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Lo strano connubio tra Mafia e Chiesa<br />
I divorzia più peccatori dei mafiosi come Riina e Provenzano<br />
di Isaia Sales<br />
Sono compatib<strong>il</strong>i con la fede cattolica organizzazioni<br />
criminali come la mafia, la camorra, la<br />
‘ndrangheta e la sacra corona unita? Sembra assurda<br />
una domanda del genere: la stragrande<br />
parte dei cattolici praticanti risponderebbero<br />
decisamente di no, anzi si meraviglierebbe di<br />
una domanda del genere. Ma anche i mafiosi si<br />
meraviglierebbero della stessa domanda: per<br />
loro è ovvio che la Chiesa cattolica è compatib<strong>il</strong>e<br />
con l’appartenenza ad un’associazione criminale<br />
di tipo mafioso; anch’essi si sentono credenti,<br />
buoni cristiani, in pace con Cristo e con la loro<br />
coscienza. Perché per tantissimo tempo que-<br />
“Laveritàèche<strong>il</strong>messaggiodella<br />
Chiesameridionalesièdimostrato<br />
capacedicoesisteresenzaconfli<br />
conl’appartenenzamafiosa”<br />
sta lapalissiana contraddizione è stata rimossa,<br />
soprattutto da parte delle gerarchie<br />
cattoliche? Perché si sono permessi i sacramenti<br />
a dei pii assassini, si sono svolti per loro<br />
solenni funerali, sono stati accettati come padrini<br />
di battesimo e cresima, sono stati scelti<br />
per presiedere i festeggiamenti dei santi patroni?<br />
E ancora: le mafie si sono sv<strong>il</strong>uppate<br />
all’interno di quattro cattolicissime regioni,<br />
tra le popolazioni considerate tra le più credenti<br />
e legate alla Chiesa, senza che nel corso<br />
dei secoli ci sia stato conflitto, contrasto, contrapposizione<br />
tra <strong>il</strong> sostegno culturale alle<br />
mafie e l’adesione ad una religione antiviolenta<br />
per eccellenza. E’ normale tutto ciò?<br />
Se degli assassini credono in Dio e si sentono<br />
dei buoni cristiani, <strong>il</strong> problema potrebbe stare<br />
o nella loro testa bacata o nel modo in cui la<br />
Chiesa cattolica ha portato avanti <strong>il</strong> suo messaggio,<br />
o in entrambi i fronti. Cioè andrebbe<br />
indagata la psiche di questi assassini e la loro<br />
particolare idea di Dio, ma al tempo stesso<br />
andrebbe interrogata la storia della Chiesa<br />
meridionale (e la storia della società meri-<br />
10<br />
Contributi<br />
dionale influenzata dall’insegnamento cattolico),<br />
perché c’è qualcosa che non va se si<br />
sono sv<strong>il</strong>uppate, senza contrasto con la<br />
Chiesa, alcune delle associazioni criminali più<br />
feroci al mondo proprio laddove più forte è <strong>il</strong><br />
legame delle popolazioni con la fede cattolica.<br />
Sta di fatto che non si conoscono mafiosi<br />
atei o anticlericali, non ci sono appartenenti<br />
alle mafie che non ostentino la loro fede . Nei<br />
loro covi si sono trovate numerose bibbie, immagini<br />
sacre, statue di santi, e altre forme di<br />
acculturazione religiosa e di forte e sentita<br />
credenza. In alcuni casi sono stati trovati dei<br />
“Non si conoscono malavitosi<br />
atei, tu ostentano la fede. Il<br />
segno della croce prima di<br />
ammazzare”<br />
veri e propri altari su cui preti e frati andavano<br />
a dire messa e a porgere la comunione<br />
a dei ricercati per efferati delitti. Si tratta di<br />
semplice superstizione? E allora si dovrebbe<br />
etichettare come superstiziosa tutta la popolazione<br />
meridionale. Essi non fanno altro che<br />
manifestare la loro religiosità nelle forme in cui<br />
normalmente si manifesta e si è manifestata<br />
nei secoli la fede cattolica nel Sud d’Italia. La<br />
verità è che <strong>il</strong> messaggio della Chiesa meridionale<br />
si è dimostrato capace di coesistere senza<br />
conflitti con l’appartenenza mafiosa.<br />
La domanda che molti studiosi della criminalità<br />
si pongono è questa: le mafie avrebbero<br />
potuto ricoprire un ruolo plurisecolare nella<br />
storia meridionale e dell’intera nazione se,<br />
oltre alla connivenza di settori dello Stato e<br />
di parte consistente delle classi dirigenti locali,<br />
non avessero beneficiato del s<strong>il</strong>enzio,<br />
dell’indifferenza, della sottovalutazione della<br />
Chiesa cattolica e della sua dottrina? La risposta<br />
è no. Senza di ciò le mafie non sarebbero<br />
arrivate a tenere in pugno <strong>il</strong> futuro di<br />
intere popolazioni. Si è trattato solo di paura,