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anesi, romeni, rom collaborano attivamente<br />

con la criminalità italiana spartendosi<br />

proventi e territori. Allo stato attuale, queste<br />

convivono senza conflitti tra di loro, sovrapponendosi,<br />

praticando qualunque tipo<br />

di attività <strong>il</strong>lecita: spaccio di stupefacenti,<br />

prostituzione, estorsione, usura, smaltimento<br />

dei rifiuti tossici. In definitiva: tutto<br />

ciò che è altamente redditizio. Tranne qualche<br />

rara eccezione, esiste una forte stab<strong>il</strong>ità<br />

tra le varie organizzazioni presenti sul territorio<br />

laziale. Secondo la Dia e la Procura di<br />

Roma sarebbero oltre venti le ‘ndrine presenti<br />

nel Lazio impegnate nel riciclaggio dei<br />

capitali. Negli ultimi anni, la ‘ndrangheta si è<br />

sempre più attestata nel territorio sia per avviare<br />

attività commerciali e finanziarie in<br />

grado di riciclare capitali, sia per aumentare<br />

<strong>il</strong> volume dei guadagni con <strong>il</strong> gioco d’azzardo,<br />

le estorsioni, l’usura e traffico di droga. Oltre<br />

al sud pontino una delle città più colpite è<br />

appunto la Capitale. Oltre al settore della ristorazione<br />

e ai supermercati, le mani delle<br />

cosche sono arrivate fino all’affare del momento:<br />

i centri commerciali. Il rapporto ha<br />

documentato altresì che nella capitale ci sarebero<br />

6S inf<strong>il</strong>trazioni mafiose che dominano<br />

la scena e si suddividono così: al Flaminio<br />

operano 5 ‘ndrine (Morabito, Bruzzaniti, Palamara,<br />

Speranza e Scriva) a S. Bas<strong>il</strong>io la<br />

‘ndrina Sergi-Marando, ad Ostia c’è la Camorra<br />

e Cosa Nostra, a Ciampino e Centocelle<br />

la Camorra del clan Senese, i ben<br />

conosciuti Casamonica dediti in particolare<br />

all’usura all’Appio Tuscolano e alla Borghesiana,<br />

<strong>il</strong> clan Ierinò. Oltre all’onnipresente<br />

clan dei Casalesi che nel basso Lazio, anche<br />

per ragioni geografiche, mantiene cospicui<br />

interessi.<br />

“Una riunione ad hoc del Comitato provinciale<br />

per l’ordine e la sicurezza sarà richiesta<br />

Inchieste<br />

per analizzare l’inf<strong>il</strong>trazione della criminalità<br />

organizzata nel territorio romano”. E’ quanto<br />

ci anticipa <strong>il</strong> Presidente della Provincia di<br />

Roma, Nicola Zingaretti, che così mostra di<br />

condividere analisi e preoccupazioni dell’associazione.<br />

Sotto <strong>il</strong> giogo delle mafie anche Velletri e in<br />

particolare i Castelli Romani, con esponenti<br />

legati alla banda della Magliana ed alla<br />

Camorra campana.<br />

“L’analisi storica del fenomeno – spiega<br />

Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di CO-<br />

DICI - ci porta a dire che i clan storici non<br />

sembrano più avere basi strategiche nella Capitale,<br />

ma hanno sv<strong>il</strong>uppato la loro presenza<br />

nelle aree dei Castelli dove, chiaramente,<br />

hanno anche <strong>il</strong> controllo del territorio. Per<br />

questo parliamo di “funzione strategica” dei<br />

Castelli Romani. Ma grazie alle numerose<br />

operazioni delle forze dell’ordine e degli interventi<br />

dello Stato è stato inflitto un duro<br />

colpo alle organizzazioni criminali ed in particolare<br />

al clan dei casalesi“. Nel mirino delle<br />

forze dell’ordine anche le organizzazioni legate<br />

alla storica banda della Magliana, dedita<br />

in particolare al riciclaggio e all’usura. Oggi<br />

assistiamo così ad un cambiamento del contesto<br />

di azione e, molto probab<strong>il</strong>mente, si assisterà<br />

ad un riassetto all’interno del clan.<br />

Il dossier dedicato a Roma e al Lazio è aggiornato<br />

con i dati del numero verde antiusura<br />

della Provincia. Il 2009 ha registrato un<br />

aumento dei contatti quantificab<strong>il</strong>e nel 23,24<br />

per cento; <strong>il</strong> 51,37 per cento dei contatti ha<br />

tra 26 e i 45 anni, con un incremento rispetto<br />

al 2008 del 23,7 per cento.<br />

“Il Numero Verde Antiusura - commenta l’Assessore<br />

provinciale alla Tutela del Consumatore<br />

e Lotta all’Usura, Serena Visintin - è uno<br />

degli strumenti per la conoscenza e la prevenzione<br />

dell’usura sul territorio provinciale.<br />

Ad esso nell’ultimo anno abbiamo affiancato<br />

<strong>il</strong> Protocollo di intesa firmato da 12 comuni<br />

col quale è prevista la defiscalizzazione per<br />

coloro che denunciano tentativi di usura. E’<br />

un fatto storico - spiega l’assessore Visintin, -<br />

poiché per la prima volta la Provincia si costituisce<br />

parte civ<strong>il</strong>e in un processo per usura<br />

ritenendosi parte offesa, creando l’opportunità<br />

di costituirsi parte civ<strong>il</strong>e anche in altri<br />

processi con la stessa tipologia.<br />

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