<br />

Questa possibilità oggi non è<br />

operativa, la sua entrata in funzione<br />

sarà comunicata attraverso un<br />

successivo mes-saggio pubblicato<br />

su internet (questo varrà anche per<br />

i consorzi <strong>di</strong> società cooperative <strong>di</strong><br />

cui al paragrafo seguente).<br />

Consorzi <strong>di</strong> società<br />

cooperative. Delega a società<br />

facenti parte del consorzio.<br />

“I consorzi <strong>di</strong> società<br />

cooperative, costituiti ai sensi<br />

dell’articolo 27 del decreto<br />

legislativo del Capo provvisorio<br />

dello Stato 14 <strong>di</strong>cembre 1947,<br />

n. 1577, possono svolgere gli<br />

adempimenti <strong>di</strong> cui all’articolo<br />

1 della legge 11 gennaio 1979,<br />

n. 12, per conto delle società<br />

Adempimenti<br />

previdenziali<br />

FOCUS<br />

consorziate o delegarne l’esecuzione<br />

a una società consorziata.<br />

Tali servizi possono essere<br />

organizzati per il tramite dei<br />

consulenti del lavoro, anche se<br />

<strong>di</strong>pendenti dai predetti consorzi”.<br />

Siamo in un caso analogo a quello<br />

previsto per i gruppi <strong>di</strong> impresa.<br />

Per rendere operativa la delega<br />

sopra descritta, i rappresentanti<br />

legali delle società cooperative,<br />

dopo essersi autenticati me<strong>di</strong>ante<br />

PIN o CNS, dovranno accedere<br />

ai servizi telematici e, dopo<br />

aver scelto la relativa funzione,<br />

dovranno in<strong>di</strong>care il co<strong>di</strong>ce fiscale<br />

della società cooperativa facente<br />

parte del consorzio, cui si intende<br />

delegare gli adempimenti nei<br />

confronti dell’Istituto. Tale delega<br />

comporta l’autocertificazione circa<br />

l’appartenenza al consorzio.<br />

Interme<strong>di</strong>ari incaricati dai<br />

datori <strong>di</strong> lavoro.<br />

Questa è la novità più<br />

significativa in questo contesto<br />

perché la circolare rifacendosi<br />

<strong>alle</strong> posizioni del Ministero del<br />

Lavoro precisa che le attività <strong>di</strong><br />

consulenza e supporto in relazione<br />

agli adempimenti dell’Istituto non<br />

possono che essere effettuate<br />

da coloro che hanno titolo a<br />

legittimare la conformità dei<br />

dati elaborati <strong>alle</strong> <strong>di</strong>sposizioni<br />

<strong>di</strong> legge (come richiamato dal il<br />

Ministero del Lavoro attraverso il<br />

combinato <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> cui all’art.<br />

1, commi 1 e 4, della legge n.<br />

12/1979). Non riportiamo i testi<br />

della legge qui richimati poiché<br />

arcinoti a tutti i colleghi. Pertanto,<br />

non risultano autorizzati alla<br />

pre<strong>di</strong>sposizione e trasmissione<br />

della documentazione relativa<br />

agli adempimenti <strong>di</strong> <strong>previdenza</strong><br />

ed assistenza sociale né i Centri<br />

<strong>di</strong> elaborazione dati (CED) - in<br />

quanto, essi possono effettuare


PAG. 21 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

“esclusivamente” attività esecutive<br />

e <strong>di</strong> servizio, quali le mere<br />

operazioni <strong>di</strong> calcolo e stampa dei<br />

dati retributivi nonché le attività<br />

strumentali ed accessorie - né<br />

quei soggetti - quali i tributaristi e<br />

gli esperti tributaristi, i consulenti<br />

fiscali, i revisori contabili -<br />

che possono svolgere solo<br />

adempimenti <strong>di</strong> natura fiscale. In<br />

relazione a tali soggetti risultano<br />

pertanto superate le istruzioni<br />

già impartite. Al fine <strong>di</strong> avere<br />

una più precisa identificazione<br />

degli interme<strong>di</strong>ari abilitati ad<br />

operare, l’Inps ha pre<strong>di</strong>sposto<br />

un sistema <strong>di</strong> profilazione degli<br />

stessi. I consulenti del lavoro<br />

e gli altri professionisti elencati<br />

all’articolo 1, comma 1, della legge<br />

12 saranno abilitati ad operare<br />

con identificazione personale,<br />

sulla base dell’interscambio <strong>di</strong><br />

informazioni con gli albi nazionali<br />

<strong>di</strong> riferimento, con cui sono<br />

già vigenti, o in fase <strong>di</strong> stipula,<br />

convenzioni. Per quanto riguarda<br />

i servizi o centri <strong>di</strong> assistenza<br />

fiscale istituiti d<strong>alle</strong> associazioni <strong>di</strong><br />

categoria delle imprese artigiane<br />

e delle altre piccole imprese<br />

(articolo 1, comma 4, della legge<br />

12), sarà pre<strong>di</strong>sposta - sulla base<br />

dell’identificazione operata dalla<br />

relative associazioni nazionali -<br />

una profilazione <strong>di</strong> struttura, alla<br />

cui abilitazione saranno quin<strong>di</strong><br />

associati uno o più soggetti<br />

responsabili. I professionisti abilitati<br />

ad operare ed i responsabili <strong>di</strong><br />

struttura, identificati nel modo<br />

sopra descritto, potranno accedere<br />

ai servizi on line dell’Istituto previa<br />

autenticazione me<strong>di</strong>ante Carta<br />

Nazionale dei Servizi (CNS) o<br />

PIN rilasciato dall’Istituto. Qualora<br />

siano già dotati <strong>di</strong> PIN potranno<br />

continuare ad operare con quello<br />

già in uso. Per i professionisti<br />

ed i responsabili <strong>di</strong> struttura che<br />

risultino avere un PIN non abilitato<br />

ad operare per i servizi aziendali<br />

sarà in automatico effettuata tale<br />

abilitazione. I professionisti e i<br />

responsabili <strong>di</strong> servizi o centri <strong>di</strong><br />

assistenza fiscale istituiti d<strong>alle</strong><br />

associazioni <strong>di</strong> categoria non<br />

ancora titolari <strong>di</strong> un PIN o <strong>di</strong> una<br />

Carta Nazionale dei Servizi (CNS)<br />

potranno richiedere il rilascio<br />

del PIN alla sede competente,<br />

compilando l’apposito.<br />

Gli interme<strong>di</strong>ari autorizzati<br />

ai sensi della legge n. 12/1979,<br />

in<strong>di</strong>viduati secondo le predette<br />

modalità, potranno operare in<br />

nome e per conto dei datori <strong>di</strong><br />

lavoro sulla base <strong>di</strong> apposite<br />

deleghe rese per iscritto dal<br />

delegante, utilizzando il modulo<br />

appositamente pre<strong>di</strong>sposto.<br />

quello che dobbiamo fare<br />

per la profilazione.<br />

1- accedere me<strong>di</strong>ante Carta<br />

Nazionale dei Servizi (CNS) o PIN<br />

rilasciato dall'Istituto alla gestione<br />

deleghe <strong>di</strong>sponibile sul sito internet<br />

dell'Istituto, nelle sezione "servizi<br />

per le aziende e i consulenti";<br />

2- riempire il testo della delega<br />

con i dati propri e del delegante;<br />

3- termianata la compilazione,<br />

stampare la delega perché possa<br />

essere sottoscritta dal delegante;<br />

4- in un momento successivo<br />

validare la delega, <strong>di</strong>chiarando,<br />

sotto la propria responsabilità<br />

l'avvenuta sottoscrizione da parte<br />

del delegante; 5- custo<strong>di</strong>re presso<br />

<strong>di</strong> sè la delega, unitamente ad una<br />

fotocopia <strong>di</strong> un valido documento<br />

i idetità del delegante, per tutto il<br />

periodo <strong>di</strong> vigenza della stessa,<br />

nonché nei 5 anni successivi, e ad<br />

esibirla a richiesta<br />

Qualora gli interme<strong>di</strong>ari<br />

intendano delegare uno o più dei<br />

propri lavoratori <strong>di</strong>pendenti alla<br />

gestione degli adempimenti nei<br />

confronti dell’Istituto, dovranno<br />

utilizzare l’apposita applicazione<br />

per l’attribuzione delle subabilitazioni<br />

ad operare. Tali subabilitazioni<br />

potranno essere<br />

effettuate unicamente nei confronti<br />

dei <strong>di</strong>pendenti dell’interme<strong>di</strong>ario.<br />

Tempistica.<br />

Durante la prima fase del<br />

nuovo sistema sarà comunque<br />

possibile inviare i flussi UniEmens<br />

secondo il sistema attualmente in<br />

uso. A decorrere d<strong>alle</strong> denunce<br />

contributive relative al periodo <strong>di</strong><br />

paga “aprile 2011”, il nuovo sistema<br />

<strong>di</strong> deleghe sarà pienamente a<br />

regime e non sarà più possibile<br />

FOCUS<br />

operare in nome e per conto <strong>di</strong> un<br />

datore <strong>di</strong> lavoro in assenza <strong>di</strong> una<br />

delle sottoelencate con<strong>di</strong>zioni: a)<br />

datore <strong>di</strong> lavoro (persona fisica o<br />

rappresentante legale <strong>di</strong> società);<br />

b) <strong>di</strong>pendente abilitato dal datore<br />

<strong>di</strong> lavoro; c) società appartenente<br />

al gruppo (o <strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> tale<br />

società appositamente abilitato),<br />

in base alla delega attribuita; d)<br />

società cooperativa appartenente<br />

al consorzio, in base alla delega<br />

attribuita; e) interme<strong>di</strong>ario autorizzato<br />

ai sensi della legge 12/1979,<br />

munito <strong>di</strong> delega espressa da<br />

parte del datore <strong>di</strong> lavoro. In tutti<br />

i casi sopra descritti, le persone<br />

incaricate dovranno ovviamente<br />

autenticarsi con il proprio PIN o<br />

CNS.<br />

Datori <strong>di</strong> lavoro agricoli.<br />

I criteri operativi descritti nei<br />

punti precedenti saranno applicati<br />

anche nei confronti dei datori<br />

<strong>di</strong> lavoro che assumono operai<br />

agricoli. Con riferimento ai soli<br />

adempimenti relativi agli stessi<br />

datori <strong>di</strong> lavoro agricoli, ed in<br />

relazione <strong>alle</strong> sole aziende da<br />

essi amministrate, sono soggetti<br />

abilitati alla cura degli adempimenti<br />

in materia <strong>di</strong> lavoro, <strong>previdenza</strong><br />

ed assistenza sociale anche i<br />

professionisti iscritti agli albi dei<br />

periti agrari e degli agrotecnici. Da<br />

tenere presente che anche nel<br />

caso <strong>di</strong> datori <strong>di</strong> lavoro agricoli, non<br />

sono autorizzati <strong>alle</strong> sopracitate<br />

attività né i Centri <strong>di</strong> elaborazione<br />

dati (CED) né quei soggetti (quali<br />

i tributaristi e gli esperti tributaristi,<br />

i consulenti fiscali, i revisori<br />

contabili) che possono svolgere<br />

solo adempimenti <strong>di</strong> natura fiscale.<br />

Nelle more del rilascio della<br />

procedura <strong>di</strong> gestione deleghe<br />

che interesserà la generalità<br />

dei soggetti continueranno ad<br />

applicarsi le normali procedure<br />

<strong>di</strong> abilitazione previste per lo<br />

specifico settore. Sarà comunque<br />

consentito anche <strong>alle</strong> Associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria dei datori <strong>di</strong> lavoro<br />

abilitati alla cura degli adempimenti<br />

in materia <strong>di</strong> lavoro, <strong>previdenza</strong> ed<br />

assistenza sociale, <strong>di</strong> utilizzare il<br />

sistema delle sub-abilitazioni nei<br />

confronti dei propri <strong>di</strong>pendenti.


PAG. 22 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Benefici sgravi L. 223/91, lavoratore<br />

prima in mobilità poi assunto<br />

con contratto a termine.<br />

Deve essere nuovamente assunto,<br />

dopo i canonici sei mesi,<br />

può usufruire dei benefici previsti?<br />

QUESITO<br />

QUESITI<br />

a cura <strong>di</strong><br />

Paola Diana Onder<br />

Coor<strong>di</strong>natrice Centro Stu<strong>di</strong><br />

Nazionale <strong>Ancl</strong><br />

Caso:<br />

- Lavoratore iscritto nelle liste <strong>di</strong> mobilità dal 01/05/2009 ai sensi art. 24 L. 223/91 (con indennità) a seguito<br />

<strong>di</strong> licenziamento collettivo effettuato dalla stessa <strong>di</strong>tta che intenderà riassumerlo;<br />

- La <strong>di</strong>tta che l’ha posto in mobilità lo riassume con contratto a termine il 01/07/2009 (solo dopo due mesi)<br />

senza naturalmente usufruire <strong>di</strong> alcun sgravio (stante quanto <strong>di</strong>sposto dal comma 4 bis art. 8 L.223/91).<br />

- Il contratto a termine si protrae fino al 30/09/2009 (quin<strong>di</strong> per tre mesi) dopo<strong>di</strong>ché cessa;<br />

- Il 15/01/2010 viene nuovamente riassunto (a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> ulteriori 3 mesi e 15 giorni dall’ultimo rapporto a<br />

termine ma anche a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> mesi 8 mesi e 14 giorni dalla prima collocazione in mobilità) questa volta ai<br />

sensi della L.223/91 art. 8 comma 2 (quin<strong>di</strong> con sgravio).<br />

Domanda:<br />

- Può l’azienda usufruire dell’agevolazione contributiva <strong>di</strong> cui alla L.223/91 art 8 comma 2 per la sola<br />

seconda assunzione (vale a <strong>di</strong>re dal 15/01/2010 in avanti) secondo i dettami normativi all’uopo previsti (che<br />

per brevità in questa sede ometto) essendo pienamente decorsi i sei mesi originari (<strong>di</strong> cui al comma 4 bis del<br />

medesimo articolo) dalla collocazione in mobilità?<br />

(...4-bis. Il <strong>di</strong>ritto ai benefici economici <strong>di</strong> cui ai commi precedenti è escluso con riferimento a quei lavoratori<br />

che siano stati collocati in mobilità, nei sei mesi precedenti, da parte <strong>di</strong> impresa dello stesso o <strong>di</strong>verso settore <strong>di</strong><br />

attività che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli<br />

dell'impresa che assume, ovvero risulta con quest'ultima in rapporto <strong>di</strong> collegamento o controllo. L'impresa<br />

che assume <strong>di</strong>chiara, sotto la propria responsabilità, all'atto della richiesta <strong>di</strong> avviamento, che non ricorrono<br />

le menzionate con<strong>di</strong>zioni ostative (1).<br />

Naturalmente mi permetto <strong>di</strong> aggiungere una mia personale valutazione e cioè che, il senso del comma 4°


PAG. 23 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

QUESITI<br />

è quello <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong> agevolare in genere le aziende le cui assunzioni siano comunque effettuate a ridosso<br />

della messa in mobilità (quin<strong>di</strong> prima dei sei mesi, ve<strong>di</strong> peraltro anche quanto stabilito in tema <strong>di</strong> obblighi del<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> precedenza)e non anche, forse sbagliando a questo punto, <strong>di</strong> stabilire un periodo minimo <strong>di</strong> franchigia<br />

peraltro mobile (appunto sei mesi mobili) anche in capo al lavoratore. Così facendo infatti, si sposterebbe<br />

impropriamente l’onere sul medesimo lavoratore che quin<strong>di</strong>, anziché favorirlo sempre e comunque nella<br />

ricollocazione anche dopo sei mesi fissi (decorsi cioè i primi sei mesi dove conserva comunque l’obbligo <strong>di</strong><br />

precedenza nelle assunzioni successive al licenziamento, per i ben noti motivi) ad<strong>di</strong>rittura lo si danneggerebbe<br />

rispetto ad altro <strong>di</strong>pendente (parimenti licenziato e posto in mobilità dalla medesima <strong>di</strong>tta ma non riassunto<br />

nei sei mesi successivi) per il solo fatto <strong>di</strong> essere stato, appunto, già oggetto <strong>di</strong> una ricollocazione nei sei mesi<br />

dal licenziamento. Come <strong>di</strong>re, alla <strong>di</strong>tta per la stipula del secondo contratto a termine converrebbe <strong>di</strong> più (da<br />

un punto <strong>di</strong> vista economico contributivo) assumere un altro suo ex- lavoratore piuttosto che lo stesso già<br />

oggetto <strong>di</strong> un contratto a termine nei sei mesi dal licenziamento (avendo peraltro terminato il periodo minimo<br />

d’osservanza dell’obbligo <strong>di</strong> precedenza).<br />

Soluzione proposta<br />

A mio avviso si, poiché i sei mesi minimi previsti dall’art 8 comma 4 bis (quale con<strong>di</strong>zione ostativa anche<br />

per il caso in esame) vanno riferiti alla sola data <strong>di</strong> collocazione in mobilità (quin<strong>di</strong> come <strong>di</strong>re termine fisso);<br />

Risposta dell’Inps<br />

No, poiché la con<strong>di</strong>zione dei sei mesi <strong>di</strong> cui all’art. 8 comma 4 bis va intesa non come termine fisso bensì<br />

mobile, vale a <strong>di</strong>re che eventuali precedenti assunzioni effettuate dalla medesima <strong>di</strong>tta per il medesimo<br />

lavoratore (come nel caso in esame) prima <strong>di</strong> quella che si vorrebbe ritenere agevolata, fanno automaticamente<br />

spostare in avanti il termine ultimo e minimo previsto. Nel nostro caso, a detta Inps, dal 01/05/2009 (data <strong>di</strong><br />

messa in mobilità) i sei mesi sarebbero originariamente scaduti il 31/10/2009 ma, avendo la medesima <strong>di</strong>tta<br />

stipulato un contratto a termine dal 01/07/2009 al 30/09/2009 (per 3 mesi e quin<strong>di</strong> prima del 31/10/2009) lo<br />

stesso termine minimo dei sei mesi non potrà che essere sod<strong>di</strong>sfatto dopo il 31/01/2010 (vale a <strong>di</strong>re 3 mesi<br />

dopo appunto la data originaria) e quin<strong>di</strong> per soli 15 giorni (nel caso in esame) non risulta sod<strong>di</strong>sfatta la<br />

con<strong>di</strong>zione ostativa.<br />

RISPOSTA Esperto:<br />

Antonio Stella<br />

Ai fini dell’analisi propedeutica al riscontro<br />

richiesto in merito al quesito formulato è opportuna<br />

un’attenta lettura della norma <strong>di</strong> riferimento che recita<br />

testualmente: "4-bis. Il <strong>di</strong>ritto ai benefici economici<br />

<strong>di</strong> cui ai commi precedenti è escluso con riferimento<br />

a quei lavoratori che siano stati collocati in mobilità,<br />

nei sei mesi precedenti, da parte <strong>di</strong> impresa dello<br />

stesso o <strong>di</strong>verso settore <strong>di</strong> attività che, al momento<br />

del licenziamento, presenta assetti proprietari<br />

sostanzialmente coincidenti con quelli dell'impresa<br />

che assume, ovvero risulta con quest'ultima in<br />

rapporto <strong>di</strong> collegamento o controllo. L'impresa che<br />

assume <strong>di</strong>chiara, sotto la propria responsabilità,<br />

all'atto della richiesta <strong>di</strong> avviamento, che non<br />

ricorrono le menzionate con<strong>di</strong>zioni ostative".<br />

In merito all’interpretazione dell’espressione<br />

“nei sei mesi precedenti”, non risultano prese <strong>di</strong><br />

posizione ufficiali da parte dell’Istituto. Da quanto<br />

verificato per le vie brevi la posizione a favore<br />

del termine fisso ovvero mobile evidenziata nel<br />

quesito trova un’interpretazione non omogenea a<br />

livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinte se<strong>di</strong> provinciali. Oggettivamente<br />

l’analisi del testo della norma non offre particolari<br />

spunti a favore della posizione espressa dall’INPS<br />

nell’ambito del caso affrontato dal collega, anche<br />

se un’interpretazione in tal senso, considerata la<br />

ratio del comma 4 bis, troverebbe argomentazione<br />

nel possibile utilizzo in chiave elusiva del <strong>di</strong>sposto<br />

normativo. E’ palese, in tal senso, come a fronte <strong>di</strong><br />

un contratto <strong>di</strong> lavoro a tempo determinato stipulato<br />

strumentalmente solo qualche giorno dopo la<br />

risoluzione del rapporto per procedura <strong>di</strong> mobilità,<br />

scadente al 6° mese successivo rispetto alla data <strong>di</strong><br />

risoluzione del rapporto <strong>di</strong> lavoro originario, il datore<br />

<strong>di</strong> lavoro potrebbe attivare, trascorsi il termine <strong>di</strong><br />

10 giorni previsto dalla normativa dei contratti a<br />

tempo determinato, un nuovo contratto soggetto<br />

ad agevolazioni contributive. Il tutto mantenendo,<br />

<strong>di</strong> fatto, una continuità nel rapporto <strong>di</strong> lavoro con<br />

il collaboratore. Alla luce <strong>di</strong> quanto evidenziato<br />

l’unica soluzione per affrontare il caso concreto<br />

prospettato rimane il ricorso in via amministrativa<br />

pur con le incertezze a livello <strong>di</strong> riscontro già sopra<br />

evidenziate.


PAG. 24 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Sanzioni Legge 133/2008<br />

e Legge 4/1953,<br />

sono in contrasto<br />

e quin<strong>di</strong> non applicabili entrambi?<br />

QUESITO<br />

QUESITI<br />

Si sottopone alla vostra attenzione la questione riguardante l'applicazione delle sanzioni comminate<br />

dalla DPL in occasione delle visite ispettive. Qualora vengano riscontrate irregolarità sul cedolino (es.<br />

straor<strong>di</strong>nario non pagato) l'ispettore applica la sanzione prevista per la violazione del libro unico <strong>di</strong> cui<br />

art. 39 comma 1 e 2 del DL 112/2008 convertito in Legge 133/2008.<br />

Inoltre viene comminata anche la sanzione prevista dalla Legge 4/1953 per il cedolino paga non<br />

conforme irrogata nella misura <strong>di</strong> 125,00 euro. Le perplessità insorte sono relative a questa ultima<br />

sanzione in quanto a mio modo <strong>di</strong> vedere non dovrebbe essere applicata perché assorbita da quella<br />

prevista per il Libro Unico (si precisa che il sistema adottata per la tenuta del Libro Unico è a sezioni<br />

separate cioè sezione presenze e sezione retributiva).<br />

RISPOSTA Esperto:<br />

Renzo La Costa<br />

Il comma 5 dell’art. 39 del decreto legge<br />

112/08 convertito in Legge 133/08, <strong>di</strong>sporre<br />

che “Con la consegna al lavoratore <strong>di</strong> copia<br />

delle scritturazioni effettuate nel libro unico del<br />

lavoro il datore <strong>di</strong> lavoro adempie agli obblighi<br />

<strong>di</strong> cui alla legge 5 gennaio 1953, n. 4 "tiene<br />

sostanzialmente in vita e quin<strong>di</strong> perfettamente<br />

vigente la richiamata norma del 1953. Ne<br />

consegue che essendo accertate le irregolarità<br />

nel prospetto paga, si realizza anche la violazione<br />

dei contenuti prescritti dalla richiamata L. 4/53<br />

con applicazione della relativa sanzione.<br />

Tale sanzione amministrativa è infatti<br />

stabilita dall’art. 5, Legge, 05-01-1953, nr. 4,<br />

così come sostituito dall’art. 10, D.Lgs., 19-12-<br />

1994, nr. 758, e quintuplicata dall’art. 1, comma<br />

1177, Legge, 27-12-2006, nr. 296, nell’importo,<br />

per ciascun lavoratore interessato, da €. 125 ad<br />

€. 770 . L’operato della Dpl a riguardo, appare<br />

corretto.


PAG. 25 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Portale anclsu.com, aggiornato<br />

con le convenzioni 2011<br />

Teleconsul E<strong>di</strong>tore, Wolter Kluwer - In<strong>di</strong>citalia,<br />

ZP+ - Magnacarta<br />

Aggiornato con le<br />

convenzioni per il 2011 il portale<br />

ufficiale dell'Associazione<br />

Nazionale Consulenti del Lavoro<br />

- Sindacato Unitario www.<br />

anclsu.com. Rinnovati, infatti, gli<br />

accor<strong>di</strong> con Teleconsul E<strong>di</strong>tore<br />

e Wolters Kluwer - In<strong>di</strong>citalia.<br />

Stipulato, invece, un nuovo<br />

accordo con ZP+ per quanto<br />

riguarda il marchio Magnacarta.<br />

Tutte sono consultabili<br />

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al 2011 l'accordo secondo il quale<br />

L’<strong>Ancl</strong> si impegna a <strong>di</strong>ffondere<br />

tra i propri associati i prodotti<br />

e<strong>di</strong>toriali, software e servizi<br />

commercializzati da Teleconsul<br />

secondo le agevolazioni stabilite<br />

tra lo stesso e<strong>di</strong>tore e il <strong>sindacato</strong>.<br />

L'<strong>alle</strong>gato A riporta il listino dei<br />

vari prodotti, che sarà applicato<br />

solo per contratti con durata<br />

triennale o quinquennale. Come<br />

già evidenziato lo scorso anno,<br />

<strong>di</strong>stinzione tra gli utenti iscritti<br />

<strong>Ancl</strong> e gli utenti nuovi iscritti <strong>Ancl</strong>.<br />

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CAD e <strong>di</strong>gitPA e componente<br />

Advisory board ANORC.


PAG. 26 - E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

OSTUNI MARINA (BR) - 25 febbraio 2011<br />

La Contrattualizzazione<br />

delle Prestazioni della Bilateralitá<br />

nel settore dell´Artigianato<br />

CONvEGNO REGIONALE<br />

organizzato da: <strong>Ancl</strong> - Cr Puglia<br />

Ente Bilaterale Artigianato Pugliese<br />

data: venerdì 25 febbraio 2011 d<strong>alle</strong> ore 9:00<br />

<strong>alle</strong> ore 13:30 presso il Grand Hotel Masseria<br />

“SANTA LUCIA” - S.S. 379 km 23,5 uscita<br />

Costa Merlata - Ostuni Marina (Br)<br />

tema: La Contrattualizzazione delle Prestazioni<br />

della Bilateralità nel settore dell’Artigianato<br />

MANTOVA - 28 febbraio 2011<br />

I contratti flessibili e le assunzioni<br />

incentivate: le novitá introdotte dal<br />

Collegato Lavoro<br />

CONvEGNO<br />

organizzato da: <strong>Ancl</strong> - UP Mantova<br />

Consiglio Provinciale dell’Or<strong>di</strong>ne dei Consulenti<br />

del Lavoro <strong>di</strong> Mantova<br />

data: lunedì 28 febbraio 2011 d<strong>alle</strong> ore 14:00<br />

<strong>alle</strong> ore 18:30 presso l'Hotel Cristallo via Cisa<br />

1/E Cerese <strong>di</strong> Virgilio (MN)<br />

tema: I contratti flessibili e le assunzioni<br />

incentivate: le novità introdotte dal Collegato<br />

Lavoro<br />

EVENTI<br />

GALLARATE (VA) - 25 febbraio 2011<br />

Lavoro autonomo, come gestirlo?<br />

La flessibilitá reale<br />

CONvEGNO<br />

organizzato da: <strong>Ancl</strong> - SU<br />

Centro Stu<strong>di</strong> Nazionale <strong>Ancl</strong> - SU<br />

<strong>Ancl</strong> - UP Varese<br />

data: venerdì 25 febbraio 2011 d<strong>alle</strong> ore 14,00<br />

presso la sala convegni Istituto Alaisianum - via<br />

S..Luigi Gonzaga, n. 8 - Gallarate (VA)<br />

tema: - Lavoro autonomo, come gestirlo?<br />

- La flessibilità reale<br />

SOLBIATE OLONA (VA) - 2 marzo 2011<br />

Legge <strong>di</strong> stabilitá e novitá IVA<br />

CONvEGNO<br />

organizzato da: <strong>Ancl</strong> - CR Veneto<br />

Convegno regionale<br />

data: mercoledì 2 marzo 2011 presso il centro<br />

convegni Hotel Le Robinie - Solbiate Olona (Va)<br />

tema: Legge <strong>di</strong> stabilità e novità IVA


Ultima- E<strong>di</strong>zione del 22 febbraio - n. 29 - III del 2011<br />

Dirigenti e se<strong>di</strong> Associazione Nazionale<br />

Consulenti del Lavoro Sindacato Unitario<br />

GIUNTA ESECUTIVA NAZIONALE<br />

Da chi è composta la Giunta<br />

CONSIGLIO NAZIONALE<br />

Da chi è composto il Consiglio<br />

CHI SIAMO<br />

Presidente Francesco Longobar<strong>di</strong> - Vice Segretario Generale Nazionale Vicario Stefano Sassara - Vice<br />

Segretario Generale Nazionale Franco Dolli - Segretario Tesoriere Giammaria Monticelli - Segretario<br />

Amministrativo Guido Sciacca - Coor<strong>di</strong>natore Centro Stu<strong>di</strong> Paola Diana Onder<br />

ALTRI COMPONENTI GIUNTA ESECUTIVA<br />

Tutti i componenti della Giunta<br />

Clau<strong>di</strong>o Baldassari, Giovanni Besio, Adele Borelli, Marina Canavesio, Nestore D’Alessandro,<br />

Roberto Morini, Danilo Notarnicola, Leonardo Pascazio, Roberto Sartore, Rossano Zanella,<br />

Collegio Nazionale Sindaci Revisori<br />

Dario Montanaro (presidente), Renato Boscutti e Giovanni Gherzi (revisori)<br />

Collegio Nazionale Probiviri<br />

Patrizia Gagliar<strong>di</strong> (presidente), Luciano Ognissanti e Andrea Pozzatti (probiviri)<br />

Consiglieri <strong>di</strong> estrazione congressuale<br />

Agostini Walter, Alborno Mario, Arteritano Pasquale, Baldassari Clau<strong>di</strong>o, Besio Giovanni, Biscarini Paolo,<br />

Borelli Adele, Bravi Bruno, Bruno Luciana, Canavesio Marina, Cocchi Maria Rosaria, Cocorullo Fernando,<br />

D’Alessandro Nestore, D’Angelo Franco, De Febe Giulia, Della Bianca Giuliana, Di Paolo Mauro, Dolli Franco,<br />

Eleonori Guglielmo R., Faggiotto Clau<strong>di</strong>o, Fanfani Antonio, Formentin Giovanna, Furlan Debora,<br />

Giacomin Antonietta, Giarola Zeno, Granata Annamaria, Graziano Alessandro, Izzo Alfonso, Maffiotti<br />

Manuela, Mirtoni Annamaria, Monticelli Giammaria, Morini Roberto, Nicoli Loredana, Notarnicola Danilo,<br />

Onder Paola Diana, Paone Luca Andrea, Pascazio Leonardo, Pasquini Roberto, Piceci Roberto, Rama<br />

Valeria, Rota Porta Alessandro, Sanna Mauro, Sartore Roberto, Sassara Stefano, Schiavello Antonio,<br />

Sciacca Guido, Scoglio Stefania, Sighinolfi Roberta, Sp<strong>alle</strong>tti Antonella, Tonegutti Stefano, Umbaldo<br />

Massimiliano, Vannicola Enrico, Zanella Rossano, Zeppi Leonardo, Zimmile Calogero<br />

PRESIDENTI CONSIGLI REGIONALI ANCL<br />

I presidenti dei Consigli Regionali dell'Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro<br />

Crocifisso Baldari (Puglia), Elisabetta Battistella (prov. aut. Bolzano), Pier Luigi Begliuomini (V<strong>alle</strong><br />

d'Aosta), Alessandro Bonzio (Veneto), Filippo Carrozzo (Piemonte), Galileo Casimiro (Molise), Giuseppe<br />

Corrias (Sardegna), Giulio Dapelo (Liguria), Nicola De Laurentis (Abruzzo), Maria Rosaria Cocchi<br />

(Lombar<strong>di</strong>a), Anna Maria Granata (Campania), Giovanna Manca (Basilicata), Carlo Marcucci (Marche),<br />

Pasquale Mazzuca (Calabria), Luca Piscaglia (Emilia Romagna), Paolo Rossi (Lazio),<br />

Nunzio Scribano (Sicilia), Alessandro Signorini (Toscana), Marinella Tinonin<br />

(Friuli Venezia Giulia), Bruno Toniolatti (Umbria), Mauro Zanella (prov. aut. Trento).

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