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“Dalle ‘ndrine di Rosarno agli<br />

appaltipubblici,isintomidella<br />

nascita della quinta mafia<br />

italiana”<br />

Secondo <strong>il</strong> rapporto semestrale della Dia (direzione<br />

investigativa antimafia), “l’andamento<br />

delle segnalazioni sul sistema SDI di<br />

fatti-reato ex art. 416 bis codice penale, fa<br />

notare una notevole diminuzione delle denunce<br />

di tali fattispecie delittuose nella regione.<br />

L’interpretazione di questo trend, da<br />

leggere sinergicamente con gli andamenti dei<br />

dati delle associazioni a delinquere non connotate<br />

da prof<strong>il</strong>i mafiosi, deve tenere in adeguato<br />

conto <strong>il</strong> positivo risultato storico di una<br />

incisiva attività delle Forze di polizia nel corso<br />

degli anni, <strong>il</strong> cui risultato giudiziario ha conseguito<br />

la detenzione di molti elementi apicali<br />

dei maggiori gruppi criminali”. I controlli<br />

di polizia, carabinieri e guardia di finanza,<br />

hanno di molto limitato l’attività criminale<br />

della Sacra Corona Unita, anche se l’ultima<br />

operazione r<strong>il</strong>evante in tema di repressione<br />

delle mafia pugliese risale a circa 15 anni fa.<br />

Inchieste<br />

Nel 1995 circa 1700 uomini dell’esercito sono<br />

stati impiegati nell’ “Operazione Salento” per<br />

<strong>il</strong> controllo del territorio, con 1650 posti di osservazione<br />

e 2700 persone identificate. Un<br />

intervento che definito radicale, ma che purtroppo<br />

non ha avuto seguito, dando la possib<strong>il</strong>ità<br />

ai gruppi criminali di riorganizzarsi e di<br />

espandersi anche alle regioni vicine. In Bas<strong>il</strong>icata,<br />

trova quindi terreno fert<strong>il</strong>e Giovanni Cosentino,<br />

uomo legato alle ‘ndrine calabresi di<br />

Rosarno. Cosentino riprende l’idea dello<br />

‘ndranghetista Don Saru dei Mammoliti di<br />

mettere le mani sulla Lucania, gestendo appalti,<br />

lavori pubblici e traffici <strong>il</strong>leciti. Proprio<br />

con l’inchiesta Iena 2, condotta dal pubblico<br />

ministero di Potenza Vincenzo Montemurro,<br />

è emerso lo strano caso del’appalto all’Ospedale<br />

San Carlo, appalto vinto da una<br />

ditta campana, legata ai clan della camorra,<br />

e gestito direttamente da esponenti della<br />

mala lucana. La procura antimafia di Potenza<br />

continua le sue indagini nella speranza di fare<br />

luce e smantellare quella che si candida a essere<br />

la quinta mafia italiana, i Bas<strong>il</strong>ischi.<br />

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