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“Polemica a M<strong>il</strong>ano sul<br />

rischio malavita. Il prefeo<br />

Lombardi: quì la mafia non<br />

esiste. Caselli risponde: le<br />

indagini confermano <strong>il</strong><br />

contrario. Intanto<strong>il</strong>Comune<br />

cancella l’anmafia”<br />

prevenire e monitorare possib<strong>il</strong>i inf<strong>il</strong>trazioni<br />

mafiose a M<strong>il</strong>ano in vista di grandi eventi e<br />

opere pubbliche. Se poi, invece, qualcuno sostiene<br />

che la mafia non esiste, occorre allora<br />

che si metta d’accordo con <strong>il</strong> ministero. Perché<br />

evidentemente qualcuno dei due sbaglia”.<br />

2015: Odissea Expo<br />

Il tempo corre e la ‘ndrangheta sa muoversi<br />

con anticipo. Nelle agendine dei boss si riempiono<br />

gli spazi con i nomi dei politici da agganciare<br />

e degli imprenditori da usare come<br />

faccia pulita in vista dell’Expo 2015: oltre 20<br />

m<strong>il</strong>iardi di euro d’investimento solo in infrastrutture<br />

Un evento internazionale che movimenterà<br />

presenze e relazioni, ma anche<br />

ingenti quantità di risorse sulle quali è prevedib<strong>il</strong>e<br />

che le organizzazioni criminali abbiano<br />

già puntato gli occhi. La macchina organizzativa<br />

del crimine è già al lavoro per fare incetta<br />

di terreni agricoli o di aree dimesse nella zona<br />

a nord di M<strong>il</strong>ano. Lotti pronti a ottenere un<br />

cambio di destinazione d’uso da sfruttare per<br />

costruire a costi lievitati.<br />

Un allarme ribadito anche in una recente relazione<br />

del magistrato Roberto Pennisi della<br />

Direzione nazionale antimafia: “Oggi la<br />

‘ndrangheta è diventata una multinazionale<br />

del crimine - si legge nel documento - Una<br />

vera e propria mafia imprenditrice capace di<br />

imporre agli operatori economici, anche in<br />

Lombardia, la sua presenza. Il tutto attraverso<br />

intimidazioni, danneggiamenti, roghi<br />

sui cantieri, incendi di vetture di concorrenti<br />

o di pubblici amministratori, minacce a mano<br />

armata, imposizione di un sovrapprezzo nei<br />

lavori di scavo, potendo così contare sulla<br />

conseguente condizione di assoggettamento<br />

e di omertà della generalità dei cittadini”. Il<br />

fine giustifica i mezzi insomma: quello che<br />

Inchieste<br />

conta è riuscire a ottenere per sé <strong>il</strong> boccone<br />

più succulento.<br />

“Al centro nord la mafia c’è – ci ha spiegato<br />

Luigi De Magistris, ex magistrato ora eurodeputato<br />

dell’Italia dei Valori - Va contrastata soprattutto<br />

quella mafia che è penetrata<br />

nell’economia, nella finanza, nella politica e<br />

nelle istituzioni: la vera linfa vitale per la mafia<br />

di tipo tradizionale. Bisogna far si che i magistrati<br />

e le forze dell’ordine – ha continuato dal<br />

retro del palco della manifestazione m<strong>il</strong>anese<br />

di Libera - vengano messi in condizione di lavorare<br />

non facendo leggi a ostacolo, non cancellando<br />

le intercettazioni telefoniche e non<br />

interferendo sulle attività della magistratura.<br />

E’ molto semplice: bisogna consentire a chi è<br />

preposto a contrastare <strong>il</strong> crimine, soprattutto<br />

questo che è così pericoloso, di lavorare bene<br />

e con efficacia”.<br />

Intanto anche sul fronte istituzionale si ci organizza<br />

per tempo, ma con alterne fortune. Il<br />

26 maggio del 2009, infatti, <strong>il</strong> Consiglio comunale<br />

di M<strong>il</strong>ano approva a maggioranza una delibera<br />

che revoca la nascita di una<br />

Commissione antimafia cittadina a soli 2 mesi<br />

dal voto all’unanimità con <strong>il</strong> quale era stata<br />

costituita. Uno stop che segna la scomparsa<br />

di uno strumento pensato per approfondire <strong>il</strong><br />

peso della presenza mafiosa sul territorio, e<br />

per avanzare proposte di intervento proprio<br />

alla vig<strong>il</strong>ia delle grandi opere connesse all’Expo.<br />

La palla passa di livello. A muoversi ora<br />

è <strong>il</strong> ministero dell’Interno che, <strong>il</strong> 14 gennaio<br />

2010, insedia presso la prefettura di M<strong>il</strong>ano <strong>il</strong><br />

Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza<br />

delle grandi opere. Al suo fianco anche<br />

<strong>il</strong> Gruppo interforze centrale per l’Expo 2015<br />

(Gicex): un team di lavoro composto da rappresentanti<br />

di tutte le forze di polizia esperti<br />

nel contrasto alle inf<strong>il</strong>trazioni mafiose nelle<br />

opere pubbliche. Staremo a vedere se sarà la<br />

scelta più efficace. L’allarme c’è e sembra essere<br />

percepito anche al di fuori dei confini nazionali.<br />

Al punto che anche l’Fbi americana<br />

avrebbe consigliato una capatina tra M<strong>il</strong>ano e<br />

Buccinasco al celebre scrittore di spy story,<br />

Frederick Forsyth, alla ricerca di spunti per un<br />

romanzo su ‘ndrangheta e traffico di cocaina.<br />

La realtà supererà la fantasia?<br />

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