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stire i mercati della frutta sull’asse Lazio -<br />

Campania - Calabria - Sic<strong>il</strong>ia. Con l’imposizione<br />

delle ditte di autotrasporto e i prezzi d’<br />

acquisto ai produttori. Una denuncia già fatta<br />

negli anni Sessanta dal f<strong>il</strong>m di Rosi :”La sfida”,<br />

con la storia di Pascalone ‘e Nola e di Pupetta<br />

Maresca. Non è cambiato niente, anzi la situazione<br />

si è aggravata col patto fra le cosche.<br />

La moglie del boss Salvino Madonia condannata<br />

a dieci anni<br />

Maria Angela Di Trapani, moglie del boss palermitano<br />

Salvino Madonia, k<strong>il</strong>ler dell’imprenditore<br />

Libero Grasso, è stata condannata<br />

a 10 anni per associazione mafiosa. La Di Trapani,<br />

definita dai pentiti “un vero uomo<br />

d’onore”, venne arrestata nel 2008. La donna<br />

era ritenuta anche in grado di condizionare le<br />

nomine dei vertici dei mandamenti mafiosi.<br />

La Regione Toscana vuole acquistare azienda<br />

agricola confiscata ai mafiosi<br />

Fra i 23 beni confiscati alla mafia in Toscana<br />

c’è anche un’azienda agricola in località Suvignano,<br />

nel comune di Monteroni d’Arbia, in<br />

provincia di Siena. La Regione Toscana ha intenzione<br />

di partecipare all’asta se gli immob<strong>il</strong>i<br />

saranno ceduti. C’è anche un albergo di<br />

Montecatini e un podere a Massa Cozz<strong>il</strong>e, in<br />

provincia di Pistoia, appartenuto al clan Nuvoletta.<br />

B<strong>il</strong>ancio di un decennio di sangue<br />

Antonio Calabrò, autore di “Cuore di cactus”<br />

(Sellerio Editore) è direttore Affari Istituzionali<br />

e Culturali della Pirelli. Calabrò, palermitano,<br />

fa una denuncia spietata dei crimini<br />

della mafia nella sua città. “Nella prima metà<br />

degli anni Ottanta – scrive – erano stati più o<br />

meno m<strong>il</strong>le i morti ammazzati. Una metà assassinati<br />

per strada e altri cinquecento uccisi<br />

dalla “lupara bianca”, sequestrati e uccisi in<br />

s<strong>il</strong>enzio, come svanitii nel nulla.Mentre altrove<br />

<strong>il</strong> terrorismo rosso e nero si avviava<br />

verso <strong>il</strong> tramonto; mentre M<strong>il</strong>ano si preparava<br />

a diventare la “M<strong>il</strong>ano da bere”, noi, a<br />

Palermo, ci preparavamo a morire”.<br />

Un tatuaggio di Lavezzi e l’omicidio è servito<br />

Una foto di Lavezzi, risultata poi truccata, in<br />

cui <strong>il</strong> popolare giocatore del <strong>Napoli</strong> mostrava<br />

un tatuaggio e usata come messaggio pubblicitario<br />

dal tatuatore, ha scatenato la gelosia<br />

professionale di un collega e tutto è finito in<br />

tragedia, con la morte del “taroccatore”.<br />

Brevi<br />

Geppi Serra, presidente dell’Associazione Tatuatori<br />

italiani, si dice stupito che la tragedia<br />

non sia scoppiata precedentemente. Secondo<br />

Serra, ci sono troppi d<strong>il</strong>ettanti che, per<br />

100 euro e un’attrezzatura poco efficiente, si<br />

danno a questo mestiere.<br />

Vecchiette spacciano a Caivano<br />

Vengono reclutate fra anziane particolarmente<br />

bisognose e vedove di camorra alcune<br />

collaboratrici che operano a Caivano. Il compenso<br />

si aggira ai 10 euro per cinque o sei ore<br />

di lavoro al giorno, Così i clan camorristici<br />

hanno pensato di mettere in piedi una specie<br />

di welfare, reclutando in ambienti dove le<br />

condizioni economiche sono far le più disastrate.<br />

Parte civ<strong>il</strong>e per la compagna del romeno ucciso<br />

Venne ucciso da un proiett<strong>il</strong>e vagante durante<br />

un raid della camorra alla stazione di<br />

Montesanto della ferrovia Cumana. La sua<br />

compagna si è costituita parte civ<strong>il</strong>e nel procedimento<br />

penale a carico di tre dei presunto<br />

componenti del commando che, un criminale<br />

atto dimostrativo, avevano dato vita ad una<br />

sparatoria micidiale. Petru Birlandeanu rimase<br />

a terra, senza vita. A partire dal 24<br />

maggio, inizierà <strong>il</strong> processo a carico degli imputati<br />

Marco Ricci, Maurizio e Salvatore<br />

Forte.<br />

Al via “Scampia Trip Project<br />

Un’ iniziativa nata per abbattere lo stereotipo<br />

negativo legato al territorio di Secondigliano<br />

e offrire al quartiere della periferia<br />

napoletana un volto nuovo. Il progetto, organizzato<br />

dalle associazioni di volontariato<br />

Resistenza, Terra Mia, Spazio cosmico, Legambiente<br />

Circolo La Gru, e patrocinato dall’VIII<br />

Municipalità del Comune di <strong>Napoli</strong> e<br />

dall’associazione Libera contro le Mafie, prevede<br />

l’attivazione di percorsi formativi, laboratori<br />

di legalità, seminari e tante altre<br />

attività rivolte ai giovani del territorio.<br />

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