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Genchi,sospesodalserviziorischialadestuzione
“WhynotavrebbepotutoriscriverelastoriadellasecondaRepubblica”
di Maa di Cola
Gioacchino Genchi, presentazione del libro presso l’associazione Officine Creave di Sapri
E’ stato descritto come un Grande Fratello.
O meglio un grande orecchio, che come
Echelon il satellite spia americano tutto
ascoltava e tutto registrava. Contro di lui ha
tuonato il presidente del consiglio in persona
accusandolo di “aver intercettato in
Italia milioni di cittadini”. Erano i tempi dell’inchiesta
why not? di De Magistris e il
vice-questore aggiunto Gioacchino Genchi
finiva nell’occhio del ciclone. Da consulente
delle procure, per indagini delicatissime
come le stragi di mafia del ‘90, i crac Cirio e
Parmalat, il caso Dell’utri, lo spionaggio Telecom,
aveva cumulato un archivio sterminato
di telefonate di politici, imprenditori,
magistrati, vip.
Sospeso dalla polizia?
Quell’inchiesta avrebbe potuto riscrivere la
storia della seconda repubblica, sostiene
Genchi, che oggi è di nuovo nel mirino. è
stato sottoposto a una nuova sospensione
dal servizio. Tra i motivi del provvedimento,
avere definito, in un incontro pubblico dell’
IDV, “una pantomima” l’episodio del rinvenimento
della microspia nello studio privato
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Interviste
dell’on. Silvio Berlusconi (risalente al 1996).
Genchi si difende attaccando: “Ho chiamato
in causa, nelle mie deduzioni, lo stesso On.
Roberto Maroni, oggi Ministro degli Interni,
che, in un lancio ANSA dell’ 11 ottobre 1996,
dichiarò proprio al riguardo: Le microspie
vengono usate solo nei film di James Bond.
Secondo me la microspia nello studio di Berlusconi
è stata messa o da Berlusconi stesso
o da qualcuno dei suoi per fargli fare la figura
della vittima”(fonte ANSA)”.
Il Ministro ha deciso, quindi, di destituire
un funzionario di Polizia per avere sostenuto
la sua stessa tesi in merito alla
stessa medesima situazione riguardo alla
medesima persona: Il Presidente del Consiglio!
Vorrei comprendere se si sta conducendo
una battaglia contro di me oppure
questo è il normale corso della Giustizia; il
provvedimento notificatomi, tra le altre
cose a firma del Capo della Polizia e non,
come di consueto, a firma del Ministro degli
interni, mi imputa una serie di responsabilità
assurde, non ultima quella di avere
svolto il mio incarico di consulente esterno,