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We are One. Paure e Separazioni: Il viaggio ... - Academy of Light

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"finora l'uomo è vissuto in maniera molto schiz<strong>of</strong>renica. La ragione per cui è divenuto<br />

diviso non è difficile da comprendere".<br />

Osho, "Theologia Mystica", cap.1, 11 ago 1980<br />

"Coloro che sono saturi di paura, per sentirsi a loro agio, terrorizzano gli altri; sanno<br />

che, una volta spaventati, questi non oserebbero toccarli, non oserebbero valic<strong>are</strong> i<br />

confini del loro ego."<br />

Osho, tratto da "Courage", cap .6<br />

<strong>Il</strong> primo momento in cui ho realizzato l'opera di condizionamento collettivo e quanto<br />

essa mi avesse influenzata, è stato durante la prima class a cui ho partecipato, dove si<br />

descriveva in che modo il cattolicesimo si fosse insinuato pr<strong>of</strong>ondamente nella nostra<br />

struttura psico-­‐emotiva contaminando e condizionando, indirettamente, i nostri<br />

pensieri e le nostre azioni quotidiane , addirittura senza che noi ce ne rendessimo<br />

conto.<br />

Allora credevo di essere al di sopra di tante cose e soprattutto una mente libera con<br />

idee nuove e rivoluzionarie. Partecip<strong>are</strong> a quella class , dove veniva semplicemente<br />

raccontata, dettagliatamente, la storia della vita di Gesù, e' stato come svegliarsi da un<br />

sogno, ridimensionando la fittizia realtà che mi circondava e che fino a quel momento<br />

avevo vissuto come vera. Da quell’istante ho compreso di essere parte integrante di<br />

quello che chiamiamo inconscio collettivo.<br />

In quel frangente di lucidità, qualcosa e' morto dentro di me, mi sono sentita spiazzata,<br />

ingannata; successivamente ho avvertito una piacevole sensazione di libertà, libertà di<br />

far spazio a qualcosa di nuovo; finalmente s<strong>are</strong>i stata io a scegliere ogni singolo pezzo<br />

del mio bagaglio, lasciandone and<strong>are</strong> uno pesantissimo che non avevo scelto. Questo<br />

lavoro esponendo una visione storica, oggettiva dei fatti, senza opinioni aggiunte o<br />

dogmi a cui credere, mi ha costretta a f<strong>are</strong> uno sforzo intellettivo e introspettivo per<br />

trov<strong>are</strong> la mia visione delle cose attingendo alle mie risorse mentali, intuitive ed<br />

emotive. Con il pass<strong>are</strong> degli anni questo è diventato sempre più naturale e posso<br />

applicarlo ad ogni ambito della mia vita.<br />

Finalmente, un respiro fuori dall'inconscio collettivo.<br />

Naturalmente non mi sento al di fuori di questo sistema sociale, ma grazie al lavoro<br />

sulle separazioni dell’OIC, ho preso coscienza della mia realtà interiore e ciò ha<br />

portato, inevitabilmente, più chi<strong>are</strong>zza nella realtà esteriore. Adesso cerco di trov<strong>are</strong><br />

un equilibrio, al di là di quello che credo vero o falso, cercando, semplicemente, di<br />

vivere la mia umanità e quotidianità con maggiore consapevolezza.<br />

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