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“Iounatogarossa?DifendosololaCostuzione”<br />

Il procuratore Paolo Mancuso risponde a chi lo aacca<br />

di Rosario Pastore<br />

Procuratore Mancuso, a che punto è la lotta<br />

alla criminalità organizzata? Sono stati fatti<br />

passi avanti?<br />

Se per passi avanti si intende attività di repressione<br />

e di controllo, sicuramente sì. Ormai di<br />

queste organizzazioni si conosce tutto, sono<br />

state colpite in maniera intensissima, <strong>il</strong> numero<br />

degli arresti è enorme. Se invece vuole sapere<br />

se siamo più vicini alla scomparsa o per lo meno<br />

ad un ridimensionamento serio, credo che la risposta<br />

debba essere negativa. Purtroppo, non è<br />

con la sola repressione che si può vincere questa<br />

battaglia.<br />

Il fenomeno della collusione fra politica e camorra<br />

è ancora preoccupante?<br />

Da quello che riesco a vedere siamo in una fase<br />

in cui la politica è estremamente debole, mentre<br />

invece ha assunto centralità, con un’inversione<br />

rispetto a qualche decennio fa, <strong>il</strong> mondo degli<br />

affari.<br />

Oggi c’è una politica spesso subalterna al mondo<br />

degli affari, <strong>il</strong> quale è molto più permeab<strong>il</strong>e della<br />

politica da parte delle organizzazioni mafiose. La<br />

criminalità organizzata ha come suo obiettivo <strong>il</strong><br />

controllo degli affari. Il rapporto fra imprenditoria<br />

e criminalità è praticamente fisiologico. Se attraverso<br />

gli affari, la mafia riesce ad arrivare alla<br />

politica, quest’ultima è molto più esposta alle inf<strong>il</strong>trazioni,<br />

alle collusioni, alle cointeressenze, alle<br />

interferenze dell’organizzazione criminale.<br />

Da magistrato si è occupato di inchieste clamorose,<br />

come quella sul clan Nuvoletta e<br />

quella che coinvolse, dieci anni dopo, alcuni<br />

esponenti della vecchia DC.<br />

L’inchiesta Nuvoletta nacque senza collaboratori<br />

di giustizia per un approfondimento su alcuni<br />

settori dell’imprenditoria. A Marano erano<br />

stati costruiti interi quartieri, con forti finanziamenti,<br />

agevolati impropriamente dal Banco di<br />

<strong>Napoli</strong>, su raccomandazioni che venivano proprio<br />

dalla politica. Nuvoletta era in quel periodo<br />

uno snodo cruciale nel mondo della camorra,<br />

era mediatore fra <strong>il</strong> gruppo dei Cutolo e quello<br />

degli Alfieri. Alla fine, questo ruolo non gli fu più<br />

possib<strong>il</strong>e e ricevette botte dagli uni e dagli altri.<br />

Fu un’indagine che ci portò direttamente al<br />

cuore del sistema messo in piedi in occasione<br />

46<br />

Interviste<br />

“La riforma della giustizia<br />

costringerà al disimpegno<br />

molti magistrati. Si tratta<br />

di un'amministrazione che<br />

non mi interessa”<br />

del terremoto. Sto parlando della costituzione<br />

di cartelli che controllavano <strong>il</strong> movimento terra<br />

e la produzione di calcestruzzo, due settori di cui<br />

gli imprenditori che lavoravano nella costruzione<br />

non potevano proprio fare a meno. Attraverso<br />

questo monopolio, si arrivò ad individuare i settori<br />

della politica che avevano avuto un ruolo in<br />

questi affari.<br />

Cosa scoprì invece sulla DC?<br />

L’altra inchiesta, che ci portò all’individuazione<br />

del sistema camorra- affari- imprenditoria politica,<br />

invece, nacque dalla collaborazione di personaggi<br />

di primissimo piano del mondo<br />

criminale come Pasquale Galasso e lo stesso Carmine<br />

Alfieri. Scoprimmo un sistema di alleanze<br />

che si era sv<strong>il</strong>uppato anzitutto nei paesi della<br />

provincia di <strong>Napoli</strong> e in cui, alla vecchia clientela<br />

democristiana, si era sovrapposto un controllo<br />

delle tessere e quindi delle sezioni della DC, ossia<br />

delle espressioni locali di questo mondo da parte<br />

della camorra. Qualcuno che veniva dal cuore<br />

stesso del sistema di potere democristiano, Alfredo<br />

Vito, ce lo spiegò ampiamente. Vito assunse<br />

un atteggiamento collaborativo nei<br />

confronti sia dei reati di natura amministrativa<br />

sia di natura camorristica. Quel sistema per anni<br />

ha funzionato, creando un apparato dirigente<br />

dal quale, ancora oggi, stentiamo a liberarci.<br />

La legge per la lotta alla criminalità organizzata<br />

riusale a trentotto anni fa. Va aggiornata?<br />

Credo che l’armamentario a nostra disposizione<br />

sia sufficiente. Sono venute meno le risorse. Di<br />

uomini e di mezzi. Le forze di Polizia sono in uno<br />

stato di assoluto abbandono. Sono stati tagliati<br />

anche settori fondamentali come l’informatica.

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