We are One. Paure e Separazioni: Il viaggio ... - Academy of Light

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LE TRE PAURE FONDAMENTALI Ora vorrei, attraverso le parole di Osho in un intervista fattagli da Veeresh (12), illustrare le tre paure fondamentali e i loro effetti sul singolo individuo e sulla società. Ho scelto le sue parole perché credo che nessuno lo abbia compreso e spiegato con la stessa chiarezza, intensità, profondità, compassione, amore e verità. "Nel 1985 Osho rilascia un’intervista sulla terapia, nella quale sottolinea tre paure fondamentali, comuni a tutti, che emergono quando si rimette a posto la propria cantina. La paura della pazzia, dell’orgasmo o estasi, e quella della morte. I suoi insegnamenti sulle tre paure sono un vero pilastro su cui poggiano ricercatori, insegnanti e terapisti". Sw. Jivan Arshad 16
La paura della pazzia "La paura di impazzire è in ognuno, per la semplice ragione che non è stato permesso all’intelligenza di svilupparsi. L’intelligenza è pericolosa per gli interessi costituiti. Così, per migliaia di anni, questi hanno tagliato le vere e proprie radici dell’intelligenza. (...) Questa è esattamente la situazione dell’uomo. Le sue radici sono tagliate. L’uomo vive praticamente sradicato. Deve essere sradicato, per poter diventare dipendente dalla società, dalla cultura, dalla religione, dallo stato, dai genitori, da tutti. Deve dipendere. Lui stesso non ha radici. Nel momento in cui diventa consapevole di non avere radici, sente che sta impazzendo, che sta diventando matto. Sta perdendo ogni supporto, sta cadendo dentro un canale oscuro, perché la sua conoscenza è presa prestito, non è propria. La rispettabilità è presa in prestito; egli stesso non ha rispetto per il suo essere. Tutta la sua personalità è presa in prestito dalla stessa fonte: l’università, la chiesa, lo stato; egli non ha nulla di suo. Pensa ad un uomo che vive in un grande palazzo, con ogni lusso immaginabile. Un giorno, improvvisamente, lo rendi consapevole che il palazzo non appartiene a lui, e che neppure quei lussi sono suoi. Appartengono a qualcun altro, che sta arrivando, e che lo caccerà fuori. Diventerà pazzo. Così, in terapia profonda, arrivi a questo punto, e la persona lo deve confrontare e permettere. Nelle situazioni di terapia, permetti alla persona di impazzire. Una volta che è impazzita, mollerà la paura. Ora sa cos’è la follia. La paura è sempre dello sconosciuto. (...) La paura è entrata dentro i profondissimi regni dell’inconscio. Il lavoro della terapia è rendere la persona libera da questa paura. Se è libera dalla paura, è libera dalla società, libera dalla cultura, libera dalla religione, libera da dio, paradiso, inferno e tutti i nonsense. Tutti questi nonsense sono importanti a causa di questa paura, e la paura è stata creata per dare un significato a questi nonsense. E’ il crimine più orrendo cui si possa pensare. E’ stato fatto ad ogni bambino del mondo, in ogni momento. La gente che lo fa non ha cattive intenzioni. Pensano che stanno facendo qualcosa per il bene del bambino. I loro genitori li hanno condizionati; loro stanno trasferendo gli stessi condizionamenti ai loro figli. Fondamentalmente, tutta l’umanità è sull’orlo della follia. 17
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