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I nuovi sommergib<strong>il</strong>i della Camorra<br />

Giovani stranieri corrieri di droga per trenta euro al giorno<br />

di Francesco Heigel<br />

Succede a <strong>Napoli</strong>. Dove la camorra sa tenere<br />

<strong>il</strong> passo con i tempi e, purtroppo sempre<br />

più spesso, fa perdere, seppure per brevi<br />

periodi, le proprie tracce ed <strong>il</strong> proprio modo<br />

di operare.<br />

Dopo la pubblicazione di Gomorra a lungo si<br />

è parlato della figura dei “sommergib<strong>il</strong>i”. Uomini<br />

piuttosto in là con gli anni, spesso insospettab<strong>il</strong>i,<br />

a cui si affidava <strong>il</strong> compito di<br />

consegnare le “mesate” alle famiglie degli aff<strong>il</strong>iati<br />

di questo o di quell’altro clan, temporaneamente<br />

“impegnati“ a scontare la<br />

propria pena.<br />

Una sorta di “reddito di cittadinanza” assegnato<br />

ed erogato dall’anti-stato. Ma è cosa<br />

nota che quando si parla troppo di un meccanismo,<br />

non passa tempo che “o sistema”,<br />

trova un’alternativa.<br />

Questa volta a pagarne le conseguenze sono<br />

ragazzini, stranieri e senza futuro. Sempre più<br />

<strong>il</strong> popolo dell’arrangiarsi si frammista ai tanti<br />

immigrati che popolano i bassi-monolocali<br />

dei vicoli di <strong>Napoli</strong>.<br />

Un degrado diffuso ed un livello d’integrazione<br />

scarsissimo rendono <strong>il</strong> terreno fert<strong>il</strong>e<br />

all’<strong>il</strong>legalità, fac<strong>il</strong>itandone <strong>il</strong> d<strong>il</strong>agarsi tra le nostre<br />

strade. E se <strong>il</strong> governo sembra non avere<br />

ancora intuito appieno quale risorsa rappresentino<br />

gli immigrati, a pensarci è la camorra.<br />

E’ di questi ultimi mesi la notizia del reclutamento<br />

di “scugnizzi” stranieri che vengono<br />

impiegati per <strong>il</strong> trasporto di “denaro sporco”.<br />

A volte sostituendosi alla figura dei sommergib<strong>il</strong>i<br />

vecchia maniera. Sempre più spesso, ed<br />

in maniera preoccupante, nei “passaggi di<br />

mano” dei proventi delle partite di droga. Le<br />

“basi”, o punti di smistamento sono parecchi<br />

nella città. Di qui la droga viene consegnata,<br />

in piccole dosi, a quelli che possono essere<br />

considerati i “venditori al dettaglio”.<br />

Un sistema per ridurre al minimo la perdita<br />

economica in caso di blitz delle forze dell’ordine.<br />

La camorra ha deciso, quindi, di non cedere.<br />

Ut<strong>il</strong>izzando ragazzini stranieri appena<br />

maggiorenni , fa viaggiare in posti “sicuri”<br />

ogni tre, quattro ore <strong>il</strong> raccolto dell’azione di<br />

spaccio.<br />

Territorio<br />

La dinamica è semplice. Ce la racconta Miguel,<br />

diciassette anni, un irregolare che per<br />

vivere fa <strong>il</strong> sommergib<strong>il</strong>e. Opera nella zona<br />

della stazione centrale di <strong>Napoli</strong>. Il suo turno<br />

inizia alle 20 precise . Passeggia per corso Garibaldi,<br />

poi scompare ingoiato da un vicolo,<br />

esce pochi minuti dopo con aria distratta. In<br />

realtà <strong>il</strong> suo carico è di circa 1000 euro, provento<br />

di poco meno di quattro ore di spaccio.<br />

Poche centinaia di metri e scompare di<br />

nuovo. Il vicolo stavolta lo risputa in pochi secondi:<br />

ha effettuato la sua consegna, <strong>il</strong> danaro<br />

è al sicuro.<br />

Non ci sono “chiamate”, avvertimenti od allarmi.<br />

Miguel passa inosservato con <strong>il</strong> suo<br />

viso da uomo-bambino. Appena sente la proposta<br />

di un gelato accetta di buon grado. Gli<br />

chiediamo se ha paura a fare questo “lavoro”.<br />

Risponde: “No, fino a che tiro diritto.<br />

Ma se non torno con <strong>il</strong> carico, allora sì che ho<br />

paura”. Una pausa di s<strong>il</strong>enzio – si guarda una<br />

bruciatura di sigaretta sul braccio – e aggiunge:<br />

“Paura di morire”.<br />

Se ti prende la polizia, che succede?<br />

“Beh, mi trattengono. Non ho droga, solo<br />

soldi, mi danno <strong>il</strong> foglio di via e sono libero”.<br />

Dice di voler smettere, ma forse sa anche lui<br />

che è solo un’<strong>il</strong>lusione. Gli chiediamo se ha<br />

mai pensato di fuggire con uno di questi carichi,<br />

di spostarsi altrove, provando altre<br />

strade. “Sanno dove abito. E poi, tre o quattro<br />

anni ancora e poi smetto”.<br />

Miguel è arrivato in Italia con una valigia di<br />

speranza, credendo di trovare un lavoro. Oggi<br />

fa <strong>il</strong> sommergib<strong>il</strong>e, forse domani la camorra lo<br />

inghiottirà del tutto o forse tornerà nel suo<br />

Paese. Ieri era un corriere, stasera tornerà con<br />

le sue scarpe a divorare l’asfalto per dimenticare<br />

la paura,.Il domani? Chissà. Per ora, mentre<br />

gusta <strong>il</strong> gelato, sembra solo un ragazzino<br />

qualsiasi, un sorriso solare che vede <strong>il</strong> nostro<br />

sud punta estrema del suo nord.<br />

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